Libri di Umberto Pasti
Un giardino atlantico. Rohuna, Nord del Marocco
Umberto Pasti
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 240
«Un giardino non è uno spazio dedicato alla coltivazione di piante, ma un posto dove uomini, donne, bambini, animali vivono in cerca dell'armonia, tra loro e con gli spiriti della terra»: così è per Rohuna, il giardino che vent'anni fa Umberto Pasti ha fatto nascere vicino a un borgo sperduto sulla costa atlantica del Nord del Marocco, circa sessantacinque chilometri a sud di Tangeri. Grazie all'aiuto e al lavoro degli abitanti del villaggio, e con la protezione dispettosa dei jennun, gli spiritelli agresti del luogo, un aspro ettaro di pietraia si è trasformato in un paradiso di bellezza, che ha la missione di preservare la ricchezza botanica della regione, di salvarla dalla devastazione propagata da un'edilizia brutale, e insieme di creare occasioni di crescita, istruzione e lavoro per chi abita quella terra antica. Tra la Summer House e la Winter House c'è il Giardino della Consolazione, una serie di stanze e terrazze abitate da una vegetazione lussureggiante; vicino ci sono il Giardino selvatico e il versante di una collina dedicato ai bulbi selvatici del Nord del Marocco, dove specie indigene di narcisi, iris, crochi, scille, gladioli e altre piante sbocciano dall'autunno all'estate. Le fotografie di Ngoc Minh Ngo restituiscono l'incanto poetico di questo lembo di Arcadia per offrirlo al mondo intero.
Perduto in paradiso
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 288
All'inizio di questo libro Umberto Pasti è un quarantenne che ama la bellezza. Ha viaggiato e vissuto. Ma nulla lo ha preparato a ciò che sta per succedergli. Nei pressi di un villaggio sperduto sulla costa atlantica del Nord del Marocco, stanco dopo una lunga camminata, si addormenta sotto un fico. Quando si sveglia ha subìto una metamorfosi. È diventato un giardino. Rohuna è un luogo estremo e inospitale, quasi inaccessibile, senza acqua, senza luce, abitato da ragazzi violenti, donne fiere, vecchi saggi e spiritelli logicamente molto dispettosi. Ma è anche bella e solenne come l'apparizione di un dio. Per esistere, per realizzarsi, il giardino deve trasformarsi in giardiniere. Ecco le fatiche titaniche, il viavai dei muli carichi di terra, la pista scavata a mani nude, le piante salvate nei cantieri che sfregiano il Paese, la ricerca affannosa dell'acqua, l'invasione degli scorpioni. Ecco i ragazzi diventare prima amici e poi giardinieri, i malati da curare, i bambini da istruire. Ecco il paradiso farsi sempre più reale. Nonostante le battaglie legali, le minacce di affaristi senza scrupoli, la pressione crescente di un turismo predatore, in questo tempo di conflitti feroci tra Islam e Occidente Rohuna resta il luogo unico e insostituibile in cui un uomo venuto da lontano ha riconosciuto la sua casa e la sua famiglia. E, come alla fine di un rito iniziatico, ha trovato se stesso.
Arabesco
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 224
Un collezionista furioso, deciso a mettere in salvo nella sua casa di Tangeri nientemeno che lo spirito della città bianca. E uno spiritello, un duende, che della casa e della città incarna l'aspetto più concreto. Tra i due protagonisti di questa storia di ossessioni e malintesi destinata a sfociare in storia d'amore si sviluppa un rapporto comico: incurante dei debiti che accumula, il collezionista insegue le chimere del passato e raccoglie con lirismo stralunato le testimonianze di una civiltà forse fiorita solo in un sogno. Il fantasmino ha i piedi per terra, conta i soldi, vuole fare l'amore con tutte le donne - e esige un plot. Procedendo sinuoso come un arabesco tra colpi di scena e ricordi di una formazione storicoartistica così personale da sembrare l'espressione di un volto, traversando con libertà generi diversi - dall'autobiografia al romanzo gotico al poliziesco con incursioni nella saggistica erudita, nella satira, nel fumetto, nella canzone popolare - questo racconto di due personaggi che ci ricordano Don Chisciotte e Sancho Panza delimita una scena mitica. È Tangeri, “coi due mari lubrichi che la lumano di soppiatto come i vecchioni Susanna al bagno”, il “borgo cartaginese e fenicio, arabo e portoghese”, ma anche e soprattutto lo sgangherato approdo di tanti migranti andalusi fin dalla caduta del Regno di Granada, dove perfino l'omicidio è lecito, se “commesso per una necessità estetica urgente come la soppressione di una virgola”.
