Libri di Teodolinda Barolini
Diario di clandestinità e altri scritti in tempo di guerra (1943-1945)
Antonio Barolini
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2019
pagine: 320
Il 25 luglio 1943, quando cade il regime mussoliniano, Antonio Barolini è una delle figure di rilievo nella cerchia degli antifascisti vicentini. Ha già pubblicato tre raccolte di poesie nelle edizioni dell’Asino Volante e del Pellicano, le prime avventure editoriali dell’amico Neri Pozza, e la sua notorietà è tale da avergli procurato la stima e l’amicizia di intellettuali quali Aldo Capitini, il fondatore del Movimento Nonviolento in Italia, Carlo Ludovico Ragghianti, Giorgio Bassani. Naturale, dunque, che quando la «Vedetta fascista», il quotidiano locale, diventa «Il Giornale di Vicenza», scoprendo, come numerosi organi di stampa periferici, la libertà d’espressione, Barolini venga chiamato a dirigerlo. La sua direzione dura quarantacinque giorni, i giorni del governo Badoglio. Con la neonata Repubblica di Salò, protetta dai nazisti, «Il Giornale di Vicenza» si trasforma nel «Popolo vicentino» e Antonio Barolini, finito sotto processo, viene condannato a quindici anni di reclusione dal Tribunale speciale fascista per gli articoli scritti sul foglio «badogliano». Le pagine qui raccolte e curate dalle figlie di Barolini, costituiscono il diario di quegli anni; un diario di clandestinità, poiché, per sfuggire alla cattura, Barolini si rifugia a Venezia, dove vive segregato dai partigiani in otto diverse case fino al 29 aprile 1945, giorno della liberazione della Serenissima. Sono pagine che narrano di un’avventura clandestina «drammatica e ricca d’umanità», come ebbe a definirla Neri Pozza, e che costituiscono, insieme, come scrive nell’introduzione Teodolinda Barolini, una «meditazione filosofica e religiosa che indaga le modalità dell’eroismo e i parametri di una vita morale in tempi di guerra». A distanza di tanti anni dagli eventi narrati, sorprende l’attualità del conflitto morale che le alimenta: il conflitto di un uomo che si scopre pacifista in tempo di guerra e cerca incessantemente la via giusta per opporsi al male e alla barbarie.
La «Commedia» senza Dio. Dante e la creazione di una realtà virtuale
Teodolinda Barolini
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 381
L'immagine di un "Dante Theologus" ha spesso posto in ombra il fatto che la teologia di cui si sostanzia la Commedia sia in realtà una fictio letteraria. Il sistema teologico dantesco risponderebbe quindi a una geniale costruzione artistica. Questa è la tesi dell'autrice che, proponendo una lettura deteologizzata della Commedia, mette in luce i meccanismi narrativi, formali ed espressivi che contribuiscono a dare all'opera l'illusione della verità. Teodolinda Barolini, evitando il gioco di specchi della finzione letteraria, esamina le strutture fondamentali della Commedia, scegliendo di illustrare ora alcune tecniche della manipolazione dantesca della narrativa, per creare prospettive dialettiche entro il testo, ora le capacità di coinvolgimento del lettore, ora le modalità di rappresentazione dell'ineffabile. In questa lettura Dante, fabbro, artefice, poeta, è visto come creatore di "realtà virtuali" piuttosto che di armonie fittizie.
Il vento di Aristotele. Saggi danteschi 2009-2023
Teodolinda Barolini
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 448
Teodolinda Barolini esplora il carattere rivoluzionario dell’opera di Dante attraverso la sua intera produzione letteraria, a partire dalla Divina Commedia. I saggi raccolti in questo volume mostrano la straordinaria modernità del sommo poeta nel rapporto con la differenza e la molteplicità, e sottolineano l’ampiezza della sua eredità nei secoli successivi. La rivoluzione dell’opera di Dante era già evidente ai suoi contemporanei: il confronto tra i suoi scritti e l’arte coeva di Giotto mostra la distanza del poeta dagli stereotipi sessuali e razziali dell’epoca, al punto che i primi lettori della Commedia, Cecco d’Ascoli e Boccaccio, non mancano di sottolineare la sua eterodossia dal punto di vista filosofico e dottrinale. Dante si sente attirato dalla differenza, dall’idea che “la distinzione e la molteplicità delle cose vengono da Dio”, un concetto che nel De vulgari eloquentia applicherà anche al linguaggio. Ma è l’intera opera di Dante a essere attraversata dal desiderio di riconciliare la differenza, come accade nell’apoteosi della Commedia, tra i cerchi angelici del Paradiso. Lungo questa ininterrotta ricerca intellettuale, Dante dialoga inevitabilmente con la filosofia di Aristotele in modo originale e, talvolta, conflittuale, nel tentativo di trovare una sintesi tra il pensiero antico e la visione cristiana. Tra i massimi studiosi di Dante, Teodolinda Barolini ancora una volta indica nuove strade nella sua opera, cercando di catturarne la moltitudine di mondi possibili, di idee e di intuizioni umane e sociali che non smettono di sorprendere il lettore moderno.
