Libri di Ulf P. Hallberg
Trash europeo
Ulf P. Hallberg
Libro
editore: Iperborea
anno edizione: 2013
pagine: 352
New York, Central Park, una donna elegante: "Quanto adoro l'Europa, l'antica Grecia, Socrate, Platone, wow, e i romani, così sensuali, Catullo, l'Italia, Dante a Firenze, meraviglioso, il Rinascimento, l'Inghilterra, Shakespeare! Tutti quei personaggi che si guardano dentro, e Dickens, ah, Dickens, il vecchio adorabile Pickwick, e Parigi, Baudelaire, il poeta solo nella folla elettrizzato dai passanti, e i russi, Tolstoj, Dostoevskij, tutta quella miseria, Cechov, con la sua eterna malinconia del troppo tardi. Gli irlandesi poi! Quel Leopold Bloom che vaga per Dublino in un solo giorno come una specie di Ulisse - tutto è sempre legato all'antichità!". L'uomo sulla panchina fissa il suo iPhone. La donna continua: "A proposito, c'è una super mostra di impressionisti francesi al MoMA, ti va?". L'uomo alza lo sguardo: "Lo sai che non sopporto il trash europeo". Seduto sulla stessa panchina, Hallberg sente che Trash europeo dev'essere il titolo del libro in cui narra la straordinaria avventura del padre raccogliendone l' eredità: dipinti, carte, fotografie, ritagli di giornali, un caleidoscopio di storie, dalla Garbo al neorealismo italiano a Blade Runner. Un patrimonio di arte e pensiero che non ha alcun valore economico, ma a cui un uomo speciale ha dedicato l'intera vita rifiutando il mondo del denaro e dell'apparenza. Un inno amoroso alla liberazione attraverso la conoscenza e la bellezza della cultura europea.
Il calcio rubato
Ulf P. Hallberg
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2006
pagine: 168
Nel 1990 Ulf Peter Hallberg scrisse, con il collega Fredrik Ekelund, il racconto di un viaggio nel nostro paese durante i giorni euforici di "Italia 90". I dieci racconti di Hallberg sono ora riproposti e pubblicati in contemporanea in Italia e in Svezia. Dalla particolare prospettiva del neofita del football, Hallberg si rende conto che l'unico modo per cercare di comprendere e rappresentare questo sport e fenomeno sociale è mischiarsi agli altri; incontrare il crogiuolo di genti che per un mese fanno del "mondiale" il centro del mondo; dare spazio alle emozioni e all'empatia (e infine anche all'entusiasmo popolare), senza per questo tradire l'obiettivo iniziale di uno sguardo critico, laterale, capace di soffermarsi sul dettaglio.
Lo sguardo del flâneur
Ulf P. Hallberg
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2002
pagine: 320
Un giovane scrittore decide, dopo la caduta dei regimi comunisti, di visitare capitali e città europee (con un'importante deviazione newyorkese) e qui cogliere impressioni e indizi della particolare prospettiva al margine di quel passeggiatore urbano parigino, il flaneur appunto, immortalato dagli studi di Benjamin. Soprattutto questo odierno flaneur desidera confrontarsi e dialogare con i colleghi su che cosa significhi essere scrittori nella nostra epoca. Hallberg, oltre a riproporre Parigi e New York dalla sua ottica, apre così finestre su mondi, urbani e non, di un'Europa dell'Est a noi ancora troppo sconosciuta.