Libri di Alberto Bertagna
Dov'è la mia casa? Il primato dell'architettura
Alberto Bertagna
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 176
Abitiamo da sempre, e da sempre abbiamo abitato la trasfigurazione, configurazioni specifiche dell’albero da cui siamo scesi. Ma oggi è l’incertezza la nostra casa, una casa senza radici. La decretata e decantata fine dell’antropocentrismo è solo l’ultima manifestazione del pensiero debole: l’ennesima fantasmagorica immagine di un noi stessi spaesato. Ci ritiriamo dal palco portando nel nostro solipsismo il concetto di territorio, lasciando così l’ambiente senza sovrastrutture culturali ma con gli sfasci delle nostre esuberanze e arroganze. Ci ritiriamo confusi, allo stesso tempo attratti e annoiati dalle mille forme di cui ci siamo dotati e dai mille volti che indossiamo, e ci chiediamo sempre più insistentemente: dov’è la mia casa? Perché casa è nulla e casa è molte, troppe cose anche per chi le sa accettare. Un suono per un intorno senza corpo, un abito per nasconderlo o svelarlo. Ora, e domani un altro, fino alla prossima sfilata. Ecco il monito del What a Merry-Go-Round di Alexander McQueen per il nuovo millennio: tutto è solo una giostra, quella del nostro inconscio. Esternalizziamo ciò che siamo in un dato momento per costruire attraverso ciò che si dice di noi un senso che ci protegga dal caos, anzitutto il nostro. Ma di cosa parliamo quando ancora di spazio avvertiamo il bisogno? Questo libro racconta la storia di bipedi perennemente alla ricerca del proprio albero. Questo libro racconta la storia di un bipede che vuole il controllo, e territorializzare ancora l’ambiente. Questo libro racconta la storia del primato dell’architettura.
Trasfigurazione. Una teoria oltre la forma
Libro: Libro in brossura
editore: Associazione Spazio Solido
anno edizione: 2022
pagine: 144
Selve in città
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 256
«Questo volume raccoglie e sviluppa i risultati di due eventi organizzati dall'unità di ricerca dell'Università degli Studi di Genova nell'ambito del Prin "Sylva. Ripensare la 'selva'. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità". Il primo è il workshop "Selve in Città. Scenari per Begato", che aveva come obiettivo la raccolta di idee per il futuro del quartiere Diamante (Begato 3, settore 9) a Genova, in linea con il progetto per la sua rigenerazione sviluppato dal Comune attraverso Arte (Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia) e a partire dalle demolizioni della Diga Rossa e di parte della Diga Bianca, che sono state ultimate nell'estate 2021. Il secondo è il seminario "Selve in città. Percorsi attraverso i frammenti di Genova", la cui finalità è stata quella di raccogliere testimonianze sul processo di inselvatichimento dell'organismo urbano, attraverso campionature e scansioni di territori nei quali la selva sta operando quale reagente rispetto alle dinamiche di controllo socioculturale che le città occidentali promuovono come unica strategia per disinnescare il conflitto, o come elemento rinaturalizzante capace di suturare le ferite dovute all'abbandono e all'incuria di porzioni urbane marginali. In entrambe le esperienze, ideate e curate da Alberto Bertagna e Massimiliano Giberti, la componente dell'osservazione di un fenomeno in atto, quello dell'arretramento della città a fronte di un avanzamento della selva, intesa sia letteralmente come natura non controllata che fenomenicamente come riduzione drastica della capacità di mediare ogni forma di conflitto a vantaggio di azioni innocentemente spietate quanto necessarie, si combina con la capacità tipica del progetto architettonico e urbano di predisporre nuovi scenari e aprire a possibili strategie operative che variano dalla scala umana a quella territoriale.» (Tratto da Dietro alla diga, di Massimiliano Giberti)
Venice. 2nd Document
Sara Marini, Alberto Bertagna
Libro: Libro in brossura
editore: Bruno (Venezia)
anno edizione: 2017
pagine: 176
The dark side of the city
Libro: Libro in brossura
editore: Bruno (Venezia)
anno edizione: 2016
pagine: 192
Mirabilia Melfi
Sara Marini, Alberto Bertagna
Libro: Copertina morbida
editore: Libria
anno edizione: 2015
pagine: 112
Due libri si intrecciano in questo: il primo testimonia l'opportunità e l'urgenza di costruire storie, il secondo è la restituzione in segni e parole di un'architettura in forma di volume. Due sono le questioni che si affrontano: la prima insiste sulla missione primaria e dimenticata dell'architettura, strumento di narrazione quale che sia il suo linguaggio; la seconda sul suo rapporto con la costruzione e dunque con la tecnica. Entrambe le questioni si fondano e sostanziano nel meraviglioso o nel bisogno di meravigliarsi, di vedere diversamente le cose. Non scienziati ma visionari, non oggettivi ma arbitrari, non certificatori di presenze ma produttori di miti: realisti capaci di vedere oltre, gli architetti costruiscono lo spazio che ci sorprende raccontandolo come ciò che desideriamo. Una terra e la sua città (Melfi) e un progetto e la sua storia (mirabile) condensano in pochi fogli le due questioni che, come un giano bifronte, si inseguono per ritrovarsi.
