Libri di Brigida Di Leo

I saggi raccolti in questo libro intendono proporre dei percorsi di approfondimento su temi importanti dell'arte tra l'Ottocento e il Novecento. Le opere d'arte o le attività di alcuni movimenti estetici sono rilette anche attraverso gli scritti dei pittori, degli scultori o degli architetti artisti stessi. Uno sguardo particolare è rivolto sia all'arte jugoslava, ancora non completamente valorizzata, sia al rapporto che i pittori hanno avuto con l'Oriente, un mondo affascinante e misterioso, ma di grande attualità.

"Fece il suo ingresso al Deux-Magots... Paul Eluard, che conoscevo, accompagnava il piccolo grande uomo. Presentazioni... Risposi con lo spagnolo della mia infanzia al suo spagnolo di tutti i giorni. Per ringraziarmi Paolo Ruiz Picasso ebbe la buona idea di affondare il suo sguardo nel mio..." (D. Maar)

È quasi un dovere, a distanza di più di un secolo dalla sua morte, occuparsi di Berthe Morisot, la belle peintre, e della sua opera, perché ci si possa rendere conto di quanto fascino possieda e quanto, ancora oggi, riesca a sorprendere con la sua delicatezza e la sua armonia. Donna discreta, ma ferma nei suoi propositi pittorici, Berthe Morisot appare estremamente moderna e vicina al gusto di tutti coloro che amano l'istante inafferrabile e la suggestione di una realtà da riprodurre con tratti sottili ed essenziali. Modella di Manet, e sua amica, partecipò attivamente al lavoro e alle mostre del gruppo degli Impressionisti.

Ennesimo esempio di genio e follia che caratterizzano la vita e l'opera di una delle grandi artiste dell'Ottocento, Camille Claudel rimane vittima di tutti gli stereotipi della Francia borghese del periodo, sconvolgendo i canoni di condotta che le ragazze di buona famiglia avrebbero dovuto seguire. Brigida Di Leo ci accompagna lungo questo drammatico e incredibile percorso artistico e umano anche attraverso alcune testimonianze inedite da leggere "tra le righe" per poter comprendere le reali responsabilità che hanno condotto una grande artista come Camille Claudel alla follia e, in alcuni casi, addirittura alla distruzione delle proprie opere.