Libri di Bassolino Eduardo
Climate-adaptive design e tecnologie digitali. Modelli, strumenti e pratiche
Bassolino Eduardo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2022
pagine: 128
In uno scenario nel quale gli effetti dei cambiamenti climatici in atto sottopongono le aree urbane, spesso caratterizzate da alti livelli di vulnerabilità, a rilevanti criticità ambientali, una nuova sfida per le discipline del progetto, in particolare per la progettazione tecnologica e ambientale, è quella di definire modelli, strumenti di supporto decisionale e framework operativi in grado di prefigurare e verificare l'efficacia di processi di trasformazione e rigenerazione urbana di matrice clima-adattiva. Il volume intende trattare il ruolo sperimentale che l'innovazione nel campo delle tecnologie digitali può apportare ai processi di trasformazione e di rigenerazione urbana, attraverso un approccio sempre più orientato alla progettazione adattiva in risposta agli effetti dei cambiamenti climatici sull'ambiente urbano. L'elaborazione di dati capaci di guidare le trasformazioni urbane verso la definizione di possibili scenari indirizzati da fattori e condizioni eterogenee, multidisciplinari e multiscalari, diviene il mezzo di un dialogo tra i saperi e le discipline per definire metodologie, istanze e prassi attraverso la costruzione di nuovi ambienti di lavoro per la comunicazione, lo scambio di dati e l'interoperabilità, integrando le tecnologie abilitanti per incrementare la resilienza delle città.
La costruzione della periferia. Napoli 1945-1986
Libro: Copertina morbida
editore: CLEAN
anno edizione: 2022
pagine: 120
Il volume affronta la costruzione della periferia napoletana nel dopoguerra, inquadrandola nel più vasto Piano di costruzione delle periferie della città del Novecento che sono state luoghi di criticità, di riscatto, di sperimentazione. La loro nascita non è omogenea e si sviluppa secondo contraddittori percorsi in cui i campi del sociale, dell'economia e dell'abitare si saldano e, in tanti casi, si contrappongono fra loro in maniera anche conflittuale. In Italia la nascita delle periferie può essere fatta coincidere con il Programma di Ricostruzione lanciato all'indomani della conclusione del Secondo conflitto mondiale. Il 1945 segna la fine e l'inizio: la vita riparte, molti interventi si realizzano sulle macerie della guerra mentre si annunciano le scelte per una "nuova" architettura che avrebbe dovuto favorire la comunicazione fra le persone. "Comunità" e stata una parola chiave, anche in aderenza al movimento promosso da Adriano Olivetti nella prospettiva utopica di una radicale riforma del sistema politico.