Libri di Alberto Marchi
Lecco materiali di storia urbana. Contributi per l’evoluzione della città
Libro: Libro in brossura
editore: Macchione Editore
anno edizione: 2021
La pubblicazione raccoglie i risultati del convegno e della rassegna espositiva tenuta presso la sede dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Lecco nel 25 di fondazione, realizzata da Elio Mauri e Alberto Marchi, Lecco febbraio 2020. Contributi: Maurizio Carta, "Tra terra e acqua. Progettare città liquide e creative"; Giulia Torregrossa, "Storia e rigenerazione, un percorso virtuoso per la valorizzazione del nostro territorio"; Alberto Marchi, "Il pensiero orientato di sviluppo della città di Lecco"; Mariagrazia Furlani, "L’urbanistica a Lecco tra le due guerre"; Eugenio Guglielmi, "La cartografia come archetipo di rappresentazione del territorio"; Elio Mauri, "Dalla cartografia alle mappe catastali, una lunga storia di umano sapere"; Alberto Marchi, "Lecco e la sua cartografia tra i secoli XIX e XIX".
Arrigo Benedetti. L'ostinazione laica nell'esperienza giornalistica
Alberto Marchi
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2016
pagine: 220
L'esperienza giornalistica di Arrigo Benedetti può essere letta come una tenace, continua riaffermazione del valore della stampa: "No cari amici, i giornali non sono come le scarpe. Possono finire al macero, ma qualche cosa di loro resterà". Così ad esempio egli si rivolgeva, in un magistrale editoriale del 1950 pubblicato dall'"Europeo", ai direttori dei quotidiani italiani. Questo forte monito ai colleghi direttori, spesso distratti rispetto ai doveri direttamente derivanti dal loro ruolo, può essere considerato anche come una sorta di manifesto del modo di fare giornalismo di Arrigo Benedetti: la stampa vissuta non come "merce" di consumo, ma come strumento di coloro che hanno ricevuto un mandato dalla pubblica opinione, quello di informare e di costruire una società migliore.
L'ostinazione laica. L'esperienza giornalistica di Arrigo Benedetti
Alberto Marchi
Libro: Copertina morbida
editore: Prospettiva Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 100
Grande giornalista e direttore di periodici che hanno fatto la storia del giornalismo italiano del dopo guerra, quali l'Europeo e L'espresso, oltre che prolifico romanziere, Arrigo Benedetti (1910-1976) non ha tuttavia goduto di una fama postuma all'altezza della sua levatura intellettuale e morale. Pur essendo riconosciuto come un caposcuola e un innovatore anche dal punto di vista tecnico, il suo nome, a differenza di altri famosi professionisti della carta stampata del nostro Paese, non è divenuto patrimonio collettivo di un pubblico più vasto di quello costituito dagli addetti ai lavori. Eppure, a quasi trentacinque anni dalla sua morte, la figura intellettuale di questo grande lucchese, laico e radicale, coetaneo e amico di Mario Pannunzio, si staglia nell'orizzonte della cultura italiana del XX secolo come uno delle più autorevoli voci liberali. Con questo studio si è inteso soffermarsi su un periodo limitato della sua vastissima produzione giornalistica, quello della collaborazione con Panorama, settimanale per cui, subito dopo il doloroso strappo con Eugenio Scalfari e L'espresso, tenne una rubrica intitolata "I Tempi", dal 1967 al 1969.