Libri di A. De Marchi (cur.)
Verrocchio, il maestro di Leonardo. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo-14 luglio 2019). Ediz. inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 351
La mostra "Verrocchio, il maestro di Leonardo" a Palazzo Strozzi celebra, in occasione del cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci, la figura di un artista che fu geniale interprete dei valori del Rinascimento nella Firenze medicea di Cosimo il Vecchio, di Piero e di Lorenzo il Magnifico e che, con la sua bottega e la sua multiforme attività, influenzò un'intera generazione di maestri in Italia e in Europa. Il catalogo della mostra, edito da Marsilio, si apre con un album di immagini in bianco e nero dei monumentali capolavori di Verrocchio non in mostra poiché inamovibili dalle loro sedi, e con i saggi dei due curatori che ricostruiscono magistralmente l'impegno artistico instancabile e versatile del maestro: Francesco Caglioti mette in luce la complessità della figura di Verrocchio scultore, analizzandone la formazione, i generi figurativi, gli allievi e i seguaci; Andrea De Marchi prende in esame la produzione pittorica verrocchiesca e la fondamentale influenza che esercitò su alcuni tra gli artisti più brillanti del Quattrocento fiorentino, da Bartolomeo della Gatta a Perugino, da Ghirlandaio a Lorenzo di Credi, fino all'immenso Leonardo. Il catalogo delle opere è suddiviso in undici sezioni che rispecchiano il percorso espositivo, creando un contrappunto costante fra sculture in marmo, figure in bronzo, in terracotta e in altri materiali plastici, pitture e disegni e restituendoci, tra autografi di Verrocchio e opere dei suoi tanti allievi, seguaci e imitatori, l'affresco di un'intera epoca. Chiude il volume un'ampia e documentata bibliografia raccolta da Francesco Caglioti. Catalogo della mostra, Firenze, Palazzo Strozzi, 8 marzo-14 luglio 2019.
Verrocchio, il maestro di Leonardo. Catalogo della mostra (Firenze, 8 marzo-14 luglio 2019)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 354
La mostra "Verrocchio, il maestro di Leonardo" a Palazzo Strozzi celebra, in occasione del cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci, la figura di un artista che fu geniale interprete dei valori del Rinascimento nella Firenze medicea di Cosimo il Vecchio, di Piero e di Lorenzo il Magnifico e che, con la sua bottega e la sua multiforme attività, influenzò un'intera generazione di maestri in Italia e in Europa. Il catalogo della mostra, edito da Marsilio, si apre con un album di immagini in bianco e nero dei monumentali capolavori di Verrocchio non in mostra poiché inamovibili dalle loro sedi, e con i saggi dei due curatori che ricostruiscono magistralmente l'impegno artistico instancabile e versatile del maestro: Francesco Caglioti mette in luce la complessità della figura di Verrocchio scultore, analizzandone la formazione, i generi figurativi, gli allievi e i seguaci; Andrea De Marchi prende in esame la produzione pittorica verrocchiesca e la fondamentale influenza che esercitò su alcuni tra gli artisti più brillanti del Quattrocento fiorentino, da Bartolomeo della Gatta a Perugino, da Ghirlandaio a Lorenzo di Credi, fino all'immenso Leonardo. Il catalogo delle opere è suddiviso in undici sezioni che rispecchiano il percorso espositivo, creando un contrappunto costante fra sculture in marmo, figure in bronzo, in terracotta e in altri materiali plastici, pitture e disegni e restituendoci, tra autografi di Verrocchio e opere dei suoi tanti allievi, seguaci e imitatori, l'affresco di un'intera epoca. Chiude il volume un'ampia e documentata bibliografia raccolta da Francesco Caglioti.
I conoscitori tedeschi tra Otto e Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2018
pagine: 530
Questo volume raccoglie gli atti di un convegno organizzato nell'ottobre 2013 dal Kunsthistorisches Institut di Firenze, e dedicato alla memoria di due grandi conoscitori, Luciano Bellosi e Miklós Boskovits. La galleria di ritratti che vi si offre mette in luce, attraverso i singoli casi, l'originalità e l'evoluzione di un metodo, e quindi la sua attualità. Intere generazioni di studiosi tedeschi si sono cimentate, in modi via via diversi, coi problemi dell'attribuzione, della costruzione dei corpora d'autore, delle seriazioni cronologiche, della distinzione della copia dall'originale, dell'individuazione dei nessi formativi fra allievi e discepoli... L'avvio di una riflessione sul lavoro di questi studiosi riporta alla luce situazioni e ambienti cruciali in cui la storia dell'arte si strutturò nella sua autonomia disciplinare. Vengono discussi i primordi della vicenda, nel primo Ottocento, con le "Italienische Forschungen" di Carl Friedrich von Rumohr, e con i viaggi e gli scritti di Johann Anton Ramboux, di Johann David Passavant e di Gustav Friedrich Waagen. Si affronta quindi l'intreccio tra la pratica dell'esperto, il mercato artistico e la costituzione dei grandi musei europei, dove domina la figura di Wilhelm von Bode. Scorrono poi le generazioni del Novecento, che conobbero pure la diaspora verso l'Inghilterra e gli Stati Uniti, dove transitarono o si affermarono conoscitori di origine tedesca come Adolph Goldschmidt, Richard Offner, Wilhelm R. Valentiner e Wilhelm Suida.
