Libri di Angelo Capasso
Naturans. Il paesaggio nell'arte contemporanea
Angelo Capasso
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 254
Il "paesaggio" è il genere nella storia dell'arte che meglio ci aiuta a comprendere lo sguardo dell'artista. Nasce liberamente dal desiderio di dare forma al mondo e di coglierne l'essenza che si sostanzia nella Natura. "Naturans. Il paesaggio nell'arte contemporanea" analizza questo sguardo in uno scorcio storico - dalla seconda metà dell'Ottocento al Novecento, fino ai giorni nostri - durante il quale, attraverso la creazione artistica, il paesaggio si trasforma in un modello per verificare la complessità del fare arte: a partire dalla pittura, passando per gli interventi sul territorio, fino alla riproduzione fotografica, in video e cinematografica. L'arte contemporanea ha articolato attorno al "paesaggio" un discorso appassionato che ha superato ogni confine, attraversato culture diverse, avvicinando Oriente e Occidente, ed è giunta a proporre una possibile risposta all'interrogativo più antico, "che cosa è l'arte?".
Cosa dire. Manuale di critica d'arte
Angelo Capasso
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Grenelle
anno edizione: 2024
"Cosa dire. Manuale di critica d’arte" è un libro che analizza la critica d’arte da angolature diverse per comprenderne la natura e le trasformazioni che ha conosciuto nella storia. Scrive Capasso, “Scrivere d’arte e fare critica d’arte sono due aspetti di una realtà poliedrica che considera l’arte di per sé e nella sua relazione con il mondo: la prima, soltanto tangente all’arte, ne raccoglie le indicazioni generali e le diffonde sotto forma di informazioni; l’altra attraversa l’opera, ne coglie l’humus interno e lo dilata all’estremo per verificarne la portata culturale, producendo delle sostanziali trasformazioni sul linguaggio in atto.” Il libro identifica le origini della critica d’arte, e le diverse forme letterarie attraverso cui ha preso forma per poi addentrarsi nella critica d’arte contemporanea, le contiguità con le altre forme di conoscenza quali la linguistica, l’antropologia, la filosofia, la psicoanalisi, l’economia, la sociologia, e i diversi contesti in cui trova la sua applicazione: le riviste, l’editoria, le mostre d’arte.
Riconoscimento
Angelo Capasso, David Le Breton, Bruno Moroncini, Thomas Hobbes
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Grenelle
anno edizione: 2022
Il riconoscimento, l’“Anerkennung” hegeliana, nella storia del pensiero è un concetto intimamente legato al potere della percezione e della conoscenza e, quindi, della coscienza e dell’autocoscienza; oggi si è arricchito di molteplici significazioni tutte rientranti in una più vasta famiglia lessicale che ha come riferimento la relazionalità, l’intersoggettività, il rapporto con l’altro, l’idea di libertà. L’area semantica che ruota attorno al “riconoscimento” allude alla vita nella comunità sociale come la dimensione esistenziale più in grado di esprimere la dignità e la libertà del singolo. Il percorso dal “riconoscimento” apre a una razionalità che si fa carico del negativo, del non identico, attivandosi come forma d’interazione e principio organizzativo del mondosociale; supera quel meccanismo proprio della matrice animale di appropriazione dell’altro che è alla base del ripresentarsi dello stato di natura all’interno delle relazioni sociali di cui la guerra e i conflitti che così drammaticamente oggi stiamo vivendo costituiscono un tragico esempio.
Sortir Du Champ. Art criticism outside the ready media
Angelo Capasso
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 64
Sadiesfaction. Seduzione, economia, arte
Angelo Capasso
Libro: Copertina morbida
editore: :duepunti edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 315
L'opera d'arte è una seconda natura. Nasce dal lavoro dell'artista e instaura una serie molteplice di relazioni di genere diverso, attraverso cui presenta le proprie sfaccettature. Al tempo stesso la natura economica è una componente intrinseca all'arte. Questa sua qualità ci rivela delle peculiarità inattese e riflette anche delle specificità proprie dell'economia, quando questa non riguarda oggetti industriali, ma un oggetto del tutto originale, nel modo in cui l'economia può interpretarlo. In questa stagione di crisi, analizzare la natura economica dell'arte può essere un modo per rivedere le qualità proprie dell'arte e ridisegnarne la complessità, ma può soprattutto essere un modo per ripensare l'economia stessa. "Sadiesfaction" è un'opera che si occupa della natura economica dei fenomeni artistici e dimostra la differenza sostanziale che esiste tra l'economia industriale e l'economia del bene culturale.
L'orlo del vuoto. Vita, morte e arte di Luigi Di Sarro
Angelo Capasso
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 136
Luigi Di Sarro (Lamezia Terme 1941 - Roma 1979) è una delle figure più complesse della scena artistica romana degli anni Sessanta e Settanta. Ha condotto la sua linea di ricerca in modo solitario e autonomo, preferendo la discrezione del lavoro svolto in studio al glamour della scena pubblica. La morte prematura ha interrotto un percorso che la critica ha tentato di ricostruire attraverso gli strumenti dell'indagine a posteriori. In questo libro, Angelo Capasso si immerge nell'ampia produzione dell'artista fornendo una visione nuova del lavoro di Di Sarro, analizzando aspetti finora tralasciati dalla pur vasta bibliografia critica, con l'obiettivo di fornire un'angolatura ampia in grado di restituirci pienamente il pensiero e il lavoro visivo dell'artista sull'onda delle ricerche delle avanguardie del Novecento. In filigrana, attraverso la storia di Di Sarro, Capasso lascia emergere non solo la sua vita artistica, ma anche la storia e la vita culturale romana e italiana in quell'arco di tempo, tra il 1968 e il 1979, che resta il più controverso della storia d'Italia dal dopoguerra.
Opere d'arte a parole. Dialoghi sull'arte contemporanea
Angelo Capasso
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 235
L'opera d'arte parla tacendo. Ma cosa accade se un critico prova a imbastire un dialogo con l'artista, si tratti di un artista concettuale, di un fotografo, di un pittore neoespressionista, di un performer, di un regista o di un rocker? Le reazioni sono le più diverse: dallo scetticismo alla diffidenza, dalla timidezza all'ironia. Inevitabilmente, sulle prime l'artista vive l'imbarazzo di dover dichiarare quanto in realtà non può chiarire. Del resto, cosa è possibile aggiungere su quanto parla da sé? Tuttavia, se ben condotto, l'incontro può riuscire nel miracolo di toccare l'opera a distanza attraverso la voce di chi l'ha prodotta. Perché il fascino del dialogo tra artista e critico sta in quel muoversi su un terreno aperto, mutevole, raccogliendo ogni dubbio, lasciando spazio all'empasse, procedendo verso una scoperta mai definitiva. In questo scambio, il referente del dialogo è certo l'opera, ma è la personalità dell'artista a venire fuori: ogni dialogo è un potenziale ritratto che si compone attraverso dettagli diversi, recitati dalla voce. Mentre l'opera, attraverso l'artista, si manifesta a poco a poco in una trama fatta di dati storici: mostre, eventi, pubblicazioni, aneddoti, teorie, storie personali o riferimenti al sociale.