Libri di Beniamino Caravita
A centocinquant'anni da Roma capitale. Costruire il futuro della Città eterna
Beniamino Caravita
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 174
Pur trascorsi centocinquant'anni dalla "breccia di Porta Pia", la questione di Roma, quale Capitale dell'Italia unita, rimane attualissima. Una città che vive una pluralità di identità, essendo sede del Vaticano, dei massimi organi costituzionali italiani, di importanti organismi internazionali; una città che vive tutte le contraddizioni dei moderni agglomerati metropolitani, altamente popolati, connessi strettamente con ampie aree periferiche, con servizi pubblici (dalla sanità ai trasporti) tarati per il fabbisogno di una popolazione ben più ampia di quella residente. È chiaro come il governo di questo complesso sistema debba essere dotato di strumenti ordinamentali, amministrativi e giuridici, ma anche finanziari e urbanistici, speciali e adeguati. Il presente volume si pone proprio l'obiettivo di riaprire un dibattito organico sulla città, interpellando accademici con le più diverse competenze (giuristi, storici, economisti, urbanisti), proprio al fine di immaginare un progetto di sviluppo a lungo termine che riesca a tenere insieme capacità e contraddizioni di Roma.
Letture di diritto costituzionale
Beniamino Caravita
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 154
La nascita dei governi della Repubblica 1946-2021. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 1152
Dalla nascita della Repubblica al 2021 sono stati nominati sessantasette governi in settantacinque anni. Dall’entrata in vigore della Costituzione sessantaquattro governi in settantatrè anni. Un’altissima instabilità dovuta essenzialmente alle caratteristiche del nostro sistema politico. Nel corso degli anni, i Presidenti della Repubblica hanno sviluppato un’ampia latitudine di intervento nel modellare, in concreto, il procedimento di formazione dei governi, potendo così esercitare una significativa influenza nell’individuazione della soluzione finale. E i percorsi per la soluzione delle crisi di governo sono stati così differenziati che la realtà ha superato la fantasia dei costituzionalisti, costretti anche a domandarsi, in alcune occasioni, se le modalità utilizzate fossero in tutto conformi alla carta costituzionale. Di qui l’originale obiettivo di questa pubblicazione che conclude un percorso pluriennale di ricerca intrapreso da Federalismi.it: offrire ai lettori, in un’unica opera, la dettagliata analisi della nascita di tutti i sessantasette governi della Repubblica, dal 1946 al 2021, sotto l’angolatura del diritto costituzionale. Quarantaquattro Autori hanno scritto i singoli contributi, così fornendo, in senso diacronico, il quadro completo degli intricati e delicati passaggi che hanno variamente connotato il processo di formazione dell’istituzione governativa. Il risultato complessivo è un innovativo ausilio scientifico che consente di confrontare, pure dal punto di vista storico, tutte le molteplici e diverse soluzioni di volta in volta adottate in un momento fondamentale – di crisi e, nello stesso tempo, di ristabilimento – della nostra forma di governo.
Un riaccentramento del giudizio costituzionale? I nuovi spazi del Giudice delle leggi, tra Corti europee e giudici comuni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 272
Il presente Volume raccoglie gli Atti del Convegno tenutosi in via telematica il 13 novembre 2020 e organizzato dalla cattedra di Istituzioni di diritto pubblico (Prof. Beniamino Caravita) del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Obiettivo di quell'incontro era indagare l'ampia manovra di «riaccentramento» del giudizio di costituzionalità e più in generale di «centralizzazione» della posizione della Corte costituzionale rispetto agli altri attori istituzionali del sistema (Corti europee, legislatore, giudici comuni) che sembrerebbe emergere dalla più recente giurisprudenza. Alcuni sintomi di questa tendenza sono evidenti: dall'allentamento delle maglie per l'accesso al giudizio costituzionale – basti pensare alla torsione subita in alcuni casi dal concetto di rilevanza – all'ampliamento dei soggetti legittimati a sollevare una questione incidentale di legittimità costituzionale, sino alla più recente modifica delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale. Altri sintomi, certamente più evidenti, sono invece indagati approfonditamente in questo Volume collettaneo. Ci si riferisce soprattutto a tre direttrici: i) il mutamento dei rapporti tra la pregiudiziale eurounitaria e quella costituzionale e il «dialogo» con la Corte di giustizia dell'Unione europea; ii) la crisi della teorica crisafulliana delle «rime obbligate»; iii) il nuovo corso giurisprudenziale circa l'obbligo, per i giudici a quibus, di esperire il tentativo di interpretazione conforme a Costituzione e l'allentamento delle maglie del filtro sull'ammissibilità delle questioni di costituzionalità. Muovendosi luogo queste tre direttrici, il presente Volume raccoglie l'introduzione di Beniamino Caravita, le relazioni di Filippo Donati, Carlo Curti Gialdino, Filippo Patroni Griffi, Silvana Sciarra, Andrea Morrone, Marco Ruotolo, Diletta Tega, Nicolò Zanon, Sandro Staiano, Tania Groppi, Barbara Randazzo, Giovanni Pitruzzella e la relazione conclusiva di Giuseppe de Vergottini.
