Postmedia Books
L'Exploding Plastic Inevitable di Andy Warhol
Luca Palermo
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2021
pagine: 118
Andy Warhol l’artista, Andy Warhol il filmaker, Andy Warhol il divo tra i divi. Dell’artista si è conosciuto ogni sfaccettatura della sua produzione: dai primi passi nel campo pubblicitario alla sua morte tutto è stato passato al setaccio della storia e della storia dell’arte. Forse meglio dire quasi tutto, perché di questo intenso percorso artistico esiste ancora qualche angolo oscuro, qualcosa alla quale la critica ha dato, per varie motivazioni, poca importanza, ponendola come esperienza marginale e non significativa nella messa a punto dell’estetica warholiana: l’Exploding Plastic Inevitable, uno spettacolo di luci, musica, colori e danza messo in scena, tra l’aprile del 1966 e il maggio del 1967, in varie città americane. La critica lo considera quasi un aneddoto, una sorta di sfondo per le ricerche filmiche di Warhol, ma l’Exploding Plastic Inevitable, è un’entità a sé stante in grado di anticipare le teorizzazioni che Debord raccoglierà in La società dello spettacolo, trampolino di lancio per Lou Reed e i Velvet Underground, la ricerca di un format artistico inedito e sperimentale.
Performance come metodologia. Gesti e scritture
Jacopo Miliani
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2021
pagine: 234
Cos'è una metodologia? Performance come metodologia non si pone l'obiettivo di rispondere a questa domanda, ma vuole mettere in atto (quindi performare) una serie di interrogativi attorno all'uso della performance come pratica artistica ma soprattutto conoscitiva. Per far ciò il volume prende in esame alcuni metodi d'indagine che analizzano il medium espressivo della performance e, contemporaneamente, guarda a come la ricerca e l'esperienza conoscitiva presentino di per sé dei tratti rapportabili alla performance. Il testo intreccia percorsi di ricerca diversi che si relazionano tra di loro attraverso una doppia trama: si guarda alla performance come oggetto di studio e allo stesso tempo si mettono in evidenza gli aspetti performativi della metodologia di ricerca. La scrittura, come gesto, si lega a specifici contesti spazio-temporali e alla lettura di documenti, foto, tracce e come azione cambia continuamente forma. Il volume si compone di diverse tipologie testuali che vanno dall'analisi dei testi all'interpretazione personale, dal disegno grafico alla presentazione di esercizi performativi che potranno essere messi in atto da un ipotetico gruppo di persone.
Inclusioni. Estetica del capitalocene
Nicolas Bourriaud
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 160
Leggendo la società e l'arte di oggi secondo una chiave di lettura innovativa, Inclusioni segna una svolta nel pensiero di Nicolas Bourriaud. Dopo il relazionale, la postproduzione, il meticciato, esplorati nei suoi precedenti volumi teorici, è ora il momento di includere le categorie marginalizzate dall'ideologia occidentale e capitalista. Ovvero le minoranze, i popoli considerati "primitivi", gli animali, le piante e persino le molecole: insomma il vivente, nel suo senso più ampio. Delineando un percorso erudito ed eclettico che attraversa storia, filosofia, antropologia e arti visive, l'autore evidenzia la necessità di una svolta nel pensiero e nella pratica che rinnovi le categorie tradizionali dell'umanesimo e che aiuti a interpretare l'attuale epoca del "capitalocene". Numi tutelari come Lévi-Strauss, Foucault, Bataille e Guattari e pensatori contemporanei come Emanuele Coccia, Levi Bryant, Viveiros de Castro... vengono affiancati ad artisti come Tomás Saraceno, Philippe Parreno, Pierre Huyghe e Anicka Yi: ne risulta un percorso di interpretazione del contemporaneo...
