Libri di Amerigo Manesso
Lavoravamo la terra. Una storia orale dal Veneto profondo
Amerigo Manesso
Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2024
pagine: 356
I contadini sono una “classe oggetto”, come li definì il sociologo francese Pierre Bourdieu? Hanno attraversato secoli di storia come subalterni, eterodiretti, incapaci persino di lasciare traccia di sé come ha scritto di recente Adriano Prosperi? Non possono parlare, al pari dei popoli colonizzati di cui si è occupata la filosofa indiana Gayatri Chakravorty Spivak? Questa ricerca si misura con queste domande e con quelle che l’autore si è portato dentro per decenni. Nato negli anni Cinquanta in una famiglia di lavoratori della terra, laureato in filosofia all’università di Padova negli anni Settanta, avvicinatosi alla ricerca storica in un Istituto per la storia della Resistenza, Amerigo Manesso si è impadronito degli strumenti della storia orale per fare di una famiglia contadina l’oggetto e insieme il soggetto di un’inchiesta in profondità condotta in un piccolo paese del Veneto rurale, che fa emergere una rete di relazioni nazionale e sovranazionale ramificata in quattro continenti. Attraverso una narrazione analitica incalzante, senza compiacimenti e commozioni, questo libro restituisce alla storiografia sul Novecento un gruppo sociale che ne era rimasto ai margini.
Squadristi veneti all'assalto di Treviso. 12-14 luglio 1921
Libro: Libro in brossura
editore: ISTRESCO
anno edizione: 2021
pagine: 402
Nella notte tra il 12 e il 13 luglio 1921, 1.500 fascisti provenienti dal Veneto e dalle regioni limitrofe, assaltarono Treviso, devastando le sedi delle associazioni repubblicane, cattoliche e la tipografia del quotidiano dei popolari. Il 14 luglio, alle prime luci del giorno, lanciarono un attacco contro la Cooperativa sociale del quartiere di Fiera, ma vennero respinti a fucilate dagli operai e dalla popolazione che vegliava in armi dietro a barricate e trinceramenti. Gli eventi ebbero grande eco nella stampa dell'epoca e in Parlamento, grazie a Guido Bergamo che aveva compreso quale deriva politica annunciasse la violenza squadrista. Il volume ripropone il dibattito politico di allora, restituisce i diversi gradi di comprensione degli eventi da parte dei protagonisti e consente di indagare lo scarto che separa, ma nello stesso tempo rende inscindibili, la cronaca e la storia. La ricerca vuole essere anche uno strumento utile a rigenerare un processo memoriale rimasto troppo a lungo e colpevolmente inerte.