Libri di Tina Buratti Cantarelli
Perché non sono cristiano
Bertrand Russell
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2003
pagine: 224
«Io sono convinto che le religioni, come sono dannose, così sono false... La convinzione che è importante credere questo o quello senza ammettere libere indagini è comune a quasi tutte le religioni, e ispira tutti i sistemi di educazione statale... Il mondo che io auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni, e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia.»
Perché non sono cristiano
Bertrand Russell
Libro: Libro in brossura
editore: TEA
anno edizione: 2022
pagine: 224
«Io sono convinto che le religioni, come sono dannose, così sono false... La convinzione che è importante credere questo o quello senza ammettere libere indagini è comune a quasi tutte le religioni, e ispira tutti i sistemi di educazione statale... Il mondo che io auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni, e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia.»
Perché non sono cristiano
Bertrand Russell
Libro: Libro rilegato
editore: Longanesi
anno edizione: 2006
pagine: 226
"Il cristianesimo pervade la società occidentale da così tanto tempo, e in maniera così invasiva, che le opinioni su di esso e sul suo ruolo ricoprono l'intero spettro delle possibilità: dalla constatazione di Sören Kierkegaard che 'non possiamo essere cristiani', per l'impossibilità di vivere un autentico rapporto personale con Gesù, all'affermazione di Benedetto Croce che 'non possiamo non dirci cristiani', per il ruolo che la fede e la Chiesa hanno avuto nella formazione della nostra cultura, al pronunciamento di Marcello Pera che 'dobbiamo dirci cristiani', perché la laicità e la democrazia non sarebbero (state) possibili al di fuori della tradizione evangelica. Evidentemente, e nonostante le loro differenze reciproche, gli esistenzialisti, gli idealisti e gli apostati hanno almeno un aspetto in comune: la mania di elevare le proprie opinioni personali al rango di verità universali. I logici sono più modesti, come dimostra fin dal titolo "Perché non sono cristiano" di Bertrand Russell: una memorabile raccolta di una dozzina di saggi scritti tra il 1925 e il 1954 (a parte una curiosità filosofica del 1899), in cui egli dice la sua su tutti gli aspetti della religione in generale, e del cristianesimo in particolare. (...)" (dall'introduzione di Piergiorgio Odifreddi)