Libri di William Faulkner
Luce d'agosto
William Faulkner
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 432
«Nella mia terra la luce ha una sua qualità particolarissima; fulgida, nitida, come se venisse non dall’oggi ma dall’età classica». Così William Faulkner spiegò il titolo del suo settimo romanzo, uscito nel 1932 e subito acclamato come un capolavoro. Ed è tra i riverberi di quella luce implacabile che si consumano le vicende di una folta schiera di personaggi: una ragazza incinta, armata solo di una «riserva di paziente e tenace lealtà», che si avventura dall’Alabama al Mississippi alla ricerca del padre di suo figlio; un uomo solitario dallo strano nome, Joe Christmas, «con un’inclinazione arrogante e sinistra sul viso immobile», che l’isteria razziale del Sud getta nell’abisso tormentoso del dubbio circa il proprio sangue; un reverendo presbiteriano ripudiato dalla sua Chiesa per l’antico scandalo della moglie adultera e suicida; e, circondati da neri invisibili, gli sceriffi, i taglialegna, i predicatori, le donne dal volto di pietra, chi «definitivamente dannato», chi alla ricerca disperata di una chimerica catarsi. E quando nella comunità di Jefferson si sparge la voce di un brutale omicidio, tutti i suoi membri vengono risucchiati in una spirale vertiginosa – così come vertiginosa è la prosa di Faulkner, alla quale, pur allarmati, non riusciamo a sfuggire, esposti fino all’ultimo a un Male subdolo e irrimediabile.
Gambetto di cavallo. Sei racconti polizieschi
William Faulkner
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 293
La contea di Yoknapatawpha, in Mississippi, è un piccolo universo che ha i tratti della leggenda: da queste parti la semplicità della vita quotidiana fa i conti con un passato glorioso e con un presente colmo di rancore. Ogni colpa, anche la più grave, diventa una medaglia da esibire sul petto o una speranza a cui aggrapparsi. Sui crimini di una comunità dove nessuno sembra innocente, indaga l'avvocato Gavin Stevens, una sorta di Sherlock Holmes del Sud: stessa saccenteria e narcisismo, una micidiale eloquenza e una naturale tolleranza per le stranezze dei suoi concittadini. Più che un legale, Stevens è il confessore e il redentore di questa dannata, misera, esaltata gente degli stati del Sud. Intorno a lui, e alla sua mente ordinatrice e geometrica, c'è un mondo che sta crollando: dal vecchio genitore carogna al piccolo idiota vittima della sopraffazione e assassino suo malgrado, ogni personaggio esprime tutta l'energia di chi cerca di non soccombere, di salvarsi qualunque sia il prezzo. William Faulkner, premio Nobel per la Letteratura 1949, congegna un giallo in sei atti che è un viaggio implacabile nel cuore di tenebra dell'America.
Santuario
William Faulkner
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 305
Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa "buia, desolata e meditabonda" persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un'aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne "non più proprio bambina, non ancora donna". "Dritta come una freccia nel vestitino succinto", il cappellino spinto all'indietro a sprigionare "quel che di licenzioso", Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l'incontro tra i suoi occhi "tutti pupilla" e quelli, simili a "due grumi di gomma", del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l'altra - un volto corrotto che porta incisa la perdita dell'innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito perché "forse è nell'istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo".
New Orleans sketches
William Faulkner
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 92
Nel 1925, il ventisettenne William Faulkner si trasferì a New Orleans per dedicarsi a tempo pieno alla letteratura, dopo aver lasciato il lavoro di ufficiale postale. Fu la svolta della sua vita e il punto di non ritorno della sua scrittura. Fino ad allora, Faulkner si era occupato quasi esclusivamente di poesia, ma nei sei mesi trascorsi in città pubblicò racconti e brevi schizzi sul quotidiano Times-Picayune e sulla rivista The Doublé Dealer, che accoglieva tra i suoi autori Ernest Hemingway, Sherwood Anderson ed Ezra Pound. "New Orleans sketches" - un classico del catalogo del Saggiatore - raccoglie sei di questi racconti, scritti con uno stile scabro e magnetico, con un'esattezza che sfiora la brutalità: è il seme da cui germoglieranno capolavori come "L'urlo e il furore" - scritto solo quattro anni dopo -, "Mentre morivo" e "Luce d'agosto". Vi si ritrovano lo stesso simbolismo, gli stessi riferimenti alla Bibbia, alla vita di Cristo, alla francescana «sorellina morte». Si riconosce quel microcosmo di un'America agraria e ancestrale popolata da contadini, marinai e piccoli delinquenti. Leggere i "New Orleans sketches" significa osservare il turbinio di un mondo che sta per essere travolto, in precario equilibrio tra una natura opulenta e imperscrutabile e una modernità ferina. È il mondo esplorato e ricreato da Faulkner, dipinto con tratti rapidi, di una nitidezza che prelude alla successiva frantumazione del linguaggio, dove il pianto per un narciso spezzato può sovrastare le grida della folla e le rondini corrono deliranti tra le mimose; dove i vecchi hanno «imparato che vivere non soltanto non è gioia o passione ma nemmeno, particolarmente, dolore».
