Libri di A. Bottini
Una pistola in vendita
Graham Greene
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2020
pagine: 320
Raven è un assassino privo di sentimenti di pietà, con un passato da dimenticare, marchiato da un viso sfigurato; non si può fidare di nessuno all'infuori di se stesso. Assoldato per eliminare il ministro della Guerra cecoslovacco e concluso con successo l'incarico, Raven torna in Inghilterra e si ritrova nei guai, costretto a scappare perché l'intermediario tra lui e i mandanti dell'omicidio l'ha pagato con banconote rubate che mettono la polizia sulle sue tracce. Presentazione di Giancarlo De Cataldo.
Il fattore umano
Graham Greene
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2020
pagine: 472
C'è una «falla», nella Sezione che dirige gli affari dei Servizi segreti britannici in Africa, una fuga di informazioni. Dentro le stanze della sezione interessata, un giorno dopo l'altro, Maurice Castle, il responsabile, e il suo sottoposto Arthur Davis sono uniti da una tiepida quotidianità nella routine del lavoro. Ogni tanto una birra al pub. Il più giovane, Davis, scalpita, vorrebbe una missione sul campo. A Castle, la vita va bene così, odia le scosse, ama l'anonimato anzi lo coltiva, chiede solo di potere ritornare a casa la sera, dalla moglie e dal figlio. Di sé rivela poco o nulla, sistematicamente; quando qualcuno lo stuzzica sulle noie del matrimonio, replica che lui ama la sua donna e il bambino, ma alle spalle ha una carriera avventurosa. Ha servito in Sudafrica e da lì è riuscito, in violazione dell'apartheid, valendosi dei «terroristi» neri, a portare con sé la giovane Sarah, la bantu di cui è innamorato inseguita dagli agenti del regime, e il figlio di lei Sam. Mentre i due agenti si punzecchiano nel torpore burocratico degli uffici di Sua Maestà, i vertici dell'MI6 scatenano l'indagine sulla talpa. Una caccia condotta con astuzia perversa e cinismo, perché la posta è più grande di quanto emerga, che condurrà a conseguenze atroci. E inizierà l'impresa disperata, la solitaria e strana battaglia ideale in cui Maurice Castle innesterà il fattore umano. Scrive Enrico Deaglio, nella sua Nota, che Graham Greene ha inventato il genere della spy story, offrendo «una nuova definizione dell'"eroe occidentale"». Della spy story, quindi, Il fattore umano è un prototipo, ma arriva ben al di là del genere. Immersi nella trama che avvince alla voglia di sapere come va a finire, si stagliano più temi. Il ritratto commovente di un uomo che fa dell'amore per una donna la chiave della giustizia più universale; la descrizione di ambienti, luoghi e giornate che vanno dalle cacce dell'aristocrazia ai tinelli piccolo borghesi; la rappresentazione di una upper classeducata e feroce; la critica dell'imperialismo predatorio dalla faccia cortese; l'illustrazione dei dilemmi inestricabili che pone la storia. Ma soprattutto, è un romanzo morale, alla Greene, che indaga «la ricerca della verità attraverso le slealtà» (Domenico Scarpa).
La maschera dell'Africa
Vidiadhar S. Naipaul
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2010
pagine: 289
V.S. Naipaul viaggia sempre alla ricerca di qualcosa. In "Fedeli a oltranza" aveva esplorato quel groviglio rovente di pulsioni e ideologie che ancora non si chiamava fondamentalismo islamico: qui tenta invece di afferrare la sfuggente sopravvivenza delle credenze arcaiche in ciò che nel continente africano - e spesso non altrove - si intende per "modernità". È un itinerario lungo e tortuoso, che porta Naipaul dall'Uganda e dal Ghana alla Nigeria, dalla Costa d'Avorio e dal Gabon fino al Sudafrica, e che attraverso una scansione di incontri, fatti nudi e storie individuali gli fa trovare subito qualcosa di imprevisto: "Ero convinto che nell'immensa vastità dell'Africa le pratiche magiche non fossero diffuse in maniera uniforme" ha scritto Naipaul presentando La maschera dell'Africa. "Ho dovuto ricredermi. Ovunque ho incontrato indovini che "gettavano le ossa" per leggere il futuro, e ovunque ho ritrovato la stessa idea di un'"energia" da imbrigliare attraverso il sacrificio rituale. In Sudafrica la "medicina da battaglia" è un composto fatto con parti del corpo soprattutto animali, ma anche umane. Vederlo con i miei occhi, sentirne il potere, mi ha riportato molto vicino all'inizio di tutto". Comincia così un altro viaggio, che non era semplice osare, alla ricerca del nucleo primigenio di un intero continente. Un viaggio di cui questo libro immediato, quasi orale, è un fedele resoconto: che appassiona, irretisce, e non di rado illumina.
