Libri di Umberto Breccia
Discorsi sul diritto. Appunti per un corso di «Teoria generale del diritto»
Umberto Breccia
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2018
pagine: 567
Il "come si dice" e il "come si fa il diritto" nell'orizzonte della "giustizia" non sono mai indipendenti da un pensiero complessivo che dia forma alla giuridicità nella pratica. Primaria è pertanto una conoscenza valutativa: che non rinunci all'esplorazione di un'identità del diritto; eppure mai la pregiudichi in base a un ostracismo isolazionista, quali che siano, su versanti opposti, le provocazioni delle mitologie scientifiche o delle negazioni scettiche. Questa vocazione critica e ricostruttiva ha nel paradigma della complessità metodica la sua rosa e la sua croce. La formazione giuridica, nei pur distinti piani delle sue varie configurazioni possibili, rimane al centro, oltre che della storia, della cultura (già in un senso antropologico). Nel necessario e costante confronto con le analisi economiche, con le urgenze storiche e con i progetti politici contingenti, i discorsi giuridici aspirano, fra mille traversie, a trascendere i tempi e gli spazi: anche quelli che parrebbero dominati dal senso di perdita del diritto.
Le obbligazioni
Umberto Breccia, Filippo Viglione
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXIV-1162
Il volume “Le obbligazioni” di Umberto Breccia ha contribuito a formare, nel corso di questi ultimi trenta anni, la capacità di sviluppare il ragionamento giuridico di numerose generazioni di studenti, è stato un efficace strumento tecnico per gli avvocati e ha illuminato la mente di numerosi giudicanti in cerca di una soluzione impeccabile da inserire nelle loro sentenze o nelle loro determinazioni arbitrali. Quest'opera rispecchia in pieno la rocciosa stabilità e l'intrinseca armonia sistematica del diritto positivo delle obbligazioni, tanto che, nonostante il tempo trascorso, mantiene intatto il suo valore didattico, la sua funzionalità pratica e la sua qualità teorica, insomma la sua cifra culturale: si può dire che si tratta di un'opera rivestita dalla patina aurea della classicità. Proprio quest'aspetto ha indotto i curatori del Trattato al quale il volume del Breccia fa capo, d'intesa con l'Autore stesso, ad affrontare i problemi e le necessità di un suo pur opportuno, se non addirittura doveroso, “aggiornamento”, senza alterare, manomettere, violare, modificare una sola pagina del volume in questione. Il delicato compito di informare i lettori delle Obbligazioni di Breccia circa le novità sul piano delle fonti (soprattutto di derivazione europea), delle riforme attuate in Paesi d'oltralpe, della dottrina italiana e straniera che in questi decenni ha trattato questioni riguardanti il rapporto obbligatorio, e delle più recenti, a volte anche contraddittorie, tendenze della giurisprudenza, è stato affidato all'impegno e alla sensibilità di un valoroso studioso, a un tempo civilista e comparatista, il prof. Filippo Viglione.
Immagini del diritto privato tra continuità e discontinuità. Scritti di Umberto Breccia
Umberto Breccia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 1190
Immagini del diritto privato. Volume Vol. 1
Umberto Breccia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 840
Atti di disposizione del proprio corpo
Umberto Breccia, Alessandro Pizzorusso
Libro: Libro in brossura
editore: Plus
anno edizione: 2007
pagine: 456
Contiene gli atti del terzo seminario congiunto organizzato dal Dottorato di diritto privato e dalla Scuola di dottorato di giustizia costituzionale e diritti fondamentali riguardo gli atti di disposizione del proprio corpo. La tematica è risultata idonea a una riflessione comune da parte di giovani ricercatori. La disposizione specifica in materia è contenuta nell'art. 5 del codice civile che vieta gli atti di disposizione del proprio corpo se cagionano una diminuzione permanente della integrità fisica o se sono contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume. Al potere di disporre del proprio corpo viene sostituita la libertà di disposizione ed i limiti alla stessa sono individuati non solo nella diminuzione dell'integrità fisica, ma nei valori costituzionali della tutela della salute, della solidarietà, dell'interesse pubblico nel rispetto della dignità umana. Il libro contiene una Presentazione dei coordinatori, due Relazioni, gli interventi dei dottorandi, sull'attività di disposizione del proprio corpo in rapporto alla genetica ed alla procreazione assistita; ai costumi sociali; al consenso ai trattamenti sanitari; alle scelte di fine vita; alle discipline sportive violente; alla circolazione stradale; alla responsabilità sanitaria e nesso causale. La Relazione finale è di G. Silvestri.