Slittamenti della performance. Volume Vol. 1
Teresa Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 300
Slittamenti della performance è un progetto editoriale, sviluppato in due volumi, che ha l'intento di narrare analiticamente la nascita, lo sviluppo e le varie articolazioni della performance art internazionale dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Slittamenti della performance, Volume I. Anni 1960 - 2000 tratta l'avventura performatica dalla sua nascita alla fine del millennio, seguendone le vicissitudini, le significazioni e gli sconfinamenti che ha sviluppato negli anni. Il saggio è un excursus critico e non edulcorato che si insinua nelle esasperazioni fisiche di Gina Pane, Ulay e Marina Abramovic, Vito Acconci, Chris Burden, Guerilla Art Action Group e gli Azionisti viennesi, nel femminismo radicale di Judy Chicago, Carolee Schneemann, Yayoi Kusama, Valie Export ed altre, passando per artisti apolidi come i Coum Transmission, Leigh Bowery, Joan Jonas, Luigi Ontani, Urs Lüthi, Rebecca Horn, James Lee Byars, Hélio Oiticica, Rebecca Horn, Jannis Kounellis e molti altri e fino alla ridiscussione corporea della Black Identity di David Hammons, Adrian Piper, Senga Nengudi e Lorraine O'Grady. Negli anni Novanta, il corpo è slittato dalla sua fissità organica alla mutevolezza folgorante dell'epoca postumana dove Matthew Barney, Jana Sterbak, Janine Antoni, Paul McCarthy, Mike Kelley, Bruce Nauman, Félix González-Torres e altri esplorano le geometrie corporee per caricarle di nuovi significati. Con il corpo postorganico l'incessante ricerca biotecnologica e neuroscientifica cambiano prospettiva alla funzionalità corporea sublimando il suo desiderio di mutazione.
L'altra metà dell'avanguardia quarant'anni dopo
Angela Maderna
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 120
Nel febbraio del 1980 si aprì a Palazzo Reale a Milano L'altra metà dell'avanguardia 1910-1940, mostra curata da Lea Vergine, con allestimento di Achille Castiglioni, che presentava le opere di oltre cento artiste attive all'interno dei movimenti d'avanguardia d'inizio Novecento e che vennero ingiustamente cancellate dalla storiografia. Si trattò di un'esposizione tutt'oggi ritenuta fondamentale rispetto agli studi relativi a storia dell'arte e questioni di genere. Attraverso la ricostruzione di quel progetto (concepito a partire dal 1975), il modo in cui venne accolto dal pubblico e dai media dell'epoca e la sua ricollocazione all'interno del contesto storico-critico internazionale e dei movimenti femministi italiani degli anni Settanta, si tenta di analizzare quale sia l'eredità dell'enorme lavoro condotto da Lea Vergine.
Passaggi. Storia della scultura da Rodin alla Land Art
Rosalind Krauss
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 240
L'illustre storica e critica d'arte Rosalind Krauss analizza con eccezionale chiarezza le principali opere che hanno portato la scultura del '900 dalla scultura tradizionale e figurativa alla rivoluzionaria arte concettuale degli anni Settanta, un'arte che ha sviluppato una nuova "sintassi" che scarta la "narrazione" per un impatto istantaneo e apre decisamente nuovi orizzonti verso quella poetica del "campo allargato" che svilupperà nel famoso saggio del 1979. Per Art in America, infatti, Passaggi è il miglior libro mai scritto sull'argomento, "come libro di testo dovrebbe innalzare il livello del discorso nelle lezioni di storia dell'arte, poiché privilegia il significato della scultura, e non la sua cronologia...". A partire dallo studio della modernità di Auguste Rodin e del suo rifiuto della narrativa, si passa successivamente ad un esame dettagliato del futurismo, del costruttivismo, dei readymade di Duchamp, di Brancusi e Giacometti, di Henry Moore e David Smith, del realismo scultoreo, all'introduzione di luce, movimento ed elementi teatrali nella scultura di Picabia, Calder, Oldenburg e altri, fino a scultori più recenti come Robert Morris, Donald Judd, Richard Serra...