La vita delle immagini
Charles Simic
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 339
È «come un tavolo sul quale disponiamo oggetti interessanti trovati durante una passeggiata: un ciottolo, un chiodo arrugginito, una radice dalla forma strana, l'angolo strappato di una fotografia»: così Simic spiega, nel saggio "Note su poesia e filosofia", da dove scaturisca la sua poesia, prima che il tempo e la riflessione intervengano a illuminare associazioni e significati. È la stessa poetica della giustapposizione impiegata nelle arti visive da Giorgio de Chirico e Joseph Cornell: una poetica talmente versatile da prestarsi anche alla forma saggistica, come dimostra questa raccolta di quarantuno prose - stralunate, indocili, nitide, sottili - scritte negli ultimi trent'anni, che spaziano dai ricordi di guerra alla lode della salsiccia, dall'elegia per una madrepatria in frantumi all'insofferenza verso la poesia bucolica, dal disprezzo per gli «specialisti dell'orgoglio etnico» a un'eclettica galleria di profili (Buster Keaton, Odilon Redon, Roberto Calasso, Emily Dickinson).
Il retaggio della Mesopotamia
Stephanie Dalley
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2016
pagine: 345
Grazie alla scoperta delle rovine di Ninive e Ur, nel XIX secolo, e alla nascita dell'assiriologia, la nostra capacità di comprendere la civiltà mesopotamica è radicalmente mutata: se le fonti greche ed ebraiche si limitavano a tramandare una costellazione di personaggi leggendari quali Semiramide, Sardanapalo, Nino e Nabucodonosor descritti come tiranni feroci, conquistatori spietati e inclini all'eccesso , appare ora evidente che la cultura mesopotamica è stata davvero, nelle parole di Stephanie Dalley, la culla "della nostra civiltà urbana fondata sulla scrittura". Intervenendo in un dibattito ancora aperto, la Dalley analizza scrupolosamente gli innumerevoli lasciti architettonici, linguistici, religiosi e culturali assiro-babilonesi, e ci rivela il fondamentale impatto della civiltà mesopotamica sul mondo antico (mediterraneo e orientale) sino alla diffusione dell'Islam. Basti pensare alle analogie tra testi mesopotamici e brani biblici, spiegabili, secondo la Dalley, sulla scorta delle scuole scribali: "Quando gli ebrei crearono quel prodotto unico e irripetibile della loro cultura che è la Bibbia, nonché le loro caratteristiche istituzioni, essi si basarono sulle venerande tradizioni esportate dai loro vicini d'Oriente, più antichi, più ricchi e più potenti". Con un saggio di David Pingree.
Figure del mito
James Hillman
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2014
pagine: 363
"Il mio tentativo è quello di mostrare come l'antichità possa essere rilevante per la vita della psiche e come la vita psichica possa rivitalizzare l'antichità" afferma Hillman in uno dei saggi raccolti in questo denso volume, in cui alcune figure del mito greco sono riconnesse alla storia e alla vita quotidiana: da Dioniso - prendendo le mosse dalle intuizioni di Nietzsche e di Jung - ad Atena, che troviamo "al cuore del mito del progresso della civiltà occidentale"; dal motivo mitologico dell'abbandono del bambino, "realtà psicologica permanente", a Marte, ispiratore di quell'"amore nella guerra e per la guerra che è più forte della vita"; dal titanismo dell'epoca presente, responsabile dell'"anestesia psichica" che è il contrassegno della nostra civiltà, a un Edipo reinterpretato nel quadro di "una revisione archetipica della psicologia del profondo". E poi Afrodite, Estia, Era, Ermes, Oceano, Orfeo, Apollo, in un percorso affascinante attraverso le fibre più intime della nostra civiltà e della nostra psiche. Con le parole dello stesso Hillman, ancora: "La 'Wirksamkeit' del mito, la sua realtà consistono precisamente nel potere che gli è proprio di conquistare e influenzare la nostra vita psichica. I Greci lo sapevano molto bene, per questo non conobbero una psicologia del profondo e una psicopatologia, contrariamente a noi. Loro avevano i miti. Mentre noi non abbiamo miti veri e propri - solo una psicologia del profondo e una psicopatologia.