Mentre morivo
William Faulkner
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2007
pagine: 240
"La struttura e lo stile di 'Mentre morivo' esercitano un fascino, a volte esasperante, soltanto se il lettore accetta la sfida di mettere in atto tutta la sua disponibilità percettiva. Bisogna cogliere insieme l'assurdo, il comico, il simbolico, l'inconcluso, la ridicolaggine che incombe sulla tragedia, l'enigma, che non si risolve" (Alfredo Giuliani).
La grande foresta
William Faulkner
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2002
pagine: 201
Il volume è una raccolta di racconti che, come i capitoli di un romanzo, compongono un'unica, grande storia: quella della conquista di una maturità che per il giovane Isaac McCaslin si compie quando uccide la prima preda, o forse nell'istante in cui la preda lo riconosce abbastanza uomo e accetta di farsi uccidere da lui. Perché la foresta di Faulkner è luogo fisico e proiezione metafisica, e l'uomo, attraverso il rituale della caccia, vi giunge a comprendere se stesso e la propria identità in rapporto agli altri e soprattutto rispetto alla natura. Una natura selvaggia e nobile, potente e senza tempo, il cui simbolo è il grande orso zoppo, Old Ben, inseguito e braccato da cani e cacciatori anno dopo anno.
Una rosa per Emily
William Faulkner
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1997
pagine: 100
Opere scelte. Volume Vol. 1
William Faulkner
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1995
pagine: 1320
Santuario
William Faulkner
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 312
Siamo tra Mississippi e Missouri, nel pieno della Grande Depressione e del proibizionismo. Una casa "buia, desolata e meditabonda" persa tra boschetti di cedri e prati inselvatichiti, nasconde una distilleria clandestina gestita da una banda di magnaccia e sbandati. Qui un pomeriggio, con un accompagnatore già ubriaco, irrompe come un'aliena Temple Drake, studentessa diciassettenne "non più proprio bambina, non ancora donna". "Dritta come una freccia nel vestitino succinto", il cappellino spinto all'indietro a sprigionare "quel che di licenzioso", Temple innescherà un tragico domino di perversione e di morte. Momento fatale sarà l'incontro tra i suoi occhi "tutti pupilla" e quelli, simili a "due grumi di gomma", del capobanda Popeye, dal volto perennemente contratto nella smorfia supplice di chi si accende una sigaretta dietro l'altra - un volto corrotto che porta incisa la perdita dell'innocenza di un intero Paese. Dopo aver freddato un suo scagnozzo e deflorato la ragazza tra le mura sventrate del fienile, Popeye riuscirà a segregarla in un bordello di Memphis e a far incolpare del delitto uno dei suoi uomini; ma un beffardo contrappasso si abbatterà su di lui, lasciando il lettore scosso e attonito perché "forse è nell'istante in cui ci rendiamo conto, in cui ammettiamo che nel male vi è un disegno logico, è allora che moriamo".
Assalonne, Assalonne!
William Faulkner
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: 414
Nel gennaio del 1937, recensendo "Assalonne, Assalonne!" Borges scriveva: "Conosco due tipi di scrittore: l'uomo la cui prima occupazione sono i procedimenti verbali, e l'uomo la cui prima preoccupazione sono le passioni e le fatiche dell'uomo. Di solito si denigra il primo tacciandolo di "bizantinismo" o lo si esalta defininendolo "artista puro". L'altro, più fortunato riceve gli epiteti elogiativi di "profondo", "umano", "profondamente umano" o il lusinghiero vituperio di "barbaro". Tra i grandi romanzieri Joseph Conrad è stato forse l'ultimo cui interessavano in egual misura le tecniche del romanzo e il carattere dei personaggi. A Faulkner piace esporre il romanzo attraverso i personaggi".
Opere scelte. Volume Vol. 2
William Faulkner
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2004
pagine: CIX-1185
Il volume "Opere scelte" di William Faulkner propone: Gli invitti; Go down, Moses; Non si fruga nella polvere; Requiem per una monaca. Inoltre il testo offre: una Introduzione; Cronologia; Notizie sui testi e una bibliografia.
Una favola
William Faulkner
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 560
1918, nelle trincee francesi della prima guerra mondiale un comandante convince i suoi commilitoni a disobbedire all’ordine di attaccare. L’insubordinazione, contraria alla logica militare, ha un effetto imprevisto: i soldati tedeschi, non percependo più l’assalto dei nemici, fermano anch’essi le loro azioni, così le ostilità, improvvisamente, si interrompono. L’incanto è destinato a durare poco: il generale francese invia un’ambasciata al comando tedesco per cercare di riprendere la guerra e dà l’ordine di fucilare il traditore. Il compito che si è dato è non solo di consegnarlo al plotone di esecuzione, ma di provare a convincerlo che la guerra non può essere fermata, perché fa parte della natura dell’uomo. Ma lo spirito indomito del comandante non sarà sconfitto neanche dal più feroce dei colpi di artiglieria. Ispirato a un fatto realmente avvenuto durante la Grande guerra – un ammutinamento di soldati logorati dalla vita di trincea – "Una favola" è un viaggio nell’animo umano e nel suo destino. Vincitore del premio Pulitzer e del National Book Award, questo romanzo contro la guerra mostra nella loro spietatezza i meccanismi che alimentano il potere, mentre racconta la forza poetica e rivoluzionaria della ribellione.