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Libri di Alfredo Venturi

Trenta Febbraio. Cronache della primavera perduta

Alfredo Venturi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni IlViandante

anno edizione: 2024

pagine: 136

Un evento inimmaginabile coglie di sorpresa il mondo e lo sconvolge: finisce l'inverno, arriva l'equinozio di marzo ma della primavera non c'è traccia. Niente gemme, niente foglie, niente fiori. Passano i giorni, le settimane, i mesi e nulla cambia. Siamo fermi al 30 febbraio, alla data che il calendario rifiuta. Si va in cerca della primavera perduta nelle creazioni che il tema ha ispirato nell'arte, nella musica, nella poesia. In un mondo aggredito da guerre, catastrofi ecologiche, degenerazione climatica, proliferazione di armamenti atomici si ipotizza un rapporto tra queste realtà e la paralisi stagionale. Ma di fronte al fenomeno la scienza è impotente, almeno fino a quando si prospetta finalmente un filo di speranza. Esile, precario, ma non c'è nulla cui aggrapparsi...
15,00 14,25

Il casco di sughero. Gli italiani alla conquista dell'Africa

Alfredo Venturi

Libro

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2020

pagine: 216

Dapprima l'ultima arrivata nel concerto delle nazioni alla ricerca di un ruolo di comprimaria fra le grandi potenze, quindi il posto al sole per dare terra e lavoro a una popolazione in tumultuosa crescita, infine le velleità revansciste e imperiali del fascismo. Sono tre fasi della storia coloniale italiana impersonate rispettivamente da Francesco Crispi, Giovanni Giolitti, Benito Mussolini. La prima finisce con una disfatta epocale, la seconda con una colonizzazione incompiuta, la terza nel baratro della seconda guerra mondiale. Poi il paese devastato dal conflitto deve rinunciare ai suoi territori oltremare, offre una prova di buona volontà guidando la Somalia verso l'indipendenza, ma soprattutto cerca di vederci chiaro. Scopre un'amara verità, le guerre coloniali e le occupazioni smentiscono una volta ancora il mito dell'innocenza italiana. Altro che faccetta nera e bel suol d'amore: esecuzioni sommarie, spietate rappresaglie, uso di armi chimiche. Postfazione di Angelo Ferrari.
15,00 14,25

Le prime tredici stelle. L'alba di una superpotenza: gli Stati Uniti d'America

Alfredo Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2012

pagine: 203

In principio è solo un dibattito giuridico: può un parlamento tassare i cittadini che non rappresenta? Il parlamento è quello di Londra, i cittadini tartassati vivono tremila miglia più in là, nelle tredici colonie dell'America del Nord. Forse la contesa può essere risolta in modo pacifico, ma presto la situazione degenera. Londra opta per le maniere forti e spedisce laggiù le sue truppe. Eppure i quattro quinti dei coloni sono così convinti dei loro diritti che si dichiarano indipendenti, raccolgono un esercito improvvisato e ne affidano il comando a un piantatore virginiano, George Washington. Comincia così la rivoluzione americana, il big bang di quell'universo febbrile che ha nome Stati Uniti. Per gli altezzosi ufficiali di Sua Maestà britannica dovrebbe essere uno scherzo, rispedire a casa quei soldati male in arnese. E invece... In questo libro si racconta la vicenda di un Paese che superando ogni localismo si scrolla di dosso la soggezione coloniale e impone una clamorosa svolta alla geopolitica dell'intero pianeta. Un Paese che nasce col peccato originale degli schiavi e degli indiani privi di diritti, ma che stimolato da alcune fortissime personalità offre lo spettacolo del dibattito permanente, appassionato, su tutti i temi d'interesse collettivo. Persino sulla scelta dell'emblema nazionale: Benjamin Franklin vorrebbe assegnare questo ruolo al pacifico tacchino del Thanksgiving, ma i suoi concittadini preferiscono l'aquila, la grande aquila americana dalla testa bianca...
16,50 15,68

