Libri di Werner Herzog
Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 480
Cineasta, esploratore, poeta, visionario. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo. Famoso per i suoi film «estremi», Werner Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per lui, è individuare lo strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. La freschezza, vivacità e apertura dello sguardo di Herzog rendono il libro un'affascinante occasione di incontro con terre e popoli remoti, un emozionante attraversamento della storia europea della seconda metà del Novecento, nonché una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e realtà.
Fitzcarraldo
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2018
pagine: 144
"Fitzcarraldo (diventato per mano del suo stesso autore un film leggendario), è l'emozionante vagabondaggio di una fantasia ben decisa a rifiutare la frustrazione quotidiana dell'homo sapiens, e di continuo stimolata, con scarti non controllabili, verso l'evasione. Inconfondibilmente il protagonista vi riprende i tratti di un altro eroe di Herzog, quel fantasma corrusco che dal buio dello schermo subito ci ha penetrati e invasi: Aguirre. Come lui, vive, senza ostacoli interiori, un delirio di grandezza; come lui, contrappone allo squallore di una società dai ruoli predeterminati l'ipotesi della conquista di un lontano, di un inconoscibile. A differenza di lui, non sigilla la sconfitta con la nota lacerante del dramma; accetta invece la realtà, quando apparentemente il gioco è chiuso, per sabotarla, per minarla, per corromperla con lo strumento sottile dell'ironia. Questo estremo conquistador, arrivalo con tre secoli di ritardo in un'Amazzonia stuprata dagli speculatori del caucciù, affronta 'il paese sognante', come gli indigeni chiamano la foresta solcata dal fiume immenso, non per arricchirsi, ma per fissare se stesso in uno spazio e in un tempo che sa già improbabili, per fondare, tracciando confini che la prima pioggia dissolverà, una città, ma d'aria, di nuvole, che porti il suo nome. Parte, su un battello sconnesso, al suono di melodie verdiane, diffuse, per il gran mare verde, da un vecchio grammofono, cantate dalla voce di Caruso; e ritorna nel clangore della Valchiria wagneriana. In questa sostituzione, amara e spiritosa, sta la risposta di Fitzcarraldo al mondo: spenta la fiamma patetica del cuore, il suo viaggio continuerà, nei meandri della foresta di cemento, come freddo, astuto artifizio della ragione." (Giorgio Cusatelli)
La conquista dell'inutile
Werner Herzog
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 350
Questo testo raccoglie il lungo diario tenuto da Werner Herzog durante i due anni e mezzo di lavorazione del suo film "Fitzcarraldo" nella giungla amazzonica, tra il giugno 1979 e il novembre 1981. Protagonisti di queste pagine sono, come nel film, la lussureggiante foresta pluviale e le sue popolazioni di indios che a centinaia lavorarono come comparse nella pellicola, oltre a Klaus Kinski, l'attore preferito di Herzog. Nel descrivere la quotidianità di un'impresa che non ha nulla di quotidiano, Herzog arriva a ripensarsi radicalmente come artista e come uomo, riflettendo sul ruolo dell'arte, sul concetto di civilizzazione, sul senso della violenza e sull'ineluttabile crudeltà della natura.
Il futuro della verità
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 112
"Esiste la verità? Come possiamo orientarci in un mondo in cui le fake news dominano sempre più i social media, dove regna la disinformazione e persino gli esperti di intelligenza artificiale lanciano l’allarme sul suo sviluppo incontrollato? Se la maggior parte di noi associa la verità ai semplici fatti empirici, non così il regista tedesco, per il quale essa è impossibile senza poesia, senza stilizzazione e componente narrativa, senza invenzione. Herzog la chiama “verità estatica”. Dalla prima fake news della storia, la battaglia di Qadesh, alla famosa donazione di Costantino, proseguendo poi con i falsi diari di Hitler e i rapimenti da parte degli alieni, fino al suo incontro con la realtà dopo giorni di cammino, Herzog ci invita con le sue riflessioni e i suoi ricordi a guardare oltre i fatti, perché alla domanda se esiste la verità probabilmente non ci sarà mai una risposta.