Ai margini della dissenting opinion. Lo «strano caso» della sostituzione del relatore nel giudizio costituzionale
Beniamino Caravita
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 112
Quante volte è accaduto nel giudizio costituzionale che il giudice relatore non ha redatto la decisione? E, soprattutto, quante volte non ha voluto redigerla? E, infine, si può ancora definire questa evenienza "rara"? È questa veramente una «ipotesi estrema in cui entrano in campo ragioni di coscienza giuridica o di coscienza senza aggettivi e si ritenga necessario, per ragioni di onorabilità (prossime alla tentazione di dimissioni dal Collegio) di dover far rilevare la propria estraneità ad una determinata decisione»? Oppure rimane una vicenda di cui è difficile tracciare le coordinate, costituendo solo una scoordinata , casuale e individualistica forma di dissenting opinion? Ferma tenendo la distinzione di questo fenomeno, istituzionalizzato, dal c.d. dissent, è opportuno fare una prima indagine di tipo quantitativo, che tuttora non è stata svolta in modo soddisfacente, giacché ogni volta è difficile orientarsi nella lettura delle decisioni della Corte. Ad un primo conto, salve omissioni, errori, dimenticanze, i casi ufficiali (cioè registrati e riscontrabili attraverso le indicazioni che si ricavano dall'epigrafe, ovvero dalla sottoscrizione della sentenza) sembrerebbero, dal 1988 ad oggi, 87 : non tantissimi, specie se paragonati alla quantità di decisioni rese dalla Corte nel periodo 1988-2020, pari a 14.691, ma nemmeno una quantité negligeable, specie se si considera che si tratta di un fenomeno stabile negli ultimi tre decenni (26 casi di sostituzione si sono verificati tra il 2010 e il 2020, 29 tra il 2000 e il 2009, 32 risalgono al periodo 1988-1999). Ma una lettura quantitativa non basta, se non è accompagnata da un'analisi concreta e puntuale dei casi, esaminando le diverse questioni e tenendo nel dovuto conto le caratteristiche dei Presidenti e, soprattutto, dei giudici coinvolti. È quello che il testo si propone di fare, limitandosi a riportare con pochissimi commenti passi delle sentenze della Corte e qualche citazione di dottrina ed evitando di esprimere giudizi sul merito della questione, per cercare di individuare, se possibile, i punti di dissenso (se effettivamente esistenti) tra l'originario relatore e la maggioranza della Corte: i risultati non sono insignificanti e sono commentati, nel loro complesso, nel capitolo conclusivo, in cui si farà inevitabilmente riferimento al delicato tema della dissenting opinion, rispetto al quale la (apparentemente piccola) vicenda della sostituzione del relatore nella redazione della decisione è strettamente connessa e si trova in qualche modo ai suoi margini.
