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Libri di Andrea Alessi

Vicino Orsini. Poeta, committente e uomo d'armi

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2023

pagine: 360

I contributi qui raccolti propongono una riflessione sulla figura e l’opera di Vicino Orsini a cinquecento anni dalla nascita. Ne interrogano le frequentazioni con i potenti signori di Caprarola e di Soriano; ne ricostruiscono i rapporti con gli amici di Padova e Venezia; ne rileggono le occasioni letterarie a partire dalla Cangiaria, la commedia a lui dedicata, e continuando con la produzione poetica giovanile. A dare voce al signore di Bomarzo e a unire i vari filoni di indagine è però la corrispondenza. Le oltre centocinquanta lettere di e a Vicino – qui arricchite di tasselli rimasti finora inediti – interrogate coll’intento di restituire i tratti di una personalità altrimenti sfuggente che sembrerebbe destinata a rimanere celata dietro il difforme e la dismisura di statue e costruzioni. Accanto alla parola, sua e altrui, la famiglia e l’opera: i figli, il fratello Maerbale gli altri “figli dell’orsa”, e naturalmente il “boschetto”. L’opera, ossessione di una vita, è qui oggetto di indagini che da una parte ne ripercorrono la tradizione degli studi e degli interventi di tutela, e dall’altra ripensano funzione e collocazione dei suoi manufatti alla luce di nuove evidenze di scavo.
50,00 47,50

I dipinti del museo della città di Acquapendente

I dipinti del museo della città di Acquapendente

Libro: Libro in brossura

editore: Ceccarelli

anno edizione: 2021

pagine: 174

Il volume è il primo catalogo completo sui dipinti che compongono la ricca pinacoteca del Museo della Città di Acquapendente, dove sono conservate opere d’arte di grande pregio provenienti dalla Diocesi, dalla Asl e dalle collezioni agostiniane e francescane. Frutto di una lunga indagine condotta tra le carte d'archivio, ricostruisce le origini della collezione, con particolare riguardo ai principali capolavori, tra cui figurano tele di Francesco Nasini e tavole di Girolamo di Benvenuto del Guasta, Maestro di Marradi e Sano di Pietro, sulle quali fornisce strumenti di studio di grande rilevanza. Numerose le notizie sulla storia della raccolta, con provenienze, spostamenti e attribuzioni attraverso i secoli, senza tralasciare i più importanti restauri. Completa il volume una ricca appendice documentaria, sostanzialmente inedita, e un apparato iconografico realizzato per l’occasione.
22,00

Sebastiano & Michelangelo nella città dei papi

Sebastiano & Michelangelo nella città dei papi

Andrea Alessi

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2021

pagine: 160

Considerata tra le più significative nella storia dell’arte, la collaborazione tra Michelangelo Buonarroti e Sebastiano del Piombo raggiunge il suo apice con la Pietà conservata al Museo civico di Viterbo, di cui in questo volume si scandaglia l’apporto di entrambi gli artisti, la cronologia, l’iconologia e l’iconografia, oltre alla collocazione all’interno della chiesa di San Francesco. L’antica città dei papi alle porte di Roma, dove il toscano andava a curarsi alle terme e il veneziano consacrò la sua carriera, fu però, in anni successivi, anche la sede di quel movimento eterodosso composto da intellettuali e prelati noto come Ecclesia Viterbiensis, sullo sfondo del quale si paleserà tra i due una sempre minorecomunanza di intenti fino alla cessazione di ogni tipo di rapporto.
27,00

Dante, Sebastiano e Michelangelo. L'Inferno nella Pietà di Viterbo

Dante, Sebastiano e Michelangelo. L'Inferno nella Pietà di Viterbo

Andrea Alessi

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2007

pagine: 95

"Essendo molto anzi in infinito inalzate e lodate alcune cose che fece Sebastiano per le lodi che a quelle dava Michelangelo, oltre che erano per sé belle e lodevoli, un Messer non so chi da Viterbo, molto riputato appresso al Papa, fece fare a Sebastiano per una cappella che aveva fatta fare in S. Francesco di Viterbo, un Cristo Morto con una nostra Donna che lo piagne. Ma perché, sebbene fu con molta diligenza finito da Sebastiano, che vi fece un Paese tenebroso molto lodato, l'invenzione però ed il cartone fu di Michelangelo, fu quell'opera tenuta da chiunque la vide veramente bellissima, onde acquistò Sebastiano grandissimo credito." Con queste parole Giorgio Vasari descrive nelle sue Vite il capolavoro di Viterbo, conservato presso il Museo civico. Sebbene tali dichiarazioni possano apparire a una prima lettura chiare ed esaustive, il dipinto ha richiesto negli ultimi decenni diversi studi critici e l'ausilio di complesse indagini diagnostiche, finalizzate a definire il contributo di Michelangelo a un'opera tradizionalmente riferita al veneto Sebastiano del Piombo trascurando alcuni aspetti considerati marginali dalla critica, anche a discapito di quanto invece suggerito dallo stesso Vasari. Si tratta del pezzo completamente autografo di Sebastiano, definito dal biografo fiorentino come "molto lodato", ovvero il paesaggio desertico e tenebroso dipinto nello sfondo. Dall'analisi di questo brano pittorico nasce questa indagine per svelare l'enigma che si cela in questo capolavoro.
18,00

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