Tic Tac city
Alberto Bertagna
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2015
pagine: 164
Tic - Tac, Tic - Tac, Tic - Tac, Tic Tac. Il tempo si accorcia, i colpi sono sempre più violenti, la palla da tennis viene messa in gioco da una crisi economica, da una crisi ambientale, da una crisi sociale, da una crisi culturale. Crisi: separazioni che cerchiamo sempre di ricucire. Spesso ci viene contro, quella palla, e non incontro. Possiamo anche scansarla. Nel frattempo lo spazio si deforma, il campo si allarga a nuove valenze, nuove istruzioni, nuove attualità, fenomenologie più ampie. La nostra risposta può essere raffinata come lo è un confetto alla menta o all'arancia, Tic o Tac, ugualmente adatto, a disparità di gusto, per soddisfare desideri, opportunità, convenienze. Siamo pronti a rispondere a un servizio sempre più rapido, sempre più angolato? Sono pronti i nostri riflessi? Quanto siamo cinestetici? Quanto ci siamo allenati a reagire istintivamente e quanto a ragionare sul colpo da scegliere? Quanto tempo ci viene concesso per fermarci a pensare al punto precedente, per guardarci intorno prima di replicare? Quanto tempo abbiamo? Quanto tempo ci resta? Quanto tempo? Quanto tempo, per ribattere il servizio di Mario Ancic? Solo 0,41 secondi. Possiamo permetterci di pensare alla partita vinta ieri? Possiamo distrarci e guardare a quello che succede sugli spalti? Siamo convinti che l'allenatore possa aiutarci a rispondere a quel servizio? (...) Nondimeno si tratta di un libro, articolato in tre parti, segnato da "riflessioni architettoniche se non urbanistiche"...
Venice. A document
Sara Marini, Alberto Bertagna
Libro: Copertina morbida
editore: Bruno (Venezia)
anno edizione: 2015
In teoria. Assenze, collezioni, angeli
Alberto Bertagna, Sara Marini
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 144
La teoria è osservazione, è costruzione, è collezione. Tre differenti storie, diverse per assunti o sorgenti, per natura o linguaggio, cadenzano un procedere né consecutivo né progressivo dentro la teoria del progetto, facendosi progetto di teoria. La sequenza dei tre racconti non è qui ordine ma modulazione e frequenza temporale. Tutti i percorsi sono costruiti dentro lo spazio "del contemporaneo", sfidando quella cecità, da cui mette in guardia Giorgio Agamben, che può colpire chi decide di osservare il proprio tempo. "È buffo cogliere di sorpresa una stanza altrui. I mobili, quando accesi la luce, rimasero di sale, allibiti" (Vladimir Nabokov).
Il controllo dell'indeterminato. Potëmkin villages e altri nonluoghi
Alberto Bertagna
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 424
Il controllo dell'indeterminato espone spazio e progetto alla prova del loro futuro: ne indaga il senso di fronte al divenire. Il controllo dell'indeterminato è locuzione soggettiva: la tesi del testo, racchiusa nel titolo, assegna la funzione di controllo all'indeterminato stesso. La realtà sempre più contratta in una dimensione attuale si compone di ambiti singolari ma informi, continui, indistinti, imprevedibili, celati o qualificati da maschere, custoditi o rinnovati da patine, popolati di sagome, scritti su minute. "Potëmkin villages e altri nonluoghi" si specchiano come nuovi archetipi nei fatti da cui derivano. È l'indeterminato che conquista il controllo. Il progetto, in questo stallo, rivive come esperienza: la sua condizione lo riduce ad assunzione del dato fenomenico. Attraverso interpretazioni incrociate di opere tratte dal mondo dell'architettura, dell'arte, della letteratura, il testo arriva ad una decodificazione della contemporaneità, guidando il lettore alla visita di otto realtà esemplari, otto Potëmkin villages capaci di rappresentarne le infinite sfumature e assieme l'uniformità.