Le elezioni del parlamento europeo del 2019
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 704
Dopo una serie di contributi generali, il libro analizza paese per paese la nona elezione del Parlamento europeo, luogo di rappresentanza politica (art. 14TUE) di cinquecento milioni di cittadini degli Stati membri dell'Unione europea e quindi cittadini europei, ai sensi dell'art. 9 TUE. All'interno del testo non si manca di evidenziare la necessità che il Parlamento riprenda il centro del sistema politico; che gli Stati membri - se vogliono preservare questo splendido giocattolo che è l'Unione europea - accettino di lasciar giocare questo ruolo al Parlamento; che la Commissione si ponga in funzione veramente servente del progetto politico che saprà uscire dal luogo della rappresentanza; che il sistema giudiziario europeo sappia rispettare - all'interno e nel rispetto dei principi e delle tradizionali costituzionali comuni - le scelte che la rappresentanza politica dovrà compiere.
Quanta Europa c'è in Europa?
Beniamino Caravita
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 272
La seconda edizione di "Quanta Europa c'è in Europa?" riprende la tesi centrale della prima, dove si dimostra come in Europa ci sia molta più Europa di quanta ne immaginiamo, come l'Europa "reale" sia diversa, più profonda, più presente e, in realtà, migliore dell'Europa "percepita", sia sotto il profilo della qualità che della quantità. Questo assunto viene ripercorso inquadrando il fenomeno dell'integrazione nel contesto dello studio dei modelli federali, applicando al diritto europeo le tradizionali categorie del diritto costituzionale. Il volume si articola in tre parti: la prima studia i modelli federali e in tale ambito inquadra il modello europeo; la seconda si concentra sulle caratteristiche dell'Unione, dai valori comuni all'omogeneizzazione normativa, passando per il ruolo costituzionale delle istituzioni; la terza presenta temi di attualità e sfide future, quali migrazioni, concorrenza, intelligenza artificiale e Brexit, chiudendo con il riferimento alle tesi presentate nel dibattito sulla Conferenza per il futuro dell'Europa.
Lineamenti di diritto costituzionale delle regioni e degli enti locali
Beniamino Caravita, Federica Fabrizzi, Alessandro Sterpa
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XVI-251
Questo manuale “Lineamenti di diritto costituzionale delle regioni e degli enti locali” vuole essere un agile strumento di studio per tutti quegli studenti che devono approfondire il tema delle autonomie locali. In continuità con le due precedenti edizioni, ma rivisto ed aggiornato sia nelle novità normative e giurisprudenziali che nell'impianto, il testo offre una ricostruzione facile, chiara ed esaustiva dei principi costituzionali che informano il diritto regionale e la legislazione sugli enti locali, inquadrandoli nel più ampio tema del rapporto tra sovranità ed autonomia. Utile per affiancare un testo di diritto pubblico generale, “Lineamenti di diritto costituzionale delle regioni e degli enti locali” è adatto anche per corsi di laurea specialistica o per quanti debbono conoscere i principi costituzionali, le leggi ordinarie e la giurisprudenza riguardante le regioni e gli enti locali pur non seguendo un percorso di formazione strettamente giuridico.
Diritto dell'ambiente
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 382
Il manuale traccia un quadro chiaro, aggiornato e dettagliato, del diritto dell'ambiente tenendo conto delle più recenti modifiche del diritto comunitario e del diritto costituzionale italiano. Dopo aver definito i principi, le nozioni giuridiche fondamentali e le fonti della disciplina, esamina le competenze dei soggetti coinvolti - dagli organismi internazionali all'Unione europea, dallo stato alle regioni e agli enti locali - per poi concentrarsi sulle materie ambientali, sulle condizioni di utilizzazione e sui limiti dei principali strumenti di intervento.
Trasformazioni costituzionali nel federalizing process europeo
Beniamino Caravita
Libro: Libro in brossura
editore: Jovene
anno edizione: 2012
pagine: 180
Quanta Europa c'è in Europa? Profili di diritto costituzionale europeo
Beniamino Caravita
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: VII-130
La tesi centrale del libro è che "in Europa c'è molta Europa, molta più di quanta ne immaginiamo: l'Europa 'reale' è diversa, più profonda, più presente e, in realtà, migliore dell'Europa 'percepita; sia sotto il profilo della qualità, che sotto quello della quantità". Questo assunto viene ripercorso in venti brevi capitoli, elaborati cercando di applicare al diritto europeo le tradizionali categorie del diritto costituzionale.