Libri di Antonella Sinopoli
Black sisters. Le donne e la guerra nell'Africa subsahariana
Antonella Sinopoli
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 126
Nel racconto degli eventi della storia africana – quella del passato così come quella contemporanea – si tende a dimenticare la figura femminile. Eppure le donne hanno avuto e rivestono tutt’oggi un ruolo importante in fasi e momenti fondamentali del percorso storico del continente. La lotta contro il colonialismo le ha viste protagoniste attive e con originali forme di protesta; le guerre per le indipendenze le hanno viste combattere e gettare le fondamenta di una nuova consapevolezza femminile. Ma ci sono anche conflitti, come quelli degli ultimi decenni, che le hanno piegate (ma non vinte), violentate, private dei diritti fondamentali. Questo libro vuole dare visibilità a tutte le donne africane, sia a quelle dimenticate nei campi profughi o costrette a subire continui abusi di potere, sia alle eroine silenziate, escluse da una narrazione sempre al maschile, nonostante abbiano dato un immenso contributo alla Storia. “Nel futuro prossimo venturo alle donne africane spetterà il ruolo più difficile e impervio: quello di costruttrici di pace”. (dalla prefazione di Enzo Nucci)
Una storia di sparizione
Sarah Lubala
Libro: Libro in brossura
editore: Capovolte
anno edizione: 2025
pagine: 152
Una storia di sparizione è una raccolta di poesie che segna il debutto letterario di Sarah Lubala, autrice di origini congolesi, per la prima volta tradotta in Italia. Al cuore del volume c’è lo sradicamento forzato dal Paese che da lì a poco sarebbe diventato Repubblica Democratica del Congo, cuore verde e tormentato dell’Africa, attraversato da fiumi possenti. Ed è un fiume il tempo stesso della narrazione poetica in cui il passato e il presente si fondono in un’unica dimensione liquida e mutevole. Dalla nebbia che si leva da quella massa d'acqua emergono ricordi, quelli di una storia famigliare spezzata in più parti dalla migrazione, dalla violenza, dalla malattia mentale. Emergono figure femminili, di bambine prima e poi donne, ora fragili come uccellini tremanti ora forti e radicate come alberi di una foresta primaria. La voce poetica che le racconta, sconcertante nella sua lucidità e commovente nella sua umana pietà, solca le acque del fiume, le attraversa, vi si bagna e ne riemerge, infine, limpida e luminosa.