Libri di Aldemaro Contolini

Attraverso la "macchina del tempo" di Contolini si può andare in giro per le stradine della Firenze del Trecento, si può fare la conoscenza con uno dei massimi pittori del Rinascimento e vedere la fine che hanno fatto le case-torri della campagna fiorentina; si può ascoltare, non visti, le discussioni tra i Capi delle Arti o entrare in casa di un contadnno di due secoli fa. Un percorso intrigante, a tratti ironico sornione e mordace come solo può essere lo spirito dei fiorentini.

«Una piccola comunità appartata che è riflesso della società e del mondo, alle prese con i problemi dell'ambiente e delle differenze e dei pregiudizi sociali, chi più e chi meno consapevole di ciò che incombe sul pianeta terra e su chi lo abita oggi.»

Una intervista a un vecchio anarchico, esule in Francia e combattente in Spagna nella guerra civile e in Francia nella Resistenza: un omaggio a una memoria portentosa e a una voce incredibile.

È un coro di voci alle quali l'autore unisce la sua per narrare dall'interno una vicenda politica, tutta vissuta nelle file della sinistra italiana, che attraversa oltre mezzo secolo e approda con amarezza agli ultimi esiti del Partito Democratico. Una riflessione sul passato e sul presente svolta con lucidità e franchezza con l'ausilio di una memoria che rende attuali e presenti eventi ormai consegnati alla storia, con l'intento di ripercorrere una esperienza personale e collettiva insieme per rilevarne meriti e limiti con una convinzione e una passione mai venute meno.

Un vero e proprio censimento di settecento pietrini e rotelle apposte come sigilli di pietra su edifici del centro storico di Firenze ad attestarne l'antica proprieta in mano ad ospizi, monasteri, confraternite, chiese e corporazioni di arti e mestieri. Oltre trecento foto di sigilli a illustrazione di novanta istituzioni, accompagnate da una breve nota esplicativa.

Un censimento di pietrini e rotelle come sigilli di pietra su edifici del centro storico di Firenze che attestano la proprietà di antiche istituzioni.

Un racconto molto attuale: In una epoca di profondi e rapidi mutamenti nella società e nella coscienza dell'uomo, le vicende di una famiglia e una amara riflessione sulle esperienze di tutta una vita messe a dura prova dalla cruda fase di transizione, una situazione emblematica di molte vite vissute.

Quattro racconti tra amare esperienze di vita e suggestioni oniriche, tenere realtà e cruda metafora. In una sala d'attesa si incontrano e si scambiano confidenze timori e speranze tra persone che il caso fa incontrare.

Scolpite sui marmi e sulle pietre più antiche di Firenze restano le tracce di un'epoca, di un costume, di una vita: persone e storie rivivono in questa raccolta di epigrafi filtrate con spirito tutto fiorentino, con ironia e acume critico. Allora emergono figure di artisti e di scienziati, di condottieri e di letterati, di politici e di ospiti stranieri, oppure sollecitano la memoria eventi drammatici come le guerre e le alluvioni.

Una intervista a un vecchio anarchico, esule in Francia e combattente in Spagna nella guerra civile e in Francia nella Resistenza: un omaggio a una memoria portentosa e a una voce incredibile.

«I fatti rievocati da Contolini, tutti inscritti nella quotidianità di un microcosmo poco più che famigliare, connotano una dimensione assai più circoscritta rispetto alla portata mondiale della guerra, che rimane un po' sullo sfondo. Ma la piena corrispondenza tra episodica minore e immediatezza del linguaggio e dell'impianto narrativo non può eludere nelle menti più giovani la visione compiuta di un evento del quale, al contrario, la trattazione storiografica trascura in genere molti elementi tra i più pregnanti».(Giovanni Frullini)