La galleria di Palazzo Cini. Dipinti, sculture, oggetti d'arte
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 492
Vittorio Cini è stato uno dei più grandi collezionisti d'arte antica in Italia del Novecento. Un collezionismo onnivoro, raffinato nelle scelte e negli orientamenti, rappresentativo di una cultura e di un gusto che nell'arte del tardo Medioevo e del Rinascimento individuava apici qualitativi di un'evoluzione tecnica e artistica. Di questa immensa collezione e di questo straordinario personaggio, in contatto diretto con storici dell'arte come Nino Barbantini, Bernard Berenson, Federico Zeri, restano oggi monumenti e luoghi che ne restituiscono l'anima e la memoria. Tra questi vi è la Galleria di Palazzo Cini a Venezia, creata nel 1984 nella residenza di Vittorio Cini sul Canal Grande, grazie alla donazione della figlia Yana Cini Alliata di Montereale di un nucleo pregevole di dipinti, sculture, oggetti d'arte, nel tempo arricchitosi del gruppo dei ferraresi con il comodato del 1989 di Ylda Cini Guglielmi di Vulci e da altri preziosi conferimenti degli eredi. Riaperta nel 2014, dopo importanti lavori di riqualificazione e di restauro, la Galleria si offre nel panorama museale lagunare come uno degli esempi più interessanti di casa museo e come spaccato ragguardevole della vasta e ramificata collezione di Vittorio Cini, con gli splendidi fondi oro senesi e fiorentini, i capolavori del Quattrocento toscano, da Filippo Lippi a Beato Angelico, da Piero di Cosimo a Pontormo, il mirabile corpus delle tavole del Rinascimento estense, da Tura a Roberti, da Mazzolino a Dosso Dossi, il nucleo degli avori francesi, gli smalti veneziani, le porcellane settecentesche. Il nuovo catalogo, strumento imprescindibile nel percorso di valorizzazione del museo, è il frutto di un'approfondita ricerca scientifica che si è avvalsa della collaborazione di numerosi studiosi e specialisti; le schede sono seguite da una corposa sezione di saggi che, per la prima volta in modo così capillare, affronta il ruolo e la natura di Vittorio Cini collezionista.
Elogio del Trecento fabrianese. Materiali per Allegretto Nuzi e dintorni
Libro: Copertina morbida
editore: Mandragora
anno edizione: 2017
pagine: 122
Allegretto Nuzi è stato un riferimento artistico molto importante per gli artisti fabrianesi di fine Trecento. Il suo ruolo trainante è esemplificato da una delle sue opere più note, il pentittico di Santa Maria d'Appennino, ora conservato nella Pinacoteca civica di Fabriano e di recente oggetto di un restauro esemplare. L'eccellente lavoro di recupero ha offerto agli studiosi l'occasione di analizzare in modo più approfondito non solo il polittico in sé ma l'influenza storica, tecnica e stilistica che quest'opera e il suo fautore hanno esercitato sugli artisti di tutta la zona in oggetto. Il volume offre quindi una serie di studi inediti che tratteggiano la tipologia e lo stile del lavoro di Allegretto Nuzi a partire dal pentittico ma che proseguono poi nel prendere in considerazione altre opere e collegamenti con gli artisti fabrianesi del suo tempo, come per esempio il Maestro dei Magi di Fabriano. Un'occasione di conoscere a fondo le influenze, le relazioni e la trama di contatti tra l'arte delle Marche, quella di Firenze - in cui il maestro soggiornò - e più in generale del centro Italia nel Trecento.
Le opere e i giorni. Exempla virtutis favole antiche e vita quotidiana nel racconto dei cassoni rinascimentali
Libro: Copertina morbida
editore: Masso delle Fate
anno edizione: 2015
pagine: 208
La ricca collezione di cassoni e forzieri nuziali quattrocenteschi raccolti da Stibbert sono al centro di questo volume: foto e schede tecniche completano l'ampia descrizione critica degli oggetti esposti al museo Stibbert.
Libro d'Ore Durazzo. Porpora, oro e rubini per un capolavoro miniato. Commentario e numerata
Libro
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2008
pagine: 336
Il volume, che esce in occasione della pubblicazione del facsimile Panini dell'Offiziolo Durazzo, è il più esauriente e aggiornato commento storico-critico su questo bellissimo codice miniato, capolavoro del pittore, miniatore e orafo parmense Francesco Marmitta. Un'opera di straordinaria bellezza, caratterizzata, oltre che dalla raffinatissima decorazione, dal fondo purpureo della pergamena, dalla scrittura a lettere d'oro, opera del calligrafo Pier Antonio Sallando, e dalla stupenda legatura in argento dorato e pietre preziose. Attraverso il commento dei maggiori specialisti della miniatura rinascimentale, e in particolare del Marmitta, questo volume colloca l'Offiziolo Durazzo nel contesto storico e culturale dell'arte italiana tra Quattro e Cinquecento, offrendo una serie di spunti interpretativi di ragguardevole interesse, primo fra tutti il collegamento tra il celebre "Ritratto di collezionista" del Parmigianino, in cui il codice compare in mano all'effigiato, e una possibile committenza da parte di Troilo de' Rossi di San Secondo.
Pittori ad Ancona nel Quattrocento
Libro: Copertina rigida
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2008
pagine: 383
"Il materiale raccolto in questo libro spero aiuterà a schiarire alcune one d'ombra e a offrire una visione più ricca e più complessa di una stagione figurativa che ha visto Ancona protagonista, ben più di quanto non si assuma di solito. L'auspicio anche maggiore è però che possa contribuire a ridestare sensibilità sopite e ad innescare provvedimenti conservativi che in alcuni casi assumono carattere di vera e propria urgenza." Andrea De Marchi