Libri di Calvin Tomkins
The lives of artists. Collected profiles
Calvin Tomkins
Libro: Copertina morbida
editore: Phaidon
anno edizione: 2019
pagine: 1640
Marcel Duchamp. Le interviste pomeridiane
Calvin Tomkins
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 110
Nel 1964, Calvin Tomkins trascorse alcuni pomeriggi a intervistare Marcel Duchamp nel suo appartamento nel Greenwich Village. Casuale e perspicace, Duchamp si rivela un uomo e un artista i cui principi ludici verso la vita lo hanno liberato per fare un’arte imprevedibile, complessa e sorprendente come la vita stessa. Queste interviste non sono mai state editate né rese pubbliche fino alla pubblicazione per Badlands Unlimited nel 2013. The Afternoon Interviews, comprende un’intervista introduttiva a Tomkins realizzata da Paul Chan che riflette su Duchamp come artista, guida e amico, reintroduce il lettore nelle idee chiave del suo mondo artistico e all’importanza della sua figura per un decennio fertile quanto gli anni Sessanta. "Io non credo nell’arte. Credo nell’artista."(Marcel Duchamp, 1964). Il libro termina con una postfazione di Marco Senaldi.
Robert Rauschenberg. Un ritratto
Calvin Tomkins
Libro: Copertina morbida
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2008
pagine: 296
Artista fra i più innovativi e influenti della sua generazione, Robert Rauschenberg è figura chiave nei cambiamenti radicali che animano l'arte visiva americana dalla fine degli anni cinquanta. Rauschenberg compie i suoi primi passi nel mondo dell'arte sfidando con audacia ogni presupposto. Dal primo soggiorno-studio a Parigi all'esperienza formativa di Black Mountain College fino al Leone d'oro alla Biennale di Venezia del 1964 che lo consacra come artista riconosciuto a livello internazionale, il suo percorso esce dai tracciati convenzionali e si colloca nel campo di una sperimentazione che infrange ogni regola, trasformando lo spazio bidimensionale del dipinto in un ricettacolo di materiali eterogenei. Ritagli di giornale, pezzi di stoffa, fotografie, objets trouvés, nulla è escluso dai combine paintings, creazioni ibride a metà strada fra pittura e scultura, che coniugano l'amore per l'oggetto di rifiuto, ereditato dal collage dadaista, con la pennellata astratto-informale. Calvin Tomkins ci offre uno spaccato della rivoluzione che ha visto l'arte uscire da musei e gallerie per proiettarsi al centro dello scenario sociale; ce ne presenta i protagonisti: Pollock e de Kooning, Jasper Johns, Frank Stella e Andy Warhol; documenta l'ascesa che ha portato ai vertici dell'arte e del successo l'artista che più di ogni altro, in questo contesto, ha mirato a un'arte cumulativa.