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Libri di C. Munzi

Fare pace con se stessi. Guarire le ferite e il dolore dell'infanzia, trasformandoli in forza e consapevolezza

Thich Nhat Hanh

Libro: Libro in brossura

editore: Terra Nuova Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 182

In ognuno di noi è presente un bambino o una bambina sofferente, che versa lacrime sulle ferite del passato, impedendo loro di cicatrizzarsi. Questo libro insegna a fare pace con noi stessi. A dialogare con il bambino interiore per affrontare la vita adulta con più serenità e consapevolezza. Pagina dopo pagina, Thich Nhat Hanh, senza negare le difficoltà e il rischio di eccessive semplificazioni, ci guida lungo quel percorso indispensabile per riconoscere i traumi e i dolori dell'infanzia. Si tratta di pratiche concrete e accessibili a tutti, grazie alle quali diventa più facile accettare e poi trasformare la rabbia, la tristezza e la paura che ci impediscono di vivere pienamente da adulti. Con gentilezza e poesia siamo sollecitati a guardare dentro di noi per scoprire come i nostri conflitti interiori siano all'origine di tensioni con noi stessi e con gli altri. E questa scoperta ci aiuta a comprendere il passato e a vivere in pace nel qui e ora, migliorando il nostro quotidiano e la qualità delle nostre relazioni.
16,00 15,20

L'audacia di vivere

Arnaud Desjardins

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 1998

pagine: 160

Perché noi esseri umani abbiamo tanta paura di morire? La risposta di Desjardins, maestro occidentale della scuola del Vedanta, è perentoria: perché non abbiamo mai veramente vissuto. E quale maledizione, continua Desjardins, ci ha impedito di esprimere ciò che siamo realmente e di spiegarci alla vita, se non proprio la paura di vivere? Senza dubbio, a dispetto della sua apparente permissività, la nostra civiltà non è affatto volta a sviluppare in noi la capacità di esprimere ciò che siamo realmente. Anzi, l'importanza eccessiva che essa annette ai valori puramente intellettuali e al sapere astratto non favorisce l'espressione dei propri sentimenti e la loro accettazione. La proliferazione di modelli spesso effimeri e superficiali proposti dai mezzi di comunicazione aggiunge solo confusione. Ora più che mai è difficile riuscire a essere ciò che si è, e non un'imitazione di qualcun altro o di chissà quale modello. E così, a ben vedere, molte persone non si impegnano che in una piccola porzione dell'avventura dell'esistenza; avanzano titubanti, sentendosi quanto mai frustrate, senza conoscere né coltivare il semplice coraggio di essere. I discorsi di Desjardins sono un appello forte a una vita piena, intensa, la nostra vita. Sono un appello a chi aspira a trovare, o a ritrovare, in se stesso l'audacia di vivere.
14,00 13,30

Genjõkõan. Una chiave per la comprensione dello «Shõbõgenzõ» di Dõgen

Shohaku Okomura

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2012

pagine: 228

Opera imprescindibile per la comprensione del pensiero di Dõgen Zenji, il grande maestro giapponese del XIII secolo a cui va il merito di aver trasmesso e diffuso in Giappone la scuola zen Sõtõ, il Genjõkõan è stato scritto nel 1233, pochi anni dopo il ritorno del maestro dalla Cina, e rivisto nel 1252, un anno prima della morte, quando fu incluso nello Shõbõgenzõ come primo capitolo. Nato come una lettera a un discepolo laico, il Genjõkõan esprime l'essenza della pratica e della realizzazione zen della realtà in poche pagine illuminanti, che basterebbero da sole ad attestare il rango superiore di Dõgen come filosofo e poeta. La traduzione e il commento minuzioso di Shohaku Okumura, frutto di trentacinque anni di studio, riflessione e pratica, gettano una luce inedita sul testo, spiegandolo sia dal punto di vista linguistico (se necessario con l'ausilio degli ideogrammi per spiegare il significato esatto di un termine usato da Dõgen), sia dal punto di vista della pratica, con ampi riferimenti ad altri capitoli dello Shõbõgenzõ e ad altri scritti di Dõgen, come Hõkyõki, il diario dei suoi dialoghi con il maestro cinese Rujing, o il Fukanzazengi. Di grandissimo interesse per tutti i praticanti e gli studiosi di zen è inoltre l'ampia descrizione del contesto storico e religioso del Giappone agli inizi del periodo Kamakura: dalle lotte tra i monasteri ai grandi fermenti religiosi da cui ebbe origine la ricerca spirituale del giovane Dõgen, in patria e quindi in Cina.
22,00 20,90

