Libri di Anna Lia Franchetti
I sette colori
Robert Brasillach
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 240
«Tutti coloro che hanno riflettuto sulla tecnica del romanzo hanno notato l'estrema libertà del genere, e la sua facilità ad ammettere tutte le forme. Sono stati considerati come romanzi, nel corso dei secoli, racconti, frammenti di diari, raccolte di lettere, poesie, costruzioni puramente ideologiche come "Séraphita e Louis Lambert", dialoghi come quelli che furono di moda prima della guerra. Un monologo interiore surrealista è forse un romanzo, e una serie di documenti cuciti insieme (com'è stato fatto ad esempio per la morte di Tolstoj) può passare per un'altra forma di quest'arte. Nella maggior parte dei romanzi, del resto, racconto, dialogo (anche dialogo indiretto), saggio o massime, documenti, lettere, pagine di diario, monologo interiore si mescolano in una stessa opera, e le pubblicità di César Birotteau, le lettere di Madame de Merteuil, il discorso dell'"Ulisse" fanno parte integrante del genere romanzesco. È sembrato che si potesse tentare almeno una volta di presentare questi diversi elementi non più confusi, ma dissociati, per quanto è possibile, e che ciascuna di queste forme potesse convenire meglio di un'altra per descrivere un particolare episodio, nel corso del tempo che fugge». Con uno scritto di Fausta Garavini.
Avventure d'un abate vestito da donna
François de Choisy
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 111
Il Settecento è il secolo dei travestimenti per eccellenza. Lo stesso autore venne costretto fin dall'infanzia a vestirsi da bambino, per seguire l'esempio del fratello del futuro Re Sole, indotto a indossare abiti femminili dal cardinal Mazarino. Il libro che presentiamo ha dunque un carattere autobiografico, ed è un documento di eccezionale interesse. Grazie alle vesti femminili indossate con ineguagliabile eleganza, François de Choisy, divenuto Abate, seduce leggiadre fanciulle a cui fa prendere abiti e nome maschile, in un gioco di travestimenti e di sdoppiamenti senza fine. Che un abate si vesta da donna, che si unisca in matrimonio con una fanciulla vestita da uomo, che questi e altri fatti qui narrati siano realmente accaduti nella Francia di Luigi XIV, è un'ulteriore testimonianza dell'eccezionalità di quell'epoca straordinaria che fu il Settecento francese.
Il Berger extravagant di Charles Sorel
Anna Lia Franchetti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1977
pagine: 144
I sette colori
Robert Brasillach
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 230
«Tutti coloro che hanno riflettuto sulla tecnica del romanzo hanno notato l'estrema libertà del genere, e la sua facilità ad ammettere tutte le forme. Sono stati considerati come romanzi, nel corso dei secoli, racconti, frammenti di diari, raccolte di lettere, poesie, costruzioni puramente ideologiche come "Séraphita e Louis Lambert", dialoghi come quelli che furono di moda prima della guerra. Un monologo interiore surrealista è forse un romanzo, e una serie di documenti cuciti insieme (com'è stato fatto ad esempio per la morte di Tolstoj) può passare per un'altra forma di quest'arte. Nella maggior parte dei romanzi, del resto, racconto, dialogo (anche dialogo indiretto), saggio o massime, documenti, lettere, pagine di diario, monologo interiore si mescolano in una stessa opera, e le pubblicità di César Birotteau, le lettere di Madame de Merteuil, il discorso dell'"Ulisse" fanno parte integrante del genere romanzesco. È sembrato che si potesse tentare almeno una volta di presentare questi diversi elementi non più confusi, ma dissociati, per quanto è possibile, e che ciascuna di queste forme potesse convenire meglio di un'altra per descrivere un particolare episodio, nel corso del tempo che fugge».
La duchessa d'Estramène
Du Plaisir
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2017
pagine: 256
Romanzo inatteso nel panorama narrativo seicentesco, "La duchesse d'Estramène" (1682) non ignora il modello ormai affermato della Princesse de Clèves, ma guarda altrove. Scarne indicazioni iniziali situano la vicenda intorno al 1670, tra le corti di Francia e d'Inghilterra. L'azione, tutta interiore, si svolge in uno spazio astratto non molto dissimile da quello delle tragedie raciniane. In un alternarsi di scene di dialogo e di lunghi monologhi interiori, viene narrata un'insolita storia di personaggi manovrati da un abile e crudele regista, che recitano una commedia cortigiana. In rari momenti la forza delle passioni fa cadere le maschere e l'azione volge al tragico. L'esito è paradossale: un lieto fine, vagamente sospetto, vede la protagonista rinunciare all'«amore-passione» in nome dell'«amore-stima» e la trasformazione in marito esemplare di un gentiluomo che aveva sempre manifestato un'invincibile avversione per l'«odioso giogo» del matrimonio.