Giardini e no. Manuale di sopravvivenza botanica
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2013
pagine: 148
II libro è un manifesto di resistenza botanica, personale e ironico, che partendo dalla polemica contro i giardini oggi di moda offre uno spaccato della nostra società. L'autore prende in considerazione i giardini dei collezionisti fanatici, ossessionati dalla rarità e particolarità delle specie al punto da scordarsi di trarre piacere dall'aspetto o dal profumo dei fiori; i giardini delle signore per bene, viziati da un'inventiva asfittica e meccanica, leccati e finti; i giardini miliardari, status-symbol e sfoggio di ricchezza, uno dei massimi esempi di non-giardino perché chi lo possiede non ha un briciolo di passione, e si affida a professionisti dal nome inevitabilmente inglese, i garden-designer; i giardini moreschi, che hanno sostituito il giardino giapponese nel trend esotista occidentale... Per fortuna, in questa valle degli orrori, ci sono anche piacevoli sorprese, come i giardini dei benzinai, quelle aiuole selvagge e imprevedibili, concimate dall'inquinamento, che per qualche bizzarria della natura danno vita a creazioni sorprendenti e toccanti.
Animali e no
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 146
Un piccolo aspide dalle guance morbide come quelle di un bebè, nascosto nella tasca di una giacca; le rane, le salamandre e i tritoni di un fiume salvati da una morte atroce; una sacra famiglia di cani randagi osservati con stupore affettuoso da un convinto gattofilo; una tenia sbarazzina come la "Lolita" di Nabokov, una mantide religiosa ubriacona, e anche un gruppo di Narcisi che parlano e cantano l'antica lingua ebrea del Nord Africa, un accampamento di Iris-guerrieri di un'audacia e di una bellezza terrificanti. Questi sono solo alcuni degli eroi che popolano il Marocco magico di Umberto Pasti, raccontato con la libertà e la grazia di un poeta.
L'età fiorita
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 300
Luca e Irene abitano in un'elegante villa nella Città bianca, un paradiso affacciato sul Mediterraneo dove convivono l'integralismo della popolazione locale e i vizi della comunità di stranieri. Una notizia drammatica interrompe bruscamente la vita della giovane coppia, Irene deve rientrare in Europa per curare una grave malattia e Luca rimane solo ad affrontare le sue ossessioni. È un'inquietudine che viene da lontano, dal frutto di una passione proibita consumata molti anni prima su una spiaggia dell'Atlantico, per difendersi dalla quale Luca ha imparato ad amare la sensualità della natura, a trovare rifugio tra i fiori del suo giardino. Qui, l'abbraccio degli iris lo rassicura, l'intrico di arbusti e cespugli lo protegge da Gordon, un avido collezionista inglese, e dalle favole della torbida Jaima. Mentre Irene è sempre più lontana, Luca dovrà combattere da solo contro le menzogne degli altri e i suoi stessi segreti, che tingono di rosso anche i petali più candidi.
Più felice del mondo
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2011
pagine: 144
Sono tredici incontri. Non i più importanti di una vita, bensì quelli che si sono presentati spontanei all'appello. C'è il piccolo falco Luca, con le ali spezzate dai suoi aguzzini, che visse con l'autore alcuni mesi di strazianti lezioni di volo, e c'è la mantide religiosa Darling, una zitellona ubriaca che gli fu compagna per un'estate. C'è la madre (dal punto di vista di un bebé sollevato da due mani a altezze vertiginose) e c'è un personaggio letterario molto amato, il barone di Charlus della Recherche proustiana. Ci sono il gin-tonic e il vento dell'est che si abbatte su Tangeri, il ritratto di uno scaltro tombarolo egiziano e quello di un padre borghese imbarazzato da suo figlio. Ci sono anche un breve incontro con una strimpellatrice di strada che si rivela essere Diana Ross, e un incontro più lungo tra due ragazzini degli anni Settanta che vivono in un mondo di fantasie morbose. Questi e altri incontri compongono una sorta di autobiografia da cui trapela una felicità indigesta. Un'adolescenza borghese in Italia, anni di viaggi in Medio Oriente, amori vissuti con candore disarmante, letture e studi esoterici, la passione per la natura e per l'arte, l'amore per il Marocco, un cosmopolitismo radicale: tutto in una lingua scandalosa per semplicità e precisione. Ogni incontro è illustrato da un acquerello da Pierre Le-Tan. Un'autobiografia delle passioni, per parole e immagini.