La rivoluzione comincia da noi

Jiddu Krishnamurti

Libro: Copertina morbida

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2012

pagine: 249

Siete davvero convinti di voler cambiare? Siete davvero interessati a una rivoluzione, a una trasformazione profonda nell'essere? Sapete cosa significhi veramente, cambiare? Nel suo stile sempre sferzante e destabilizzante, Krishnamurti squarcia subito il velo sulle reali intenzioni di chi lo interroga, di chi lo ascolta, di chi - oggi - lo legge. Il tema del cambiamento è il filo rosso che lega questi discorsi tenuti in tutto il mondo tra il 1952 e il 1959. Da Bombay ad Amburgo, da Londra a Nuova Delhi, da Bruxelles a Madras, Krishnamurti parla all'essere umano e alla sua incapacità di fermarsi a osservare il funzionamento della propria mente. Il cambiamento non può mai essere frutto di autodisciplina, controllo o desiderio; non può essere provocato da un atto di volontà né dall'ambizione di diventare qualcosa di diverso da ciò che si è: al contrario, la via per il cambiamento comincia proprio dal polo opposto: vedere, accettare, osservare ciò che si è. Quando si osserva il funzionamento della mente come se fosse un meccanismo complesso finché essa non divenga profondamente silenziosa, la mente cessa di far parte del tempo, e si manifesta uno stato capace di provocare una rivoluzione nell'essere e nell'atteggiamento interiore. Non è qualcosa che si può spiegare e comprendere a parole o a livello razionale, è qualcosa attraverso cui bisogna passare con la propria esperienza. L'unica chiave che Krishnamurti può suggerire è infatti quella della consapevolezza.
21,00 19,95

Nulla da cercare. Un commento alla raccolta di Linjii

Thich Nhat Hanh

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2010

pagine: 196

Non c'è nulla da fare e nulla da cercare. La persona che non ha nulla da fare è padrona di sé, e vive integrata nel proprio ambiente senza esserne oppressa. Non è vittima di tristezza, felicità, amore, odio. Vive in consapevolezza come una persona ordinaria, che stia seduta, cammini o stia in piedi. "Dovunque sei - insegna Linji - usa quel luogo come sede del tuo risveglio". Questo è l'insegnamento del maestro ch'art Linji, vissuto nel nono secolo d. C. durante la dinastia Tang, fondatore della scuola Linji (Rinzai) dello zen: lo spirito del suo insegnamento, osserva Thi-ch Nhat Hanh, è in tutto ciò che si impara e si insegna all'interno della tradizione zen. Vissuto nell'epoca della re-pressione politica del buddhismo in Cina, Linji fu allievo di Huangbo e fondò infine il proprio monastero insegnando ai suoi allievi in uno stile incisivo e diretto. Non scrisse mai, ma i suoi studenti raccolsero gli insegnamenti del maestro nella Raccolta di Linji. La traduzione e il commento di Thich Nhat Hanh rendono il testo accessibile al lettore moderno senza alterarne il carattere ironico, diretto e anticonvenzionale. La raccolta è composta da due sezioni: le Battaglie zen, insegnamenti che il maestro impartiva la mattina sotto forma di domande e risposte, e i Discorsi della sera, in cui Linji spiegava e raccontava storie, in una forma meno criptica rispetto alle Battaglie.
18,00 17,10

Il bambino e l'acqua del bagno. Saggi di psicoanalisi

Nina Coltart

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2000

pagine: 168

14,46 13,74

Sulla paura

Jiddu Krishnamurti

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 1998

pagine: 124

Jiddu Krishnamurti (1895-1986) è stato uno degli uomini più profondi e illuminati, che ha ispirato migliaia di persone in ogni parte del mondo. Purtuttavia è sempre vissuto rifiutando l’etichetta di guru, per incoraggiare la ricerca della libertà e della comprensione interiore. Si incontrava con la gente non per insegnare, ma per capire, per esplorare insieme il significato dell’esistenza dell’uomo e del mondo. Ciò su cui più insisteva era che la verità è una “terra senza sentieri” e non la si può raggiungere attraverso un sistema istituzionalizzato, sia questo una religione, una filosofia o un partito politico. Le sue parole aiutavano a esplorare le questioni più cruciali: la morte, la malattia, la libertà, l’amore, la meditazione, la paura, dio, la natura. Restano di lui, oltre a molti libri pubblicati in vita, pagine e pagine di trascrizioni di discorsi tenuti in Europa, India e America, oltre che diari, lettere e altro ancora. È per lo più da questo materiale inedito che è stata tratta questa collana di volumi monografici intitolata “Krishnamurti su”; ogni testo è dedicato a un tema particolarmente caratteristico del suo insegnamento e rilevante nella vita quotidiana.
11,00 10,45

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