Un genitore quasi perfetto
Bruno Bettelheim
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 464
Non bisogna cercare di essere genitori perfetti o, tantomeno, aspettarsi che perfetti siano i figli. Il segreto dice Bruno Bettelheim sta nell'essere un genitore "quasi" perfetto, cercare di comprendere le ragioni dei propri figli, mettersi nei loro panni, costruire con loro un profondo e duraturo rapporto di comunicazione emotiva e affettiva. Solo questo scambio paritario consente di riconoscere, affrontare e risolvere i problemi che via via si presentano nella vita quotidiana della famiglia: dalle collere e dai capricci ai terrori notturni della prima infanzia, dal rifiuto della scuola alle ribellioni adolescenziali, dalla questione della disciplina a quella delle punizioni, dalle prime esperienze e dal gioco sino alla costruzione dell'identità del bambino.
Lettere 1911-1951
Ludwig Wittgenstein
Libro: Copertina rigida
editore: Adelphi
anno edizione: 2012
pagine: 601
"Circa un mese fa di colpo mi sono sentito nello spirito giusto per fare filosofìa. Ero assolutamente sicuro che non ne sarei mai più stato capace" scriveva Ludwig Wittgenstein a Norman Malcolm il 16 aprile 1951, pochi giorni prima di morire. Eppure, la passione filosofica non aveva mai smesso di accompagnarlo: lo testimonia in maniera eloquente questo volume, che attraverso un'ampia scelta della sua corrispondenza offre un vivido ritratto del filosofo, e permette insieme di ripercorrerne l'itinerario speculativo. Vi troveremo i tormenti del giovane Wittgenstein ancora indeciso se intraprendere la strada della filosofia; il senso di colpa per la sua condizione agiata e il tentativo di esorcizzarlo partendo per il fronte; l'irriverenza con cui si rivolge ad autorità come G.E. Moore o Bertrand Russell. Ma soprattutto le discussioni sulle teorie che avrebbero rivoluzionato la logica, affermandosi come tappe decisive di quel 'linguistic turn' che ha caratterizzato l'avanguardia filosofica del secolo scorso; l'insoddisfazione per la teoria dei tipi di Russell, da cui nascerà la tesi dell'indefinibilità della forma logica che sta al centro del "Tractatus". E ancora il volontario esilio dalla filosofia per ritirarsi a insegnare in sperdute scuole elementari della Bassa Austria, e la rinascita dell'interesse grazie alle discussioni con Frank Ramsey e Piero Sraffa; la preoccupazione per le sorti dei propri familiari nelle settimane successive all'Anschluss.
Le avventure di Tom Sawyer
Mark Twain
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 284
Ambientato agli inizi dell'Ottocento, il romanzo è un fedele ritratto della società e delle tradizioni del Sud degli Stati Uniti, usanze, superstizioni e una certa dose di razzismo compresi. Tom Sawyer è un ragazzino vivace e irrequieto, ma anche furbo e molto simpatico. Ha la straordinaria capacità di ingannare chiunque pur di raggiungere i propri scopi e ne combina di tutti i colori alla povera zia Polly, che lo ha adottato dopo la morte dei genitori. La sua irrequietezza lo porta a vivere avventure pericolose per un ragazzino della sua età: fugge di casa per fare il pirata, si finge annegato per essere spettatore al proprio funerale e diventa involontario testimone dell'assassinio del medico della cittadina. Ma il sogno di Tom è quello di diventare ricco, una specie di Robin Hood moderno. E il suo sogno si realizza quando trova un vero tesoro. Età di lettura: da 9 anni.
Lila. Indagine sulla morale
Robert M. Pirsig
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 512
Jung parla. Interviste e incontri
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 591
Con iniziatica maestria Jung seppe disseminare di verità preziose le sue numerose interviste, rilasciate nel corso di vari decenni, mentre apparentemente si piegava alle esigenze della divulgazione. Oggi tali interviste si leggono come un sottile controcanto alla sua opera.
Il sogno e il mondo infero
James Hillman
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 314
A che cosa somiglia il sogno? Fin dall'antica domanda di Aristotele, possiamo inquadrare il paesaggio onirico solo per analogie, paragoni, metafore. Oppure, come ci suggerisce James Hillman in questo percorso sconcertante e provocatorio, possiamo accedervi lasciandoci alle spalle ogni tentativo di razionalizzarlo e di tradurlo nel linguaggio diurno, come era avvenuto, seppure con metodi opposti, nel caso di Freud e di Jung. La soluzione, per Hillman, consiste invece nel tornare alla mitologia come a una vera e propria "psicologia dell'antichità" e a una lettura del sogno come dimensione del "mondo infero", in quanto invisibilmente intrecciato a quello superno.