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Libri di Alberto Arbasino

Salomé. Testo inglese a fronte

Oscar Wilde

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1997

pagine: 188

Nello sterminato groviglio del decadentismo di fine secolo, dell'art Nouveau e di un ossessivo interesse per le mode, Salomè è un capolavoro di arguzia e sofisticatezza. è l'esemplificazione del concetto che Wilde aveva di arte: pura formalizzazione, puro artifizio, puro fatto stilistico. scritto a Parigi nel 1891, il dramma fu censurato a Londra in base a una vecchia legge che vietava di mettere in scena i personaggi biblici. solo nel 1931 poté essere rappresentato senza scandalo. Oramai, però, Salomè era considerato il miglior lavoro di Wilde. Questa edizione è accompagnata dai raffinati disegni di Aubrey Beardsley e dall'introduzione di Alberto Arbasino, che svela gli aspetti eccessivi e spettacolari del teatro wildiano.
10,00 9,50

La bella di Lodi

Alberto Arbasino

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2000

pagine: 168

"La bella di Lodi" è una commedia d'amore e soldi tra una splendida ragazza possidente e prepotente e un intraprendente meccanico, molto attraente e sexy. Al di là dei conflitti di classe, i due finiscono presto energicamente avvinghiati, strapazzandosi in luoghi non propizi, lungo l'autostrada del Sole appena aperta: raccordi, svincoli, autogrill, garage, motel. Ma non si tratta solo d'amore. La coppia deve fare i conti anche con altri aspetti importanti nella vita italiana di sempre: lavoro, famiglia, società, motori, differenze patrimoniali, musica leggera.
10,00 9,50

Grazie per le magnifiche rose. Una scelta

Alberto Arbasino

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

pagine: 147

Nel 1965 Alberto Arbasino pubblicò "Grazie per le magnifiche rose", foltissimo volume di scritti sul teatro - non «teorizzazioni ipotetiche», si precisava, bensì «testimonianze su spettacoli innegabilmente avvenuti». Che la maggior parte di quegli autori e attori sia poi scomparsa dalla «memoria anche coltissima» senza lasciare «grandi tracce televisive e cinematografiche», come Arbasino avrebbe in seguito osservato, è certo vero. Ma è altrettanto vero che non occorre ricordare chi fosse Celeste Aida Zanchi per soccombere a un inciso come «indimenticabile perché il capocomico Ruggeri le proibiva di mettere le iniziali C.A.Z. sui bauli». L'inesauribile forza di seduzione di queste leggendarie cronache teatrali, difatti, sta tutta in una scrittura indiavolata, elettrizzante, che girando su sé stessa si appropria delle «cose viste» a Broadway come a Bayreuth - pubblico incluso - per poi ritrarle attraverso fulminanti comparazioni con il conosciuto («"divi" noti e abituali» per il lettore italiano) oppure attraverso fastose ecfrasi degne di Longhi e Gadda. Ma, soprattutto, palpita dietro ogni cronaca la felicità della scoperta - quella che, di solito trattenuta, esplode di fronte a musical come Gypsy, «di una bellezza da far urlare dall'entusiasmo». Così come palpita - vero protagonista di questo «Romanzo Critico» - il mondo, quale era in quegli anni.
14,00 13,30

La vita bassa

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2008

pagine: 112

E se "la vita bassa", per i prossimi Lévi-Strauss, diventasse un Segno antropologico tribale ed elettorale non solo giovanile, in un Musée de l'Homme con foto di addomi e posteriori aborigeni di fronte e profilo? O non diventerà una Metafora, nella pubblicistica "easy" satura di cose che sono metafore di altre cose, dai nostri tempi alla condizione umana, al Paese, a tutto?
5,50 5,23

Ritratti italiani

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2015

pagine: 560

"Dalla A di Gianni Agnelli alla Z di Federico Zeri, alcune decine di conversazioni, interviste, dialoghi, e magari anche chiacchiere, con illustri contemporanei quali Roberto Longhi, Aldo Palazzeschi, Giovanni Comisso, Mario Soldati, Cesare Brandi, Federico Fellini, Luciano Anceschi, Luchino Visconti, Alberto Moravia. E notevolissimi coetanei, o quasi - da Calvino e Testori e Pasolini, a Parise e Manganelli e Berio -, coi quali ci si ripromettevano lunghe polemiche anziane davanti a un bel camino acceso, con vino rosso e castagne e magari cognac. Invece, la storia girò diversamente. E così, oltre ad alcuni coetanei vitali e viventi, eccoci qui con care e bizzarre memorie evidentemente prenatali: Dossi, Tessa, Puccini, D'Annunzio, e la mia concittadina vogherese Carolina Invernizio, nonna o bisnonna di mezza Italia letteraria." (Alberto Arbasino)
16,00 15,20

Ritratti italiani

Alberto Arbasino

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2014

pagine: 552

"Dalla A di Gianni Agnelli alla Z di Federico Zeri, alcune decine di conversazioni, interviste, dialoghi, e magari anche chiacchiere, con illustri contemporanei quali Roberto Longhi, Aldo Palazzeschi, Giovanni Comisso, Mario Soldati, Cesare Brandi, Federico Fellini, Luciano Anceschi, Luchino Visconti, Alberto Moravia. E notevolissimi coetanei, o quasi - da Calvino e Testori e Pasolini, a Parise e Manganelli e Berio -, coi quali ci si ripromettevano lunghe polemiche anziane davanti a un bel camino acceso, con vino rosso e castagne e magari cognac. Invece, la storia girò diversamente. E così, oltre ad alcuni coetanei vitali e viventi, eccoci qui con care e bizzarre memorie evidentemente prenatali: Dossi, Tessa, Puccini, D'Annunzio, e la mia concittadina vogherese Carolina Invernizio, nonna o bisnonna di mezza Italia letteraria." (Alberto Arbasino)
28,00 26,60