Sotto la camicia rossa. Un ritratto indiscreto di Giuseppe Garibaldi

Sotto la camicia rossa. Un ritratto indiscreto di Giuseppe Garibaldi

Alfredo Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2011

pagine: 207

Un saggio divulgativo che ci racconta Giuseppe Garibaldi com'era prima che una colata di retorica lo trasformasse in una statua di bronzo. E subito una prima grandissima sorpresa: fare scendere l'Eroe dei Due Mondi dal piedistallo non lo diminuisce affatto, esalta invece quell'irresistibile umanità che l'enfasi patriottica si è sempre preoccupata di nascondere e mortificare. Così, "Sotto la camicia rossa" non è l'ennesima biografia "in ginocchio" dell'italico padre della patria, è piuttosto il tentativo di condurre un'inchiesta, divertente e divertita, sull'uomo Giuseppe Garibaldi, nello sforzo di cogliere e raccontare la persona celata dal personaggio. Di illustrare le ragioni della simpatia e dell'antipatia che ha sempre suscitato e ancora suscita. Molta più simpatia che antipatia, del resto. Lo conferma un sondaggio dell'aprile 2008, dal quale risulta che l'uomo di Caprera piace al 77% degli italiani. Eppure lo criticano in tanti. Distrusse il regno borbonico del Sud, dunque lo attaccano i nostalgici dell'assetto pre-unitario. Contribuì potentemente all'unità nazionale, dunque lo detestano i fautori di un'Italia divisa. Mosse guerra al Papa, dunque non lo sopportano i cattolici tradizionalisti. Ma allora perché tre italiani su quattro lo giudicano con favore? Qual è il segreto del suo fascino? Per capirlo è necessario studiare l'uomo e provare a chiedergli: Peppino, ma tu chi diavolo sei?
7,90

Gli anni dell'aquila. 1796-1815. Un ritratto indiscreto di Napoleone e del suo tempo

Alfredo Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2011

pagine: 282

Friedrich Hegel lo definì "Lo Spirito della Storia a cavallo". Più prosaicamente, un suo aiutante lo etichettò come "un bastardo di genio", mentre una delle sue innumerevoli amanti disse di lui:"Per essere piccolo è piccolo,ma non dappertutto...". Al di là dei punti di vista, resta un dato incontrovertibile: Napoleone Bonaparte impone un prima e un dopo alla storia dell'Occidente. Figlio della Rivoluzione, la tradisce più volte. Fervente repubblicano, si fa nominare imperatore. Portabandiera del principio di nazionalità, assoggetta mezza Europa... Insomma, un coacervo di contraddizioni che paradossalmente, nel giro di un ventennio, finisce per catapultare il Vecchio Continente nella modernità, sia per quanto riguarda il diritto, sia per quanto riguarda l'evoluzione civile, economica e scientifica. Una modernità che neppure la successiva Restaurazione potrà davvero rimettere nel cassetto. Agile, divertente, irriverente, minuziosissimo nel dato storiografico e di elegante perfidia nella narrazione dei fatti, Gli anni dell'aquila restituisce il personaggio di Napoleone in tutta la sua tumultuosa energia sovvertitrice. Quel che ne esce è un quadro composito di quei vent'anni scarsi che hanno posto le basi dell'Europa moderna; un quadro che Alfredo Venturi, cronista abilissimo, tratteggia con la vivacità dell'inviato speciale e il disincanto dello studioso che, al contrario di Hegel, stenta a credere nell'infallibile saggezza della Storia.
16,50 15,68

Lo scoppio del fulmine. La Rivoluzione francese come non è mai stata raccontata

Lo scoppio del fulmine. La Rivoluzione francese come non è mai stata raccontata

Alfredo Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2010

pagine: 269

Libertà, fraternità, eguaglianza: sono le tre parole d'ordine che hanno fondato la democrazia europea, frutto di un lungo travaglio prima intellettuale, poi politico e infine apertamente insurrezionale. La data spartiacque è il 1789; l'evento è la presa della Bastiglia, scintilla di quel processo esplosivo noto come Rivoluzione francese. Ma realmente fu vera gloria? Davvero Marat, Danton e Robespierre hanno fatto a pezzi l'antico regime e lo hanno magicamente sostituito con la radiosa alba della modernità? No, le cose non andarono esattamente così, come ci dimostra Lo scoppio del fulmine, un'acuta, brillante, irriverente cronistoria di quella leggendaria sovversione. Forte della sua esperienza di inviato speciale de La Stampa e del Corriere della Sera, Alfredo Venturi rievoca quei giorni che capovolsero l'Occidente con lo scrupolo dello storico ma anche con la curiosità del cronista. Quel che emerge dalle pagine di Venturi è dunque uno spaccato "impertinente" della Rivoluzione francese, con una particolare attenzione all'aneddoto rivelatore, ai vizi nascosti ed ai lapsus che caratterizzarono le condotte dei protagonisti. A cavallo tra ricostruzione storica e reportage di costume, "Lo scoppio del fulmine" è una lettura che ha il merito di far scendere dal piedistallo gli eroi (e le vittime) del 1789 e di restituirli nudi, in tutta la loro contraddittoria umanità.
16,50