La forma video. Tra cinema e arti visive dopo il digitale
Milo Adami
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 240
Negli ultimi trent'anni le immagini in movimento non sono più riconducibili ad un supporto fisico né ad un solo dispositivo di riferimento, tramite le tecnologie digitali sono esposte a continue rielaborazioni, sconfinamenti e attraversamenti, con il rischio di scivolare in un tutto indistinto. Questa ricerca nasce dal desiderio di guardare alle mutazioni del linguaggio videografico: che cosa ne è stato del video dopo l'introduzione delle tecnologie digitali? In quali forme sopravvive? Guardando ad un campione di mostre, opere, teorie, in campo internazionale, il libro ricostruisce una genealogia delle recenti trasformazioni di cui le immagini in movimento, cinema compreso, sono state oggetto. “L'indagine sulle interferenze estetiche fra video e cinema e arte visiva costituisce un contributo originale nel territorio dei visual e media studies che hanno ignorato in generale la storia del video e dimostra che, attraverso le opere radunate e le analisi prodotte, il dispositivo elettronico è stato in grado, nella sua breve storia, di rinnovare il modo di rappresentare il mondo in immagine e di contribuire a risensibilizzare la nostra percezione del reale”. (dalla prefazione di Valentina Valentini)
BienNoLo. Eptacaidecafobia
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2019
pagine: 160
Dai panettoni alle installazioni: a Nolo la riqualificazione passa attraverso l'arte. Grazie a BienNolo, la prima biennale d'arte contemporanea del distretto in scena dal 17 al 26 maggio negli spazi dell'Ex laboratorio panettoni Giovanni Cova (via Popoli Uniti 11). Spiega l'assessore alla cultura Filippo Del Corno alla conferenza stampa di presentazione al Mercato Comunale di viale Monza: «Questa iniziativa, che già dal nome gioca in maniera ironica con quella che è la più importante manifestazione d'arte contemporanea del nostro paese, la Biennale di Venezia, crea nuove forme di connessione con il tessuto urbano»... (Il Corriere della Sera)
Civil imagination. Ontologia politica della fotografia
Ariella Azoulay
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2018
pagine: 272
Capire la fotografia non è solo una questione di valutazione delle fotografie, scrive Ariella Azoulay. La fotografia è solo un evento in quel processo che costituisce una fotografia e che comporta sempre uno spettatore effettivo o potenziale nel rapporto tra il fotografo e la persona ritratta. Lo spostamento a fuoco da prodotto a praticante, delineato in "Civil Imagination", mette in luce il modo in cui le immagini possono potenziare e resistere alla realtà opprimente imposta sulle persone raffigurate.
Pensieri sul design. Thoughtes on design
Paul Rand
Libro: Copertina morbida
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2016
pagine: 96
Versione italiana dell'edizione commemorativa curata da Chronicle Books (2014) del libro del designer Paul Rand pubblicato a New York nel 1947. Edizione fedele all'originale del 1947 e comprensiva di cambiamenti fatti dallo stesso Rand nel 1970, questa del 2014 - nata per commemorare quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno - presenta la prefazione del designer Michael Bierut: "un manifesto, una chiamata alle armi e una squillante definizione di ciò che fa diventare bello il bel design".
L'antiestetica. Saggi sulla cultura postmoderna
Libro
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2014
pagine: 192
L'antiestetica è la base fondante, motivo per cui questo libro non solo diventa la "bibbia del postmoderno" sul quale si formano centinaia di ricercatori negli atenei americani, ma è un tassello importante per capire gli sviluppi successivi del suo pensiero e dell'attività critica del gruppo di "October". Con "L'antiestetica" Hal Foster chiama a raccolta critici autorevoli - Jürgen Habermas, Jean Baudrillard, Kenneth Frampton, Rosalind Krauss, Douglas Crimp, Craig Owens, Gregory L. Ulmer, Fredric Jameson, e Edward W. Said - con lo scopo di investigare sull'intera gamma della produzione culturale postmoderna.
Programma o sarai programmato. Dieci istruzioni per sopravvivere all'era digitale
Douglas Rushkoff
Libro: Copertina morbida
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il media-guru Douglas Rushkoff comincia dal punto in cui aveva finito Marshall McLuhan, aiutando i lettori a riconoscere la programmazione come la nuova alfabetizzazione dell'era digitale, un modello attraverso il quale vedere oltre le convenzioni sociali e le strutture di potere che ci hanno tormentato per secoli. Il problema vero è se noi sappiamo gestire la tecnologia o è lei a stabilire cosa facciamo? Per Douglas Rushkoff è necessario scegliere la prima ipotesi "per avere accesso al pannello di controllo della civiltà".