Libri di Andrea Barbetti
Il Vangelo secondo lo sport. Atleti e vicende sportive alla luce di brani evangelici
Andrea Barbetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2014
pagine: 88
Il testo è un appassionante recital che mette in relazione e fa dialogare in modo originale il messaggio evangelico con i valori, le tensioni e gli ideali sportivi. Il recital si compone di cinque moduli, associati ad altrettanti brani del Vangelo di Luca riletti secondo una coinvolgente ottica "sportiva": il brano di Gesù nel deserto (Il dottor Doping), quello dei discepoli che mangiano spighe di grano il sabato (La legge e l'uomo), la parabola del Buon Samaritano (Peter il samaritano), quella del servo e il padrone (Capitano della sua anima) ed infine il dialogo tra Gesù e Ponzio Pilato (Pilato e i campi della neve). "Il Vangelo secondo lo sport" è un'occasione ideale per un incontro/serata di formazione o riflessione, ed è di facile realizzazione, essendo basato sulla semplice lettura dialogata con accompagnamento di slide (disponibili insieme al testo) e musiche (dal vivo o mixate). Il recital può essere proposto sia in forma completa o selezionando alcuni dei moduli, a seconda delle esigenze.
La vita è ricordarsi. Note su una poesia di Sandro Penna
Andrea Barbetti, Giuseppe Grasso, Silvia Peronaci
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2010
pagine: 72
La vita è ricordarsi di un risveglio, è il celebre incipit della raccolta poetica del 1939 con il quale viene spesso identificata la poesia epigrammatica di Sandro Penna. Questo studio a tre è un esercizio di esegesi del suo nume poetico. Se l'espressione lirica implica soggettivazione, la sua interpretazione tende invece ad un certo grado di oggettivazione. Prima viene la creazione, poi l'ascolto e la lettura. Il poeta è colui che interloquisce col nulla e lo trascrive; l'esegeta, più concretamente, dialoga con la materia poetica servitagli dall'artista. Valéry ha spesso ribadito che i versi hanno il senso che dà loro il lettore. Non è difficile, però, scadere nella mistificazione quando il testo diventa pretesto. Gli autori, interpreti attenti e rispettosi, non sono incappati in questa trappola; possiedono sensibilità da non trasformare i versi in questione nel feticcio di una gratuita ermeneutica e la pratica filosofica operata sul componimento dà una coloritura inedita al libro.