L'uomo delle bombe. La vita e i tempi di Felice Orsini, terrorista e gentiluomo

Alfredo Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2009

pagine: 279

Felice Orsini, il patriota che nel 1858 tentò di uccidere Napoleone III anche a costo di provocare una sanguinosa strage tra i civili parigini, è a tutti gli effetti il "padre nobile" del terrorismo italiano dalla metà del XIX secolo fino ai giorni nostri. Velleitario, egocentrico, scapestrato, donnaiolo, coraggiosissimo e nel contempo pasticcione, antesignano della "sindrome di Stoccolma" (ne rimase vittima persino l'imperatrice Eugènie, consorte del suo augusto bersaglio), all'avanguardia nei progressi tecnologici applicati alla lotta armata, capace di suscitare profondissimi sentimenti di stima e di disprezzo nei suoi contemporanei, Felice Orsini ha incarnato tutte le contraddizioni dell'estremista politico disposto a ricorrere alla violenza pur di far trionfare le sue idee, amplificando per tal via l'ambivalenza tipica di ogni terrorista moderno: partire da una giusta causa per approdare nei fatti, nei metodi e nei risultati - a un puro delirio distruttivo e autodistruttivo. Di questo terrorista (im)perfetto, Alfredo Venturi ricostruisce la caotica vita privata e le straordinarie imprese pubbliche con una prosa tagliente, incalzante, non scevra d'ironia, degna di un grande scrittore di thriller. Un saggio esemplare che, riesumando un personaggio scomodo (eppure così profetico) del Risorgimento italiano, ci ricorda come il nostro presente debba tutto, nel bene e nel male, al nostro passato.
16,00 15,20

Sotto la camicia rossa. Un ritratto indiscreto di Giuseppe Garibaldi

Alfredo Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2008

pagine: 207

Un saggio divulgativo che ci racconta Giuseppe Garibaldi com'era prima che una colata di retorica lo trasformasse in una statua di bronzo. E subito una prima grandissima sorpresa: fare scendere l'Eroe dei Due Mondi dal piedistallo non lo diminuisce affatto, esalta invece quell'irresistibile umanità che l'enfasi patriottica si è sempre preoccupata di nascondere e mortificare. Così, "Sotto la camicia rossa" non è l'ennesima biografia "in ginocchio" dell'italico padre della patria, è piuttosto il tentativo di condurre un'inchiesta, divertente e divertita, sull'uomo Giuseppe Garibaldi, nello sforzo di cogliere e raccontare la persona celata dal personaggio. Di illustrare le ragioni della simpatia e dell'antipatia che ha sempre suscitato e ancora suscita. Molta più simpatia che antipatia, del resto. Lo conferma un sondaggio dell'aprile 2008, dal quale risulta che l'uomo di Caprera piace al 77% degli italiani. Eppure lo criticano in tanti. Distrusse il regno borbonico del Sud, dunque lo attaccano i nostalgici dell'assetto pre-unitario. Contribuì potentemente all'unità nazionale, dunque lo detestano i fautori di un'Italia divisa. Mosse guerra al Papa, dunque non lo sopportano i cattolici tradizionalisti. Ma allora perché tre italiani su quattro lo giudicano con favore? Qual è il segreto del suo fascino? Per capirlo è necessario studiare l'uomo e provare a chiedergli: Peppino, ma tu chi diavolo sei?
16,00 15,20

Garibaldi. L'italiano esemplare

Garibaldi. L'italiano esemplare

Alfredo Venturi

Libro

editore: Sonda

anno edizione: 2002

pagine: 191

Il Garibaldi del mito lo conosciamo tutti: spada al fianco e sopra un piedistallo di marmo. Non tutti sanno che era un pozzo di contraddizioni. Un pacifista che faceva la guerra; un avversario della pena di morte che ordinava di fucilare i disertori; un emancipatore delle donne e allo stesso tempo un incallito sciupafemmine; un animalista che andava a caccia, e molto altro ancora. In questo libro si parla di un uomo prima che di un eroe. Non le gesta note a tutti, ma i gesti, la quotidianità, il privato di un uomo tutto sommato schivo, restio, se non addirittura introverso, diviso fra le impetuose cavalcate di guerra e la quiete idilliaca di Caprera.
10,00

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