Libri di Alessandro Bertelli

«Amo raccontare la mia vita attraverso l'arte. Prosa e poesia mi accompagnano fin dalla prima adolescenza in ogni passo. È stata l'arte a rendere più dolce rileggere un passato non sempre facile. Chi cercherà in questo libro un facile bocconcino resterà molto deluso. Chi cercherà una lettura rilassante, priva di emozioni ed apatica, resterà altrettanto deluso. Ho voluto con questo libro lasciar qualcosa al mio lettore che potesse stimolarlo a lottare sempre nella vita, anche nelle difficoltà più grandi. Perché se non si smette di lottare, alla fine un piccolo Sole è sempre destinato a ognuno di noi.»

Ne "La natura del cuore", seconda raccolta di poesie e massime del ragazzo modenese, sentiamo che una salvezza sarebbe possibile, solo se ci soffermassimo a considerare la realtà da una inquadratura più idealistica, capace di trarre solo la parte più intima ed emotiva dell'essere umano. Capiremmo che il centro delle emozioni più profonde e coinvolgenti risiede nella sensibilità, nel momento in cui trapassiamo la semplice forma per giungere alla sua sostanza, alla manifestazione della sua più ultima e innocente goccia di purezza. In queste pagine ciò che conta sottolineare è il crollo dell'opposizione binaria spirito/carne. In questa prospettiva, l'abilità dissolvente di questo contrasto porta a concepire i due elementi non più come uno il contrario dell'altro, e quindi capaci di escludersi vicendevolmente, ma come parti necessarie ed omogenee di un nucleo indivisibile che tende verso il medesimo obiettivo: la ricerca della Felicità.

Il percorso affettivo di ognuno è costellato di gioie e dolori, in gran parte dolori probabilmente. Almeno per quanto riguarda il periodo adolescenziale, in cui l'individuo è sicuramente più debole, ma anche più edonista e cinico, intriso di una sensibilità del tutto particolare. Alcuni versi di questo libro confermano quanto detto: delusioni forti, violente, burrascose portano sentimenti seri, gravi, distruttivi. Così abbiamo "Amore e Psiche"o "The skeleton wood", o solo parole non codificate da un titolo. La difficoltà di tenere gli occhi aperti è sintomo di un disagio letale, di un abbandono delle forze che però non deve esistere.