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Libri di Barnett Newman

Il sublime, adesso

Barnett Newman

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2019

pagine: 96

"Una tela di Newman oppone alle narrazioni la sua nudità plastica. Tutto è presente: dimensioni, colori, tratti, senza alcuna allusione. Tutto è presente a tal punto da divenire un problema per i commentatori. Che dire, che non sia già dato? La descrizione è semplice, ma piatta come una parafrasi. La miglior glossa consiste nell'interrogazione: che dire?, nell'esclamazione: ah!, nella sorpresa: allora è così! Altrettante espressioni di un sentimento che ha un nome nella tradizione estetica moderna (e nell'opera di Newman): il sublime. È il sentimento del: ecco, è così. Non c'è dunque quasi nulla - o un non-so-che - da "consumare". Non si può consumare l'occorrenza, ma solo il suo senso. Sentire l'istante è istantaneo". (Dallo scritto di Jean-Francois Lyotard)
13,00 12,35

All'origine della nuova astrazione. La pittura dinanzi all'inconoscibile

All'origine della nuova astrazione. La pittura dinanzi all'inconoscibile

Barnett Newman

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2019

pagine: 105

Se l'avventura nell'arte da parte di Barnett Newman ebbe propriamente inizio, a detta dello stesso pittore, nel 1948, all'età già matura di quarantatre anni, non deve sorprendere che la sua produzione risulti relativamente limitata: 122 dipinti, 83 disegni, 41 incisioni e 6 sculture. È questo il bilancio complessivo di un'esistenza consacrata all'impresa figurativa all'epoca della rivoluzione che condusse l'arte del XX secolo a imboccare il cammino rappresentato dalla transizione verso l'astrazione. Superando di fatto l'intera tradizione che aveva determinato il corso della storia europeo-occidentale a livello compositivo ed estetico, l'avvento dell'astrazione costituì (e costituisce) l'occasione per una ripresa su nuove basi della domanda intorno all'origine e al senso dell'atto creativo in quanto tale, al di là cioè di ogni suo intento meramente imitativo, mimetico, della realtà. Questo ci insegna il lento susseguirsi a partire dalla metà del XIX secolo di un'articolatissima serie di esperienze che la critica storiografica ha voluto cristallizzare all'interno di un ristretto numero di correnti, a cui corrispondono altrettante vie di scampo alla crisi della figuratività che ebbe in Paul Cézanne.
12,00

Il sublime, adesso

Il sublime, adesso

Barnett Newman

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2010

pagine: 94

Una tela di Newman oppone alle narrazioni la sua nudità plastica. Tutto è presente: dimensioni, colori, tratti, senza alcuna allusione. Tutto è presente a tal punto da divenire un problema per i commentatori. Che dire, che non sia già dato? La descrizione è semplice, ma piatta come una parafrasi. La miglior glossa consiste nell'interrogazione: che dire?, nell'esclamazione: ah!, nella sorpresa: allora è così! Altrettante espressioni di un sentimento che ha un nome nella tradizione estetica moderna (e nell'opera di Newman): il sublime. E il sentimento del: ecco, è così. Non c'è dunque quasi nulla - o un non-so-che - da "consumare". Non si può consumare l'occorrenza, ma solo il suo senso. Sentire l'istante è istantaneo. (Dallo scritto di Jean-Francois Lyotard)
12,00

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