Aspettando il crollo delle galassie. Interviste al crepuscolo del mondo
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Wudz Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 352
«Non posso dire quale sia il mio pubblico, ma posso affermare con una certa sicurezza quale non lo è: non ho fatto film per le rane, perché finora non ho visto nessuna rana al botteghino, né ho mai visto uno scoiattolo dietro una telecamera. Questo è tutto ciò che posso dire al riguardo. Non ho un’idea precisa del mio pubblico. Al massimo posso dire di aver lanciato dei segnali e spero che raggiungano alcune persone. Ma credo che i miei film siano del tutto comprensibili. Soprattutto, credo nella capacità di durare dei film. Non bisogna essere troppo avari e immaginare che la gente li guardi per i prossimi quattro anni, ma piuttosto per quaranta o quarantamila anni. Quando dico quarantamila, non intendo un milione di anni, perché a quel punto potrebbero tornare i dinosauri su questo pianeta. E non ho girato film affinché li vedessero i dinosauri. Conosco i miei limiti». Le interviste, scrive Eric Ames, sono sempre state la forma artistica migliore per capire davvero chi è Werner Herzog. Narratore senza eguali, avventuriero senza limiti, i suoi racconti e aneddoti sono una fucina di storie memorabili. "Aspettando il crollo delle galassie" ne raccoglie una vastissima scelta che muove dai primi passi del regista fino alle avventure più recenti. Navi issate su una montagna, cannibali, ghiacci invalicabili, incendi apocalittici: entrare in questo libro vuol dire accettare di non essere più al sicuro. Di più: trovare il coraggio di abitare la fine del mondo.
Guida per i perplessi. Nuovi incontri alla fine del mondo
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 716
Regista, esploratore, poeta, visionario: tutti questi tratti si fondono in una delle figure più originali e irriducibili del panorama cinematografico contemporaneo. Famoso per i suoi film «estremi», in questo generoso libro-intervista Werner Herzog ne ripercorre la genesi, la lavorazione e l’impatto su critica e pubblico. Tuttavia quel che più conta, per lui, è individuare lo strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento della seconda. Questo libro – arricchito da nuovi contributi e aggiornato alla produzione più recente – getta luce sull’intricata rete di relazioni che lega Herzog ai suoi film e ai suoi protagonisti, offre uno spaccato sullo sguardo e le idee di un genio del cinema, e ci dona una preziosa occasione d’incontro con terre e popoli remoti. Ma soprattutto costituisce una riflessione ad oggi ineguagliata sul rapporto tra fiction e documentario, tra arte e vita, tra immaginario e realtà.
Ognuno per sé e Dio contro tutti
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 368
Werner Herzog è nato nel settembre del 1942 a Monaco di Baviera, in un momento di svolta della Seconda guerra mondiale. Presto la Germania sarebbe stata sconfitta e dalle macerie e dagli orrori sarebbe nato un mondo nuovo. In fuga dai bombardamenti alleati, la madre portò Werner e suo fratello maggiore in una località remota delle Alpi Bavaresi dove avrebbero trascorso gran parte della loro infanzia affamati, senza acqua corrente, in estrema povertà. Fu lì, negli anni del dopoguerra, che si formò uno dei cineasti più visionari dei successivi sette decenni. Fino all’età di undici anni, Herzog non sapeva dell’esistenza del cinema. Il suo interesse per i film iniziò quattro anni più tardi e presto si mise a lavorare di notte come saldatore per autofinanziare il suo primo cortometraggio, Ercole, nel 1962. Seguì una vita lavorativa fervente e senza soste, un’avventura grandiosa e irripetibile, degna di quelle rappresentate in tanti dei suoi film di culto. "Ognuno per sé e Dio contro tutti" è il racconto personale di uno degli artisti più interessanti e illuminati dei nostri tempi, è un libro spiazzante e divertente, dove risuona vigorosa la voce del regista. In un ipnotico vortice della memoria, il leggendario regista e narratore Werner Herzog rivive esperienze e ispirazioni raccontandoci la sua incredibile vita.
Il crepuscolo del mondo
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 128
Costruire un teatro dell'opera in mezzo alla giungla, camminare a piedi da Monaco a Parigi, entrare in un vulcano attivo, convivere con gli orsi grizzly: il lavoro di Werner Herzog indaga l'esperienza estrema, il confronto fra l'uomo e la natura. Hiroo Onoda (1922-2014) era giovane quando il Giappone si arrese agli Stati Uniti e la Seconda guerra mondiale finì senza che lui lo sapesse. Per decenni ha continuato a difendere la remota Isola di Lubang, nell'arcipelago delle Filippine. È rimasto nascosto come un fantasma nella giungla, combattendo contro la natura spietata e i propri demoni. Ed è attraverso il ritratto di questa lotta apparentemente insensata che Herzog ci offre una profonda meditazione sulla condizione umana e sul significato della vita. La storia del soldato giapponese Hiroo Onoda, che per ventinove anni, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, difese una piccola isola delle Filippine, nella convinzione che il conflitto con gli americani fosse ancora in corso.
