Libri di A. Corubolo
I materiali e i prodotti tipografici
Giacomo Bobbio
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Numeri
anno edizione: 2020
pagine: 232
Giacomo Bobbio (Fossano 1848 - Roma 1924). Fu tipografo fin da giovanissimo e la stampa rimase il suo principale interesse e la sua professione per tutta la vita, esercitata per decenni a Firenze e a Roma con vari incarichi e responsabilità. Combattente, garibaldino, attivista politico e sindacale, Bobbio è certamente una figura di grande interesse, ben oltre l'ambito della storia della tipografia, a cui tuttavia dedicò molte perspicaci e importanti pagine. Nel 1878 Giacomo Bobbio, direttore della Tipografia del Senato, fu inviato dal Governo all'Esposizione Universale di Parigi per aggiornarsi sui progressi delle industrie legate alla stampa, ma la manifestazione ebbe scarsa partecipazione italiana. L'anno successivo fu quindi organizzata a Milano una Mostra di prodotti tipografici e delle relative industrie che in qualche misura restituisse un quadro più veritiero e completo della produzione nazionale. Bobbio vi partecipò e ne riferì nel libro che qui ripubblichiamo: "I materiali e i prodotti tipografici. Osservazioni di G. Bobbio Direttore della Tipografia del Senato" (1880). L'edizione è arricchita con 34 tavole di incisioni raffiguranti macchine e strumenti per la stampa.
Come nasce un libro
Raffaello Bertieri
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 256
In "Come nasce un libro" (1931) Raffaello Bertieri racconta in modo piano, con precisione didattica e dovizia di esempi, tutte le fasi della produzione del libro, dalla composizione dei testi, all'impressione vera e propria e alla legatura, mostrando in dettaglio quanto siano interdipendenti le varie fasi, e quanto l'accuratezza e la precisione siano essenziali alla realizzazione del lavoro. Dopo decenni di profondi cambiamenti, riguardanti non solo la tecnologia, l'editoria, la grafica, ma l'insieme dei fenomeni culturali e sociali che stanno dietro alla produzione del libro, queste pagine - espressione dell'approccio 'funzionalista' di Bertieri alla progettazione grafica - mantengono intatto il loro interesse, sia quale documento di prim'ordine sullo stato dell'arte libraria negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, che per l'attualità di insegnamenti e considerazioni sulle qualità che un libro deve avere per soddisfare, innanzitutto, le esigenze del lettore. Dopo novant'anni dalla prima e unica edizione, Ronzani ripropone questo piccolo classico della tipografia in facsimile che permette di apprezzare anche visivamente la vocazione didattica del libro.
L'estetica tipografica e altri scritti sulla tipografia (1871-1879)
Giuseppe Chiantore
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Numeri
anno edizione: 2020
pagine: 136
La "Dissertazione estetica" di Giuseppe Chiantore è un testo mai ristampato dal 1874, quando uscì come appendice alla "Prefazione al Manuale tipografico di Giambattista Bodoni", nell'edizione curata da Salvadore Landi e stampata a Firenze. Non si sa molto di Giuseppe Chiantore (1814-1902), ma la Dissertazione estetica e gli altri scritti riuniti in questo libro lo qualificano come una figura di rilievo nella tipografia dell'Ottocento. Fu apprendista presso la tipografia torinese di Carlo Chirio e Carlo Mina. Nel 1839 ottenne il brevetto di stampatore per la città di Alba. Entrato in società con Gioacchino Sansoldi, inizia nel 1840 a operare con il nome Tipografia Chiantore e Sansoldi. Dopo una decina d'anni è a Pinerolo come Tipografo del Municipio, e poi di Sua Maestà. Dal 1873 al 1880 passa alla direzione dell'Unione Tipografica di Torino fondata da Giuseppe Pomba. Oltre alla "Dissertazione", risulta che Giuseppe Chiantore abbia scritto solo alcuni brevi testi d'occasione, tutti qui riproposti; chiude il volume una serie di tavole di frontespizi bodoniani tratti da L'arte di Giambattista Bodoni di Raffaello Bertieri, Milano, 1913.
L'ABC di un tipografo
Jost Hochuli
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2018
pagine: 56
Il grafico svizzero Jost Hochuli è un designer del libro fra i più originali nel panorama internazionale. I progetti da lui realizzati definiscono un'estetica tipografica inconfondibile e nota in tutto il mondo. In Italia tuttavia, la fama di Hochuli è circoscritta ai cultori del design del libro. Con "L'ABC di un tipografo", Ronzani Editore intende colmare questa lacuna, e inaugura la collana "Typographica. Storia e culture del libro" proponendo un testo per conoscere l'idea di bellezza che caratterizza il lavoro del Maestro. In questo libro l'autore ripercorre, tra testo e immagini, la sua lunga vita dedicata alla progettazione di libri e alla tipografia. Vi si alternano aneddoti e ricordi riguardanti i grandissimi personaggi del mondo del libro - da Adrian Frutiger a Berthold Wolpe, da Jan Tschichold a Max Bill - insieme a riflessioni sulle principali correnti artistiche e i grandi temi della grafica e della tipografia del Novecento - come "Bauhaus", "Leggibilità", "Originalità", "Moderno", "Scuola" ecc. - che fanno di questo libro, secondo la definizione di Hochuli stesso, il suo "testamento tipografico".
Hague & Gill. Sulla stampa
Eric Gill, René Hague
Libro
editore: Ronzani Numeri
anno edizione: 2018
pagine: 36
Eric Gill (1882-1940), è stato un artista inglese di rilievo, ma la sua fama internazionale è legata principalmente ai diversi caratteri da lui disegnati per la stampa, come il celeberrimo Gill Sans, il Perpetua o il Joanna, considerato uno tra i più bei caratteri in piombo del Novecento. Fra gli scritti di Eric Gill sull'arte della stampa è noto in Italia "An Essay on Typography" (1936), tradotto nel 2005 da Lucio Passerini con il titolo "Sulla tipografia" per Sylvestre Bonnard. René Hague (1905-1981), genero di Gill, fondò con lui nel 1931 la stamperia Hague & Gill, di cui ha continuato a occuparsi fino al 1956. Pubblichiamo per la prima volta in versione italiana due rari testi di Gill (Eating your Cake) e Hague (Reason and Typography), originariamente apparsi in riviste e poco noti anche nel Regno Unito. Sono due scritti nei quali sia Gill che Hague affermano con forza la necessità di una tipografia fondata sulla razionalità, sulla semplicità, e sul rifiuto degli estetismi, lezione ancor oggi valida nonostante i cambiamenti sopravvenuti nel frattempo nella tecnologia grafica e nelle modalità di produzione degli stampati.