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Libri di A. Molica Franco

Lo strano caso di Henri Girard

Philippe Jaenada

Libro: Copertina morbida

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2019

pagine: 661

Un triplice omicidio commesso nel 1941 in Dordogna vide accusato e poi scagionato un ragazzo viziato e incostante, Henri Girard. Philippe Jaenada ha studiato l'inchiesta e il processo, scovato nuovi indizi, gettando una luce nuova sulla vicenda con questo romanzo, a metà tra reportage e saga famigliare, che ha vinto nel 2017 il Prix Femina. Una mattina di ottobre del 1941, in un castello isolato in Dordogna, il giovane Henri cerca soccorso: durante la notte il padre, la zia e la cameriera sono stati massacrati a colpi di roncola. Lui è il solo sopravvissuto. Tutte le porte sono chiuse, nessun segno di scasso. Il ragazzo due giorni prima aveva chiesto in prestito ai vicini l'arma usata per il crimine. Dopo l'omicidio dei suoi parenti è diventato a ventiquattro anni l'unico erede delle fortune di famiglia: il castello, numerosi immobili, terreni, milioni in azioni e obbligazioni. Nel 1943, in piena guerra, alla fine di un processo clamoroso e torbido, Henri Girard viene assolto e l'inchiesta chiusa nonostante l'opinione pubblica fosse convinta della sua colpevolezza. Nel 1947 parte per il Venezuela e tornerà in Francia dieci anni più tardi. Porta con sé il manoscritto di un romanzo firmato con lo pseudonimo di Georges Arnaud, "Il salario della paura", che avrà grande successo e da cui verrà tratto un celebre film con Yves Montand. La vita di Girard riserverà ancora molte sorprese, diventerà giornalista, autore di testi teatrali, sosterrà la causa algerina, e morirà a Barcellona nel 1987. Il mistero del triplice omicidio nel castello di Escoire non è stato mai risolto e intorno alla vita dell'unico sospettato è nato un mito di ambiguità nera e demoniaca. Philippe Jaenada ha vestito i panni dell'investigatore e si è immerso negli archivi, ha scovato indizi, ha studiato l'inchiesta e il processo sullo sfondo della Francia degli anni '40. Il suo Girard è un uomo tormentato e brillante, insopportabile e combattivo, un difensore dei deboli e degli sventurati, sempre in guerra con quelli che simboleggiano l'ordine, la serietà, la legge. Da questa immersione profonda nei fatti, nelle parole e nei silenzi, scaturisce un racconto che contamina il reportage con l'umorismo, il romanzo di famiglia con l'arte della digressione, ed è il ritratto fluviale e appassionante dell'intera, enigmatica esistenza di Henri Girard.
18,00 17,10

La ragazza che voleva diventare una geisha

Isabelle Artus

Libro: Copertina morbida

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2018

pagine: 282

Quando Thad incontra Pam, l'amore è inevitabile. Lui è un po' sognatore e un po' ribelle: da bambino ha letto la storia di Musashi di Eiji Yoshikawa e così si considera un samurai della Bretagna. Lei, dal canto suo, ha deciso di diventare una geisha: si veste da geisha, vive come una geisha e gestisce un negozio di bonsai sulla Rive Gauche a Parigi. Entrambi nel Giappone e nelle tradizioni del mondo fluttuante vedono un'altra vita, una salvezza dalla propria infelicità: per questo amarsi e stare insieme sarà come sognare che tutto sia vero. Chi si rifugia nei sogni, però, spesso ha paura di vivere. Ed è per paura che Thad, una mattina, esce da casa di Pam e l'abbandona per sempre, partendo per il Giappone alla ricerca di se stesso. Ma può la geisha della Rive Gauche vivere senza il suo samurai? Seguendo il viaggio di Pam e Thad, prende forma un'originale e dettagliata incursione nella cultura giapponese e, al contempo, una riflessione sulla ricerca della propria identità, sulla realizzazione di sé e sul destino: perché viaggiare è sempre un po' fare i conti con se stessi.
18,00 17,10

