Libri di A. Romano
Immagini dell'Italia. Volume 1
Pavel Muratov
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 465
Da Puskin a Mandel'stam a Brodskij, la letteratura russa ha continuato a sognare, evocare, scoprire l'Italia. E nessuno meglio di Pavel Muratov - che vi giunge nel 1907, subito avvertendo un «turbamento dello spirito, dolce fino al malessere», e fra il 1911 e il 1912 pubblica, con enorme successo, «Immagini dell'Italia» - può svelarci le ragioni di questa «italomania». A Venezia, spiega, «noi beviamo il vino dell'oblio ... Tutto quanto è rimasto alle nostre spalle, tutta la nostra vita precedente diviene un fardello leggero». E gli artefici del Rinascimento gli appaiono «semidei», «eroi del mito», un antidoto all'«accidia della vita russa», a Dostoevskij e Tolstoj. Non a caso nel 1923, invitato a Roma per una serie di conferenze, lascerà per sempre la Russia. «Apparteneva a quella schiera di scrittori come Ruskin e Walter Pater,» ricorda l'amico Sciltian «e aveva più sensibilità e talento di Berenson». Ma non è la sconfinata cultura che apprezzavano Savinio e De Chirico, De Pisis e Longhi a rendere, ancor oggi, la lettura di Muratov una rivelazione. Né l'influsso di Pater, Stendhal e Gogol'. Semmai, il suo procedere per folgorazioni lungo un pellegrinaggio che diventa «ricerca delle proprie radici spirituali» (Petrowskaja); la sua capacità di trasmetterci «la vita» delle opere d'arte; lo sfavillio delle ecfrasi e l'incanto di una lingua in virtù della quale una guida si trasforma in un «libro poema»; l'inclinazione a restituire atmosfere ed epoche attraverso la letteratura: da Casanova alla «Divina Commedia», da Gozzi a Webster, miracolosamente prossimo alla «saggezza algida e scettica» del Cinquecento.
Celio Secondo Curione e la satira pasquinesca
Libro: Copertina rigida
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 2022
pagine: 240
contributi editi in questo volume esplorano a vari livelli il contenuto di alcune opere comprese prevalentemente nel secondo tomo dei Pasquillorum tomi duo. Dopo il saggio introduttivo di Angelo Romano, una precisa ricognizione dei vari scritti che costituiscono il secondo tomo dei Pasquillorum, la raccolta prosegue con una invettiva antifarnesiana, falsamente attribuita a Bernardino Ochino e ora in modo egregio restituita a nuova luce da Marco Iacovella, procedendo inoltre con le efficaci puntualizzazioni ricostruttive di Stefano Prandi concernenti il Pasquino in estasi, che fungono da controcanto alle persuasive letture filosofiche e teologiche dello stesso libello offerte da Luca D'Ascia e da Lothar Vogel. Un approfondimento delle tematiche satiriche pasquinesche diffuse nei Grigioni elvetici, condotto in maniera incisiva da Federico Zuliani e un breve saggio di carattere filologico, ottimamente sviluppato da Damiano Mevoli intorno una pasquinata del primo tomo dei Pasquillorum di Curione, chiudono il volume.
Regalium Constitutionum pragmaticarum et capitulorum huius Regni liber trinus et unus
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2001
pagine: 328
Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (1998). Russia in the age of wars 1914-1945
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2000
pagine: XXVIII-324
Il volume riunisce saggi di studiosi di diversa specializzazione attorno al tema dell'interazione tra contesto interno ed esterno nella storia dell'Urss dalla prima alla seconda guerra mondiale: un nodo centrale per la comprensione di un regime, quale quello sovietico, che fu profondamente segnato dall'impatto delle guerre e la cui relazione verso l'Europa fu tradizionalmente segnata dalla percezione di uno stato latente di guerra internazionale. Scopo di questo numero degli Annali è segnalare il superamento dei paradigmi tradizionali di lettura dell'esperienza sovietica e la verifica della praticabilità di nuove prospettive di analisi che valorizzino le novità documentarie.