Sentieri nel ghiaccio
Werner Herzog
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 1994
pagine: 112
Questo libro è la storia di un viaggio in certo modo straordinario: il viaggio a piedi intrapreso nell'inverno 1974 da Werner Herzog, per recarsi da Monaco a Parigi, dove lo aspettava un'amica malata, Lotte Eisner, storica e studiosa del cinema tedesco. Una testimonianza d'affetto che, secondo Herzog, avrebbe dovuto contribuire a tenere in vita una persona cara. Strade, boschi, paesi squassati da temporali e bufere di neve, villaggi deserti e campi disabitati: questo il paesaggio che percorriamo insieme a un uomo che compie il più anacronistico dei gesti. Il racconto di Herzog ha la capacità di rappresentare in modo nuovo quell'Europa che attraversiamo in treno, in auto o sorvoliamo in aereo, quell'Europa di cui cogliamo di solito solo i paesaggi urbani, le fabbriche, le autostrade, i quartieri industriali. È un'Europa restituita a una quasi inconcepibile "naturalità", a una dimensione arcaica e segreta. E al contempo queste avventure, questi incontri, queste scoperte che si situano in una sorprendente "terra di nessuno", si accostano a un modello aulico, fanno rivivere in modo singolare il mito del viaggio come prova e il tema dell'eroica peregrinazione.
Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita
Werner Herzog
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2014
pagine: 405
Cineasta, esploratore, poeta, visionario, antropologo. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo: Werner Herzog. Famoso per i suoi film "estremi", Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per Herzog, è l'individuazione dello strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. Il libro rappresenta una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e reale. Gran parte delle voci su Werner Herzog sono infondate. La quantità di false dicerie e di totali menzogne che circolano in riferimento a quest'uomo e ai suoi film è davvero impressionante e non ha analoghi tra gli altri registi, vivi o morti. Quando, di recente, ho trascorso qualche tempo insieme a Herzog, confesso di aver subdolamente desiderato di farlo cadere in contraddizione, di trovare falle nei suoi ragionamenti, di scoprire un mucchio di affermazioni contrastanti le une con le altre. Ma è stato tutto vano. Delle due l'una: o è un maestro della bugia oppure, più verosimilmente, mi ha detto la verità.
Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2009
pagine: 405
Cineasta, esploratore, poeta, visionario, antropologo. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo: Werner Herzog. Famoso per i suoi film "estremi", Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per Herzog, è l'individuazione dello strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. Il libro rappresenta una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e reale. Gran parte delle voci su Werner Herzog sono infondate. La quantità di false dicerie e di totali menzogne che circolano in riferimento a quest'uomo e ai suoi film è davvero impressionante e non ha analoghi tra gli altri registi, vivi o morti. Quando, di recente, ho trascorso qualche tempo insieme a Herzog, confesso di aver subdolamente desiderato di farlo cadere in contraddizione, di trovare falle nei suoi ragionamenti, di scoprire un mucchio di affermazioni contrastanti le une con le altre. Ma è stato tutto vano. Delle due l'una: o è un maestro della bugia oppure, più verosimilmente, mi ha detto la verità.
La conquista dell'inutile
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2007
pagine: 347
Questo testo raccoglie il lungo diario tenuto da Werner Herzog durante i due anni e mezzo di lavorazione del suo film "Fitzcarraldo" nella giungla amazzonica, tra il giugno 1979 e il novembre 1981. Protagonisti di queste pagine sono, come nel film, la lussureggiante foresta pluviale e le sue popolazioni di indios che a centinaia lavorarono come comparse nella pellicola, oltre a Klaus Kinski, l'attore preferito di Herzog. Nel descrivere la quotidianità di un'impresa che non ha nulla di quotidiano, Herzog arriva a ripensarsi radicalmente come artista e come uomo, riflettendo sul ruolo dell'arte, sul concetto di civilizzazione, sul senso della violenza e sull'ineluttabile crudeltà della natura.