Libri di Alfredo Scaglia
La protesi mobile. I sopravvissuti
Alfredo Scaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 130
In un mondo invaso da dialoghi non autentici, mediati da tecnologie di comunicazione fredde e impersonali, il rapporto fra Giovanni Allegra e Lillo, un cane randagio, è una perla di umanità. Loro riescono, senza usare il linguaggio verbale, a scambiarsi emozioni sincere e a comprendere le reciproche necessità, la profonda intesa che li unisce vale più di mille parole. Il loro legame è il punto di avvio di una riflessione sul disagio che incombe sulle nuove generazioni, sulle ingiustizie che continuano a perpetrarsi, sulla solidarietà spesso carente nei confronti di chi ha più bisogno, sulla politica ancora troppo impantanata nelle menzogne e nel menefreghismo. Come in un dialogo tra amici di fronte a una tazza di caffè fumante, si rievocano ricordi di un contesto storico-sociale diverso, in cui non mancavano le difficoltà, certo, ma si sentiva ancora forte la voglia di cambiamento. E lascia l'amaro in bocca il senso di impotenza di fronte a un tale dilagante impoverimento culturale e sociale Basteranno le buone intenzioni di chi ha a cuore le sorti della società in cui vive a smuovere le coscienze sopite e creare un futuro migliore? Le nuove generazioni saranno ancora capaci di sognare, valorizzare le proprie risorse e impegnarsi per ciò in cui credono?
Oltre lo specchio. La mannaia di Oileura
Alfredo Scaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 143
Un'apparente normalità serpeggia tra le pagine di questo strano libro. Un romanzo, forse, o meglio una storia, magari tante storie... sicuramente un intreccio che non coinvolge soltanto eventi e personaggi, ma qualcosa di diverso, qualcosa di più profondo. Probabilmente è vero che la frase più pericolosa che esista è "Abbiamo sempre fatto così" (G. M. Hopper), ma il cambiamento richiede coraggio, sempre. Oppure un'altra cosa, più semplice, ma più dolorosa: l'inevitabilità. La sequenza degli eventi che iniziano dalla prima pagina trova la sua vera sorgente decenni e decenni fa e quasi certamente non avrà termine dopo il punto finale. Ma per uno come Benito non sarà così semplice, non basterà lasciarsi trasportare dalla gretta, vuota, monotona e deprimente consuetudine umana. Lui, che gli piaccia o no, dovrà affrontare un periodo di grandi difficoltà, dovrà rispondere alle sue stesse domande. O forse non è soltanto lui a doverlo fare. Non c'è scelta, non c'è coraggio che tenga, lì si tratta di necessità. Gli eventi, però, prenderanno una piega inaspettata e definitiva. Un romanzo appassionante, ma dal retrogusto amaro, capace di stimolare qualche piccola domanda... molto scomoda.