Libri di Aldo Bonomi
Nel labirinto delle paure. Politica, precarietà e immigrazione
Aldo Bonomi, Pierfrancesco Majorino
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: 159
Modernità in polvere, tessuto sociale a brandelli, guerra civile «molecolare». La Grande Crisi, nella quale siamo immersi, è il più marcato punto di frattura che la società occidentale abbia affrontato nel dopoguerra. Ci siamo dentro e, come sempre avviene, quando si è dentro a qualcosa si fatica a distinguerne i contorni e a individuare una via d’uscita. Non si tratta solo di crisi economica; il mutamento radicale che ci investe coinvolge aspetti sociali, antropologici, politici, tecnologici e persino climatici, che ci hanno mutato nel profondo. In questa terra di mezzo si fa strada la paura, ed è quindi vitale analizzare con attenzione il reale per poter proporre soluzioni possibili. La soluzione più facile è sfruttare questa paura diffusa, soprattutto degli ultimi, dei sommersi, alimentarla di rancore e rovesciarla su chi sta ancora più in basso. È la via scelta dai populismi e dai neonazionalismi, che puntano il dito accusatorio verso una popolazione disperata e lacera di migranti, ai quali viene addossata la colpa del malessere diffuso. A questa retorica la sinistra non sembra in grado di fornire una narrazione alternativa e pare aver smarrito la ragione principale del suo ruolo politico: stare «in mezzo», creare i presupposti per nuove relazioni sociali, tendere una mano ai deboli e preparare per loro un terreno di affrancamento. Questo libro è un urlo lanciato alla nostra società, scritto da chi la società la studia profondamente da molti anni, assieme a chi sta cercando, quotidianamente nella sua azione politica, di operare a Milano per cambiarla.
La società circolare. Fordismo, capitalismo molecolare, sharing economy
Aldo Bonomi, Federico Della Puppa, Roberto Masiero
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2016
pagine: 190
Questo libro intende offrire strumenti e visioni per interpretare l'Italia contemporanea. Dopo la lunga stagione del fordismo novecentesco imperniato sulla dialettica capitale-lavoro e quella del postfordismo basato sull'egemonia della micro e piccole impresa territorializzata, siamo oggi entrati in una nuova fase, quella dell'economia circolare, nella quale la nostra socialità è alla base della creazione del valore economico. In questo contesto cambia la relazione tra economia, società e istituzioni regolative. Non più la verticalità del fordismo che includeva con il welfare e i diritti, non più l'orizzontalità dell'economia diffusa che includeva con il fare impresa, bensì la circolarità tra il nostro essere, il nostro sentire, il nostro pensare, connesso senza mediazioni al grande gioco dei flussi globali, dove non è chiaro se il destino individuale e collettivo si configuri come ruota della fortuna o come ruota del criceto.
Dalla smart city alla smart land
Aldo Bonomi, Roberto Masiero
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 144
Due letture del fenomeno che sta rivoluzionando i territori: comunitario-evolutiva quella di Aldo Bonomi, più attenta ai processi di produzione quella di Roberto Masiero. Anni di dibattiti sul tema delle smart cities, sui dispositivi di tempistica dei semafori o di pagamento dei parcheggi che renderebbero più o meno "intelligente" una città, hanno offuscato il significato di una rivoluzione tecnologica, ma soprattutto economica e sociale, che sta cambiando la configurazione stessa dei territori. A partire da questa riflessione e dal progetto "Da Smart City a Smart Land" elaborato dalla Fondazione Fabbri di Pieve di Soligo, Aldo Bonomi e Roberto Masiero sviluppano temi e spunti in grado di gettare nuova luce sui cambiamenti in atto. Il dato comune è il disfacimento delle logiche "localistiche" che ancora oggi dominano gli interventi a livello territoriale di singoli comuni o enti pubblici, che invece andrebbero pensati perlomeno a livello di "megalopoli diffusa", come parte di una smart land. Per dare il senso di questa rivoluzione, oltre a guardare avanti, bisogna forse guardare al passato, e in particolare alla storia di Piero della Francesca e della sua opera, la Resurrezione, in cui Bonomi riconosce "la metafora potente del Rinascimento italiano che è stato sintesi e laboratorio di ciò che in questo testo chiamiamo l'intreccio funzionale tra smart city e smart land".
