Libri di Adolfo Rossi
Un italiano in America
Adolfo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Trabant
anno edizione: 2022
pagine: 258
Nel 1879 Adolfo Rossi ha soltanto ventuno anni. Vive nel suo paese in provincia di Rovigo e ha da poco trovato un impiego nelle Poste. Tuttavia, preso da una voglia di avventura giovanile, tormentato da una "nostalgia dell'ignoto", lascia tutto e si imbarca per New York. Sono gli anni della grande emigrazione dall'Italia agli Stati Uniti e il nostro, che ha potuto studiare e non è spinto dalla fame, condividerà la sorte dei braccianti e degli artigiani osservando tutto con l'occhio lucido del cronista. Scritto al suo ritorno in patria, "Un italiano in America" è un vivace spaccato dell'emigrazione italiana, un documento importante per non dimenticare il periodo non lontano in cui, come recita una frase in voga, "gli albanesi eravamo noi".
L'emigrazione nel Mezzogiorno d'Italia. Un viaggio-inchiesta in Basilicata e in Calabria. 1907
Adolfo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2020
pagine: 80
Questo straordinario e suggestivo diario di viaggio nasce da un viaggio-inchiesta sull'emigrazione in Basilicata e in Calabria effettuato da Adolfo Rossi nel 1907, in qualità di ispettore viaggiante del Commissariato Generale dell'Emigrazione, per studiare l'emigrazione nelle Americhe in partenza da queste due regioni del Mezzogiorno. Il risultato è un vivacissimo e acuto reportage, il cui filo conduttore è costituito dalle testimonianze di contadini, proprietari e amministratori locali, grazie alle quali l'autore intesse un'empatica descrizione dell'emigrazione transoceanica e delle condizioni del Mezzogiorno all'alba del XX secolo.
Nel regno di Musolino
Adolfo Rossi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 206
Ad inizio '900 Giuseppe Musolino era per molti "il re dell'Aspromonte", per pochissimi "l'illustrazione della malavita". Una lunga latitanza e una spietata serie di omicidi gli avevano procurato una notorietà che travalicava i confini italiani. La vicenda non poteva non suscitare la curiosità del giornalista più intrepido dell'epoca, Adolfo Rossi, che nel 1901 si recò in Calabria per gettare luce sui fatti, facendosi largo tra le narrazioni mitiche che accompagnavano le gesta del "brigante". Spostandosi senza sosta, Rossi condusse un'inchiesta accurata e incisiva: un reportage sui primi anni della 'ndrangheta e sulle ragioni del suo successo. Dalle carceri alla lotta politica locale, dal silenzio della popolazione al sostegno dei manutengoli, l'onorata società calabrese lasciava scorgere ovunque la sua inquietante presenza. Il vivido racconto del viaggio di Rossi è un documento storicamente rilevante: una testimonianza del sistema di potere che per anni ha agito indisturbato in Calabria.