Libri di V. Fiume (cur.)
Rina Sara Virgillito. Poeta e traduttore. Atti del Convegno (Bergamo, 29 settembre 2016)
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2017
pagine: 104
Nel centenario dalla sua nascita, avvenuta il 29-09-1916, ha avuto luogo una Giornata di Studi in onore di Rina Sara Virgillito presso l'Università degli Studi di Bergamo. L'evento, ideato da Sonia Giorgi e promosso dal comitato scientifico composto da Alberto Barzanò, Giulio Orazio Bravi, Silva Cavalli Felci, Sonia Giorgi, Enzo Noris, Maria Clara Quarenghi, è stato un'altra tappa fondamentale nel lungo e prezioso lavoro di promozione volto alla scoperta e conoscenza di quest'inconfondibile voce poetica del Novecento. La città di Bergamo e in particolare la Biblioteca Civica Angelo Mai, dove Virgillito si recava, spesso portando come dono i propri libri freschi di stampa, si è spesso resa protagonista nel mantenere viva la memoria dell'autrice e delle sue opere. Interventi di: Elena Agazzi, Giulio Orazio Bravi, Valentina Fiume, Sonia Giorgi, Luca Minola, Ernestina Pellegrini, Greta Perletti, Sergio Romanelli.
Ultime poesie
Rina S. Virgillito
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 1996
pagine: 160
Le ultime poesie inedite di Sara Virgillito scritte nell'ultimo anno della sua esistenza rivelano ancora una volta una materia incendiaria, mostrando l'itinerarium per ignem che conduce all'Amato. Poesia d'amore dunque, un amore che si racconta attraverso le rocambolesche fughe e i violenti agguati dell'Altro, voce costantemente presente, che forza le piaghe del cuore, caverna mistica in cui accadono le più terrificanti teofanie. Nelle ultime poesie Virgillito tenta nuovi linguaggi per esprimere l'indicibile, per carpire la segreta essenza di un'esperienza visionaria giunta al culmine. La raccolta annoda e sdipana le linee che compongono la fitta trama invisibile che sottende alla poesia di Sara Virgillito, custode di antichi riti primordiali a cui assistiamo, come già ricordava nel 1991 Mario Luzi, rapiti e affascinati. Nelle liriche è continua la perfetta osmosi tra reale e immaginario, tra visibile e invisibile, tra ombra e luce, tra fuori e dentro. Virgillito sceglie la condizione liminare della soglia, abita l'invisibile. Come scrisse l'autrice a proposito di Montale, ciò che resta è "un labirinto che ancora cela, come ogni grande poesia, il suo ultimo segreto".