I turismi visti dall'ultimo miglio. Le piattaforme del turismo tra prossimità locale e simultaneità globale
Aldo Bonomi, Albino Gusmeroli
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2024
pagine: 192
Per andare oltre l’euforia post-pandemica percepita nei turismi che si fanno flusso sempre più potente, nel confluire con il massiccio ritorno dei consumi fuori casa, nella simultaneità delle accelerazioni digitali e della società dello spettacolo, è utile ripartire dal sostrato della lunga durata della civiltà materiale, sulla quale poggiano le colonne delle complesse piattaforme territoriali del turismo e dell’intrattenimento in divenire. Accompagnando quelli dell’ultimo miglio, moderni interpreti della logistica distributiva di prossimità, il libro fa racconto sociale dell’impatto territoriale dei turismi. Parte dal punto di vista rasoterra di chi presidia l’ultimo miglio, quello che porta all’incrocio con le economie fondamentali che intrecciano il nutrirsi, l’abitare, la mobilità e la socialità. Così facendo, narra il mescolarsi del capitalismo delle piattaforme digitali con i mutamenti del capitalismo molecolare delle piccole imprese di distribuzione.
Milano nell'Expo. La città tra rendita e trasformazioni sociali
Aldo Bonomi
Libro: Copertina morbida
editore: ShaKe
anno edizione: 2009
pagine: 78
Cosa succederà a Milano da qui a sei anni, al giorno in cui si apriranno i battenti della tanto agognata Expo? Sarà solo una colata di cemento? Sarà l'intera città nel suo complesso a beneficiare delle commesse di lavoro? Oppure sarà la sola Compagnia delle opere a fare la parte del leone? Sono queste alcune delle domande per certi versi cruciali a cui risponde Aldo Bonomi, sociologo sul territorio di lunga esperienza. La sua analisi però parte da lontano: dalla fine del sistema fordista che aveva sconvolto la città già all'inizio degli anni Ottanta, al passaggio alla Milano della moda e del design preannunciata dal craxismo, per arrivare infine alla nuova composizione di classe dell'inizio di millennio.
Il capitalismo personale. Vite al lavoro
Aldo Bonomi, Enzo Rullani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: 307
L'espressione "capitalismo personale" mette insieme due termini contraddittori, che in passato si è cercato di separare. La natura impersonale del capitale lo identificava con l'azienda, mentre la persona apparteneva allo spazio proprio della vita privata. Oggi però il capitale ha sempre più bisogno delle persone, che si impegnino nelle aziende utilizzando al meglio le proprie capacità e sviluppando autonomie crescenti: una grande opportunità, non indenne tuttavia da rischi e sofferenze. Sommando diverse categorie, la metà del lavoro prestato oggi in Italia è riconducibile, secondo le stime del Censis, a figure di "capitalisti personali". Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che gli autori documentano con le parole dei protagonisti.
Il capitalismo in-finito. Indagine sui territori della crisi
Aldo Bonomi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: VI-198
Che cosa è cambiato rispetto agli anni del trionfo del modello della piccola e media azienda italiana rampante? E che cosa da quando migliaia di imprenditori (molti nel Nordest) investivano nel Made in Italy e si lanciavano in nuove sfide, mossi dalla voglia di affermarsi sul mercato e di guadagnarsi il proprio posto al sole ? Erano gli anni di quel che Bonomi definì il "capitalismo molecolare". È cambiato tutto. Dal Nordovest alla Pedemontana lombarda e veneta e poi dall'Emilia, la Toscana fino al Sud, il nuovo saggio di Bonomi mette insieme le storie di artigiani, imprenditori, piccoli e meno. E lo fa nel contesto non agevole di un declino dei ceti medi di mercato (professionisti, lavoratori autonomi, piccoli imprenditori) e della middle class cresciuta con lo sviluppo dei sistemi di welfare. Eppure, nonostante le difficoltà, l'indagine di Bonomi ci dice che piccoli imprenditori e lavoratori della conoscenza non subiscono passivamente la crisi; aggiornano le competenze, si muovono sul mercato, cooperano. Forse, in alternativa al "finanzcapitalismo" la traccia da seguire sta nella eventualità di far sì che la parola chiave, Economia, sappia tenere assieme le 3 T della new economy (Tecnologia-Talento-Tolleranza) con le 3 T della Terra come risorsa, del Territorio da ripensare e della Tenuta dell'ecosistema.