Fratelli d'Italia

Alberto Arbasino

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 2000

pagine: 1372

Un romanzo di avventure intellettuali e picaresche attraverso le follie del boom economico e le metamorfosi della società e del paesaggio, delle illusioni e dei caratteri. Notti senza fine di giovani che discutono dei loro autori e dei loro amori fino all'alba, progettando grandi opere letterarie, teatrali e musicali. Affetti, utopia, irrisioni e rivolte contro un oppressivo establishment culturale e politico. Ma anche la verve della café society, quando Roma era una capitale cosmopolita e "passavano tutti di qui" e le donne erano "molto più belle e più intelligenti e spiritose e anche più alte degli uomini corrispondenti". E che cosa significa aver vent'anni e molti desideri, nell'Italia di Petronio, di D'Annunzio e di sempre...
25,00 23,75

Le piccole vacanze

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2007

pagine: 248

Infanzie 'favolose', ragazze 'deliziose', ville sepolte fra gli alberi, parchi, piscine, tennis, biblioteche, vigne in collina... Cacce, boschi, cantine sociali, partite a carte, lezioni d'inglese... Piste da ballo, lirica del Novecento, alberghi di sfollati, studi d'avvocato, licei bombardati, desolate vie provinciali negli anni più bui della guerra e del dopoguerra, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con Greta Garbo, corse in automobile... Studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa... Fanciulline scatenate o svampite, ragazzini pensierosi e giovani scemini che incontrano il primo amore insieme al primo dolore... Dignitose parsimonie... È uno sconfinato patrimonio d'affetti sentimentali e ridicoli accumulati o sperperati fra le ultime estati lunghe in campagna e le prime vacanze brevi al mare...
14,00 13,30

Fratelli d'Italia

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 640

Nel 1972 Pier Paolo Pasolini definisce Fratelli d’Italia “uno dei più bei libri della seconda parte del Novecento”; lo afferma avendo ancora sottomano l’edizione del romanzo di Arbasino uscita da Feltrinelli nel 1963, che era lunga 532 pagine. L’ultima versione di Fratelli d’Italia – che risale al 1993 e che è stata pubblicata da Adelphi – arriva a 1371 (in mezzo, nel 1967, ce n’era stata un’altra Feltrinelli di 536 e soprattutto, nel 1976, quella Einaudi di 659). Prima che si perdano le memorie e nel delicato passaggio tra ricordi e ricerche sul campo, questo libro, curato da Giovanni Agosti, accompagna la riproposta dell’edizione inaugurale del romanzo con un saggio, basato su materiale edito e inedito, che aspira a stabilire punti fermi in merito a circostanze, fonti, situazioni che stanno all’origine di questo capolavoro e ne fiancheggiano l’elaborazione. “Di tutti noi si vede o si può immaginare un futuro. Di lei, no.” Torna nella sua prima edizione, edita nel 1963 da Feltrinelli, il capolavoro di Alberto Arbasino.
28,00 26,60

Paesaggi italiani con zombi

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1998

pagine: 404

I paesaggi, in questo bel paese apatico e feroce, si vanno affollando di zombi stralunati e cloni attoniti. E si diffonde l’oscura percezione che nell’Italia degli ultimi anni sia avvenuta ogni sorta di mutazioni sfuggenti e insidiose, lasciandosi dietro un brulichio che tutto ingloba e stravolge: come in quei gremitissimi quadri dei Bruegel dove i più gravi incidenti si confondono tra la ressa sgangherata. Ma i romanzeschi o drammatici fatti italiani sono spesso anche ridicoli; e inspiegabili o inattendibili: tanto che, al di là di generiche effusioni di malessere, preferibilmente si evita di affrontarli a caldo. Ed ecco invece che, a sorpresa, Arbasino – e chi altri se no? – dedica a un così imbarazzante «stato della nazione» un libro che con brutale lucidità nomina e cataloga, descrive e deride, seziona e insolentisce tutto il repertorio dei temi ricorrenti e delle manie e smanie vecchie e nuove nel «gran casino» peninsulare. Sfilano i luoghi comuni ossessivi e le classificazioni deliranti, lo sciocchezzaio del «politicamente corretto» a destra e a sinistra, il paleo e il retro e il neo e il post, il Nord e l’Est e il Sud e il West, le secessioni, le immigrazioni, le televisioni, gli inquinamenti culturali compromettenti, le colpe e scuse loquaci e tattiche, le figurette e le figuracce – sino al gran silenzio di fine millennio circa l’Aldilà.
18,00 17,10

Lettere da Londra

Alberto Arbasino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1997

pagine: 382

16,00 15,20

L'anonimo lombardo

L'anonimo lombardo

Alberto Arbasino

Libro

editore: Adelphi

anno edizione: 1996

pagine: 205

A una "prima" della Scala che sarebbe poi diventata storica e mitica ("Medea" con la Callas, nei profondi anni Cinquanta) un giovane studente neoclassico e romantico (come Bellini e Leopardi) incontra di sorpresa l'Amore. E decide subito di viverlo e scriverlo sotto forma di Romanzo. Ma dietro le riverite ombre dell'ingegner Gadda e dell'abate Parini sono in agguato molteplici tentazioni narrative: racconto epistolare, romanzo-saggio, romanzo "del" o "nel" romanzo, melodramma, confessione, opera buffa, un po' di poesia? Grande tradizione europea o avanguardia sperimentale? Iper-letteratura sofisticatissima, o libretto "Kitsch" per cantanti "cult" di scapestrati adolescenti?
22,00

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