Giardini e no. Manuale di sopravvivenza botanica
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 148
II libro è un manifesto di resistenza botanica, personale e ironico, che partendo dalla polemica contro i giardini oggi di moda offre uno spaccato della nostra società. L'autore prende in considerazione i giardini dei collezionisti fanatici, ossessionati dalla rarità e particolarità delle specie al punto da scordarsi di trarre piacere dall'aspetto o dal profumo dei fiori; i giardini delle signore per bene, viziati da un'inventiva asfittica e meccanica, leccati e finti; i giardini miliardari, status-symbol e sfoggio di ricchezza, uno dei massimi esempi di non-giardino perché chi lo possiede non ha un briciolo di passione, e si affida a professionisti dal nome inevitabilmente inglese, i garden-designer; i giardini moreschi, che hanno sostituito il giardino giapponese nel trend esotista occidentale... Per fortuna, in questa valle degli orrori, ci sono anche piacevoli sorprese, come i giardini dei benzinai, quelle aiuole selvagge e imprevedibili, concimate dall'inquinamento, che per qualche bizzarria della natura danno vita a creazioni sorprendenti e toccanti.
L'accademia del dottor Pastiche
Umberto Pasti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 187
Tra un fiume di mercurio e un oceano d'oro fuso, si stende Dunia, un paradiso terrestre popolato da caproni, draghi, delfini e liocorni, dove ogni psicologia è bandita. Qui, nell'Accademia del dottor Pastiche, un pugno di contadinelli analfabeti al massimo stadio di evoluzione impara a simulare rozzezze da Marchetta di Neandertal per ridestare i desideri agonizzanti di turisti stanchi delle conquiste troppo facili. Vegliano su di loro un giovane masochista stralunato, uno struggente vecchio satrapo dal passato oscuro, una creaturina di grazia ottocentesca e aristocratica volubilità, forse bambina, forse scimmia. Purtroppo siamo in Barocco, paese dell'Africa del Nord, e le dune di Dunia sono minacciate da uno di quei villaggi balneari bungalow-tucul-pizzeria-piscina talmente caratteristici da apparire identici sotto ogni latitudine, secondo l'inesorabile piano di sviluppo del dittatore Sidi Birbissa (le iniziali S.B. sono puramente intenzionali, così come la sua parlata romagnolo-brianzola). Dunia, con i suoi innocenti svaghi degni di un Sade del terzo millennio, è destinata a svanire insieme all'identità del suo narratore, che scoprirà che l'unico modo per trovare se stessi è innestare la propria autobiografia nella vita di qualcun altro. Con questo libro, Umberto Pasti sfida le regole del romanzo e fabbrica un nuovo realismo per una nuova irrealtà: quella, quotidiana, che circonda e imbeve tutti.
L'età fiorita
Umberto Pasti
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2000
pagine: 224
Nella Città bianca, affacciata sul Mediterraneo, mentre i primi fermenti dell'integralismo islamico invadono le strade, la comunità straniera di artisti e nobili decaduti si rifugia nei ricordi del passato splendore e negli innumerevoli vizi più o meno inconfessabili. All'interno di questa cerchia si muove una giovane coppia, Luca e Irene, accettata soprattutto per il denaro e il nome di lei, e non per le origini oscure dell'uomo. Alla notizia che la moglie è affetta da un tumore al seno, Luca, perseguitato dal ricordo della madre morta per la stessa malattia si rifugia nel giardino di casa.