Évariste

François-Henri Désérable

Libro: Copertina morbida

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2017

pagine: 139

Évariste Galois è un genio precoce e sregolato, rivoluziona la matematica teorizzando un'importante branca degli studi sull'algebra astratta, mai ammesso all'École Polytechnique ed espulso dall'École Normale di Parigi. Fervente repubblicano, all'epoca della restaurazione post-napoleonica della monarchia di Francia, conosce anche le patrie galere del tempo. Sfidato a duello per aver compromesso l'onore di «un'infame civetta», vi trova la morte a soli vent'anni. Sapendo d'andare incontro a una fine certa, passa la sua ultima notte a sistemare i propri scritti (tutti ancora inediti) - annotando più volte sui margini «Non ho tempo!» - sicuro che i suoi studi sarebbero stati fondamentali per i posteri. E così fu. François-Henri Désérable fa di una vita da romanzo il romanzo di una vita e ricostruisce gli episodi salienti di una biografia straordinaria. Ne discendono vitali domande: come risponde la Storia al ruolo che siamo chiamati a coprire? Cos'è l'esistenza se non una sequenza di attimi che può spezzarsi senza preavviso? Nessuna risposta suona meglio di quella incarnata da Évariste Galois che ha vissuto la sua vita senza risparmio, con il furore e l'incoscienza incorruttibile di chi avrà per sempre vent'anni.
16,00 15,20

I passanti

I passanti

Laurent Mauvignier

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2014

pagine: 126

"I passanti" racconta una storia che può essere la storia di molti, una storia di violenza subita e di cecità, di superficialità e fuga. Claire esce dalla piscina, qualcuno la segue, la raggiunge, le usa violenza. In flashback due voci ci narrano l'accaduto, senza mai nominarlo né spiegarlo, impegnate a ricostruirne la forma che si fa ritratto di quella violenza, tanto più straziante quanto vicina e inevitabile. Sono la voce di Catherine, la vicina di casa e amica di Claire, e quella del colpevole, un trentenne senza nome e senza lavoro. Costruendo la propria immagine e quindi la propria identità a partire dall'evento drammatico dello stupro di Claire, Catherine e l'uomo descrivono ciascuno la propria vita di ogni giorno: per Catherine è il lavoro di sorvegliante durante il pranzo nella mensa di una scuola e, nel pomeriggio, lo studio in vista di un concorso per diventare insegnante di pianoforte, sono il silenzio e i rumori del suo appartamento, il ricordo preciso di quella sera in cui la musica le impedì di sentire quello che stava accadendo; per l'uomo, è invece il rituale del caffè e delle sigarette comprate in quel bar all'angolo due o tre volte la settimana, non di più, sono le lunghe camminate per riempire la giornata, sono il giardino pubblico, le vetrine dei negozi, la piscina, con il ricordo della violenza commessa e la paura di essere anche un assassino che riaffiorano in ogni istante.
13,00

Le ore lunghe 1914-1917

Colette

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2013

pagine: 226

Nel 1914 il marito di Colette, il barone Henry de Jouvenel des Ursins, parte per il fronte. Lei, al tempo redattrice per "Le Matin", lo segue. Saint-Malo, Verdun, Parigi, l'Argonne, Roma. Nella corposa sezione Impressioni d'Italia, il genio di Colette offre un delizioso quadro di Venezia e pagine suggestive dal lago di Como. Composto tra il 1914 e il 1917, mai tradotto finora in italiano, "Le ore lunghe" è un reportage obliquo sulla Prima Guerra Mondiale. Mentre i quotidiani nazionali d'Europa si coprono di cronache di guerra, la scrittrice più stravagante di Francia si concentra sui giardini, sulle donne, sui colori, sul mare, sulle gonne, sulla vita. Il risultato è un resoconto delle lunghe, lente ore della guerra raccontato da chi sa filtrare il senso dell'attesa e della fantasia. Le ore che un ferito impiega a guarire, in cui una donna partorisce il figlio del nemico, ma anche ore in cui la sua Bel-Gazou assale i polli in un'aia, o le signore provano vestiti. Ore coraggiose nella bellezza, perché "la gioia è dappertutto, inevitabile", e in tempi così bui, coglierla è un atto rivoluzionario.
14,00 13,30

Concerto per mio padre

Yasmine Ghata

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2013

pagine: 117

"Alla morte di Barbe Blanche, mio padre, ricevetti in eredità il târ che si trasmette nella mia famiglia di generazione in generazione. Ma immediatamente lo strumento mi si ribellò contro, rifiutandosi di librare quegli accordi incantevoli e mistici che hanno fatto la gloria dei musicisti dell'Iran. Sotto le mie dita, e al mio carezzare le corde, sembrava solo un pezzo di legno senza vita, senza vigore. Ero forse maledetto? Che crimine dovevo espiare?. Forse il târ custodiva dentro quei sinuosi fianchi di legno un segreto troppo pesante per poter vibrare come un tempo, leggero e suadente? Così ho strappato le corde, le ho bruciate e seppellite dietro casa. E sono partito alla volta di Ardabil, in cerca del più famoso liutaio della regione. Ma cambiare le corde di un târ equivale a cambiare la sua stessa anima e quella del musicista che lo possiede. E adesso che sono qui, rinchiuso con mio fratello Nur in questa cella di polvere e silenzio a scontare una condanna inclemente e sconosciuta, adesso che la vista mi sta abbandonando e che non riesco più a distinguere il giorno dalla notte, adesso che questo buio diventa sempre più mio senza voce e senza sguardi, ho paura. Ho paura di non tornare mai più."
13,00 12,35