Dante a tre voci. Lezioni Sapegno 2021
Teodolinda Barolini, John Took, Rossend Arqués
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2024
Nel settecentesimo anniversario della morte di Dante, il Centro di Studi intitolato a Natalino Sapegno ha consacrato l'annuale Giornata dedicata al critico valdostano, autore di uno dei più celebri e apprezzati commenti alle tre cantiche, al nostro più grande poeta, inteso quale maestro dell'Europa intera. Come scrive Piero Boitani nella sua Premessa, Dante "è l'unico italiano che si trova in quel pantheon speciale, unico nel mondo occidentale, costituito da una trinità fatta di Omero, Dante appunto, e Shakespeare". In questa occasione così speciale sono stati conferiti tre Premi di storia letteraria Natalino Sapegno a non italiani che rappresentassero il meglio degli studi danteschi nel mondo occidentale di oggi: "Dante a tre voci" raccoglie il loro Dante e dà spazio, attraverso tre interventi d'eccezione, alla tradizione esegetica britannica, americana e catalana.
Antonio Barolini. Cronistoria di un'anima
Libro
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2015
pagine: 372
Questo volume è un invito a leggere lo scrittore vicentino Antonio Barolini (1910-1971) e offre per la prima volta inediti di valore storico che includono una scelta del manoscritto "Diario di prigionia" e dell'epistolario con il filosofo Aldo Capitini, oltre a un elogio dell'amico Antonio Giuriolo.
Il secolo di Dante. Viaggio alle origini della cultura letteraria italiana
Teodolinda Barolini
Libro: Copertina rigida
editore: Bompiani
anno edizione: 2012
pagine: 695
Teodolinda Barolini esplora le fonti della cultura italiana attraverso le figure dei suoi poeti lirici e delle "tre corone" Dante, Petrarca e Boccaccio. Un percorso affascinante che tocca alcuni dei temi centrali della nostra storia letteraria: la poesia d'amore e le sue fonti filosofiche e teologiche, il rapporto tra tradizione classica e visione cristiana, il carattere narrativo della Vita nuova, delle liriche petrarchesche e del Decameron, con un interessante excursus sulla storia editoriale delle "Rune" di Dante. L'autrice presenta inoltre uno studio originale sulla presenza femminile nella produzione due-trecentesca, che mostra una tradizione meno nota ma di grande interesse artistico. Muovendosi con precisione e chiarezza, Teodolinda Barolini accompagna i lettori al cospetto dei testi e degli autori - Dante, Petrarca, Boccaccio, ma anche Giacomo da Lentini, Guido Gavalcanti e Guittone d'Arezzo - in un'analisi che getta nuova luce sulla cultura italiana del XIII e XIV secolo.
La «Commedia» senza Dio. Dante e la creazione di una realtà virtuale
Teodolinda Barolini
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2003
pagine: 381
L'immagine di un "Dante Theologus" ha spesso posto in ombra il fatto che la teologia di cui si sostanzia la Commedia sia in realtà una fictio letteraria. Il sistema teologico dantesco risponderebbe quindi a una geniale costruzione artistica. Questa è la tesi dell'autrice che, proponendo una lettura deteologizzata della Commedia, mette in luce i meccanismi narrativi, formali ed espressivi che contribuiscono a dare all'opera l'illusione della verità. Teodolinda Barolini, evitando il gioco di specchi della finzione letteraria, esamina le strutture fondamentali della Commedia, scegliendo di illustrare ora alcune tecniche della manipolazione dantesca della narrativa, per creare prospettive dialettiche entro il testo, ora le capacità di coinvolgimento del lettore, ora le modalità di rappresentazione dell'ineffabile. In questa lettura Dante, fabbro, artefice, poeta, è visto come creatore di "realtà virtuali" piuttosto che di armonie fittizie.