Il trionfo della moltitudine. Forme e conflitti della società che viene
Aldo Bonomi
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1996
pagine: 136
Crisi della politica, caduta delle forme di convivenza, declino delle appartenenze di classe e di popolo, fino all'apparire dei processi di spaesamento e di sradicamento prodotti nella società competitiva dalla mondializzazione dell'economia: questi sono i temi che l'autore affronta in modo nuovo. Il libro comincia con l'individuare, alla fine del '900, una dimensione del tempo sociale caratterizzata dal non più e dal non ancora e pone un problema: esiste un percorso che permetta di andare oltre la disperazione del guardarsi indietro e la seduzione dell'immergersi nel presente? Sarà la società di mezzo (intesa sia come composizione sociale sia come luogo intermedio della rappresentanza) il vero soggetto in mutamento.
Manifesto per lo sviluppo locale. Teoria e pratica dei patti territoriali
Aldo Bonomi, Giuseppe De Rita
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1998
pagine: 224
La prima parte del volume, redatta da Giuseppe de Rita, contiene la filosofia generale di un progetto e di una forma d'intervento che assegna la priorità all'agire locale - coordinato e orientato a livello nazionale - sul centralismo che continua a dominare quando si tratta di sviluppo o di redistribuzione assistenziale. La seconda parte, redatta da Aldo Bonomi, espone teoria e pratica dei "patti territoriali", ovvero intese a livello locale coordinate secondo un modello e un metodo nazionale che vedono riuniti amministrazioni locali, sindacati, università che si concertano a livello subregionale per ottimizzare le risorse locali, economiche e culturali, in vista dello sviluppo e della creazione d'impresa.
Ethnos e demos. Dal leghismo al neo-populismo
Aldo Bonomi, Pierpaolo Poggio
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 1999
pagine: 256
Il distretto del piacere
Aldo Bonomi
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 143
Pensiamo ai percorsi dei fine settimana che dilagano e che si segmentano su una vasta rete di luoghi e di nonluoghi: autostrade, parcheggi, parchi tematici, locali, discoteche. Una moltitudine pecorre questo arcipelago alla ricerca del divertimento. Come per la fabbrica fordista o per il capitalismo molecolare ci sono città, distretti produttivi dov'è possibile osservare le forme dei lavori e dei conflitti così in quel territorio che va da Gardaland, Ferrara, Rimini, Riccione, sino a Bologna si dispiega la "fabbrica libertina" che può essere indagata e raccontata come il distretto del piacere.
Il rancore. Alle radici del malessere del nord
Aldo Bonomi
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2008
pagine: 156
Sono ormai vent'anni che il Nord, la parte più dinamica e ricca del paese, manifesta in vari modi il proprio disagio. In passato lo ha fatto affidando con forza la delega politica a un partito che esprimeva gli interessi del territorio regionale, la Lega Nord. Oggi invece manifesta il suo rancore con un atteggiamento di sfiducia nel complesso del mondo politico, e in particolare nei confronti dei partiti di centro-sinistra. La politica viene accusata di essere troppo lenta nel risolvere i problemi posti dallo sviluppo produttivo, ma anche di avere un atteggiamento vessatorio, per esempio sulla questione fiscale generale e soprattutto nei confronti del cosiddetto "mondo delle partite Iva" (ormai circa sette milioni in tutta Italia). Il Nord in realtà si trova di fronte a una sfida importante perché sotto sforzo per poter competere a livello mondiale. Per fare questo, la richiesta è rivolta affinchè la politica tenda a riterritorializzarsi: non ha difatti bisogno di una politica "di sorvolo", ma di accompagnamento concreto dei territori in Europa e nel mondo.