Libri di Anita Seppilli
I ceri di Gubbio. Saggio storico-culturale su una festa folclorica
Anita Seppilli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2020
pagine: 530
L’editore II Formichiere ha pensato di ristampare questa opera ormai introvabile della grande antropologa Anita Seppilli, già pubblicata nel 1972 negli Annali della Facoltà di Lettere dell’Università di Perugia, in quanto, a quasi mezzo secolo dalla sua uscita, a tutt'oggi rimane il testo più completo che analizza, a partire dalle fonti documentarie, un fenomeno del tutto unico quale la Festa dei Ceri. Ogni anno, il 15 di maggio, la città di Gubbio con tutta la sua popolazione, segue ed esegue un rituale collettivo dove elementi di origine assai diversa, con significati complessi, si amalgamano in un tutt’uno particolarmente originale. Tutti coloro che assistono anche solo una volta alla Festa (e alla Corsa), non possono fare a meno di cogliere, nell’euforia collettiva, nei rituali, nelle cerimonie, qualcosa che va al di là del semplice folclore locale e che affonda le proprie radici in un passato secolare che lo studio della Seppilli ci aiuta a decifrare.
Sacralità dell'acqua e sacrilegio dei ponti
Anita Seppilli
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1979
pagine: 350
Poesia e magia
Anita Seppilli
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2011
pagine: 491
Il titolo suggestivo di questo libro coraggioso si può, anche considerate le diverse edizioni, ormai ritenere un classico degli studi storico-religiosi e letterari. L'idea che si impone tra il Sette e l'Ottocento del poeta con le chiome lunghe in attitudine di invasato, animato da ispirazione divina, è molto più antica di quanto si creda. Difatto è il risultato di una secolare tradizione, originata dal convincimento che il poeta, in quanto ispirato, era visto come un veggente, come uno sciamano. Questo modo di rappresentarlo non scompare in un preciso momento storico, ma si viene appannando gradualmente, pur resistendo ambiguamente anche nella nostra età della tecnica. Sono due soprattutto le domande cui Anita Seppilli in questa densa opera risponde in modo magistrale. La prima è: per quale ragione fin dalle origini alla parola cantata, alla narrazione e alla rappresentazione anche drammatica dei miti fu attribuito un valore magico; la seconda mira ad individuare la motivazione e gli esiti storici non solo letterari, che hanno portato il poetico a sganciarsi dal magico, pur conservandone la forza creativa.