Un'inglese in bicicletta

Didier Decoin

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Clichy

anno edizione: 2013

pagine: 280

29 dicembre 1890. Wounded Knee, Sud Dakota. Un giornalista inglese assiste al massacro della tribù dei Lakota Sioux. Tra i pochissimi sopravvissuti c'è una ragazzina. Il giornalista la prende con sé, la porta in Inghilterra, la cresce, se ne innamora e infine la sposa. Così Ehawee, diventata dall'altra parte dell'Atlantico la piccola Emily, inizia la sua incredibile avventura. Da questa premessa inizia una vicenda tra storia, giallo, amore, mistero. Con una bicicletta che cambia un destino e cinque fotografie scomparse e poi ritrovate che sveleranno una verità nascosta e un passato che ritorna. Tra Dickens e Conan Doyle, un romanzo allo stato puro e un appassionato omaggio alla letteratura inglese della fine dell'Ottocento. Dopo un inizio in Cinemascope sulle pianure del West, l'autore fa galoppare il lettore tra New York e Londra, prima di cambiare ritmo così come si cambia un obiettivo della macchina fotografica, per esplorare il confine tra realtà e apparenza. I Sioux erano convinti che gli spiriti li avrebbero protetti dalle pallottole dei nemici, Conan Doyle e il suo circolo credevano agli elfi che danzano nei boschi. "Dietro la verità esiste un'altra verità, ma qual è la verità?" ha scritto John B. Frogg, frase che apre questo romanzo. Ma cos'è la menzogna, cos'è l'illusione? E chi è John B. Frogg?
17,00 16,15

Prigioni e paradisi

Colette

Libro: Libro in brossura

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2012

pagine: 224

"Prigioni e paradisi" raccoglie brevi bozzetti, note di costume, impressioni, composti da Colette tra il 1912 e il 1932, molti dei quali precedentemente apparsi su riviste o volumi. Tessere che compongono un'autobiografia sensoriale affatto priva di umorismo, che restituisce l'immagine della seduttrice scandalosa, ma anche di attenta osservatrice del mondo naturale e animale: vi compaiono le "bestie", alle quali è legata da una fascinazione per il mostruoso che allo stesso tempo è inavvicinabilità; nozioni di botanica sulle varietà floreali dei giardini della Treille Muscate; le abitudini culinarie della Borgogna e il primo bicchiere di vino bevuto a tre anni; le amicizie parigine con un ritratto insolito di Coco Chanel; il nord Africa e i viaggi delle note marocchine alla ricerca dell'arabesco, una tessitura che ricrea la trama del mondo. Nella scrittura la metafora in particolare è il mezzo per muoversi alla ricerca dei paradisi della sensibilità senza mai tralasciare l'aspetto estraneo e oscuro del reale.
13,00 12,35

Gli ultimi giorni dell'Impero romano

Gli ultimi giorni dell'Impero romano

Michel De Jaeghere

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 623

Senza dubbio il crollo della civiltà romana non ebbe né i tratti uniformi né la coloritura romantica con i quali è stato ammantato nella storiografia e nella letteratura, che si sono occupate per secoli di questo immane passaggio epocale. La scomparsa dell'Impero Romano d'Occidente fu il risultato di un'invasione violenta del territorio entro il limes da parte di popoli che volevano appropriarsi della sua ricchezza senza adottare le sue regole sociali, politiche, giuridiche. Tale processo produsse un disastro di difficile paragone rispetto ad altri accaduti nella storia. Nel corso di una narrazione densa di drammaticità, senza risparmiarci sorprese di ogni tipo e con sfoggio leggero di una vastissima cultura in materia, Michel De Jaeghere mette in rilievo le grandi figure di Teodosio, Stilicone, Alarico, di Galla Placidia, Attila o di Ezio, e ricostruisce il secolo decisivo del passaggio tra l'irruzione dei Goti nel 376, e l'epilogo imperiale, cento anni dopo, di Romolo Augusto. Il libro descrive in un epico affresco la società e le istituzioni della tarda antichità romana, il processo di avvicinamento e di presa di possesso del territorio e del potere da parte dei barbari, ne analizza il lungo tramonto esaminando l'ascesa dei popoli germanici, senza trascurare gli aspetti salienti di storia militare, politica, economica che ridussero le autorità romane all'impotenza.
34,00

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