Libri di Y. Marassi Mauricio
La dottrina buddista dell'esperienza
Vasubandhu
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 400
Vasubandhu, dopo Nagarjuna, è il più importante autore del buddismo indiano. La tradizione Zen e quella della Pura Terra lo annoverano tra i loro patriarchi. Tuttavia, a oggi, delle sue opere ben poco è stato pubblicato in italiano. Questo testo, che contiene anche uno scritto di Asanga, vuole contribuire a colmare la lacuna. L’opera di Vasubandhu mostra nitidamente il funzionamento sottile dell’essere umano, uno svelamento che, pur finalizzato al come e al perché della pratica buddista, potrebbe modificare il corso stesso della cultura occidentale, sia laica sia religiosa, andando ben oltre Freud e ogni possibile utilizzo concettuale del termine “Dio”.
Il sutra del diamante. La cerca del paradiso
Y. Marassi Mauricio
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 245
Il sutra del diamante, opera indiana del II secolo, è la base di tutta la "mistica" del buddismo mahayana. Tradotto e commentato in italiano, è accompagnato da un'introduzione al senso del sutra oggi, una disamina ermeneutica della classe di testi a cui appartiene e un'analisi dello sviluppo degli studi sul testo. Nella seconda parte del libro, il saggio di Gennaro Iorio, filosofo, già collaboratore di Raimon Panikkar al progetto "The spirit of religion" (2006-2008), percorre le analogie linguistiche tra il sutra del diamante e la mistica occidentale ed esplora l'ambiente culturale in cui quelle analogie si sono sviluppate. È un breve, denso studio comparato delle due anime della mistica, quella orientale e quella occidentale.
Il buddismo Mahayana attraverso i luoghi, i tempi e le culture. La Cina. Volume Vol. 2
Y. Marassi Mauricio
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2009
pagine: 422
Dopo India e Tibet, prosegue la migrazione del buddismo nello spazio, nel tempo e nelle culture. Ma qui, in Cina, l’occasione è così complessa che nel darne conto occorre mostrare con attenzione i partecipanti al gioco e il modo in cui viene condotto: l’inculturazione - operazione necessaria affinché il buddismo rinasca originale e autentico - ogni volta genera un buddismo legittimo in quel tempo e in quelle circostanze ma che in quelle forme è, di norma, un vicolo cieco per chi ad esse non appartiene. Non la storia come cronologia ma le avventure dello spirito in un Paese di cultura così diversa dalla nostra che tanti significati di quella non hanno riscontro in questa, e viceversa. Restano così come orfani termini quali Dio, religione, filosofia, peccato... mentre ci giungono concetti e nomi che non sappiamo tradurre: qi, ziran, ren.
Il buddismo mahayana attraverso i luoghi, i tempi, le culture. L'India e cenni sul Tibet
Y. Marassi Mauricio
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2006
pagine: 288
La predicazione del Buddha Sakyamuni è profondamente radicata nella cultura religiosa che la precede, e ha in sé una "tonalità" nuova che ne costituisce il valore più prezioso. L'ipotesi sottesa al presente lavoro, in forma di trama letteraria e non tesi da dimostrare, considera il buddismo, nel suo articolato complesso, come un essere vivente che, 2500 anni or sono, sentì presente la sofferenza, ne verificò l'ineluttabilità in ogni vita, si mise in cammino per trovare, percorrere, e realizzare la via che conduce all'uscita da questa condizione di dolore, si offrì al futuro, che è anche nostro presente, come testimone per tutti di una distinta e concreta possibilità di salvezza.
Discorso di risveglio alla fede secondo il veicolo universale
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2016
pagine: 180
IL "Discorso di risveglio alla fede" è un'opera fondamentale per la storia dell'umanità comparsa in Cina alla metà del VI secolo. Tutte le scuole di buddismo dell'Asia Orientale hanno stabilito un profondo legame con quest'opera: il Discorso offre una via d'accesso all'aspetto più elusivo della conoscenza salvifica e una rappresentazione straordinariamente accurata e profonda del funzionamento della mente che arriva fino al punto di incontro tra universale e personale. Il missionario battista Timothy Richard, che per primo ne curò la traduzione in una lingua occidentale, ne rimase talmente affascinato da ritenere di trovarsi davanti a "uno dei più importanti libri del mondo [...] dopo la Bibbia, il Corano, i Classici Confuciani e i Veda". Richard era convinto della valenza universale di quest'opera: "Questo libro è brahmanico e buddhista, indiano e occidentale. È profondamente filosofico, ricorda fortemente Hegel e Berkeley..."