Libri di Carlo Coccioli
Fabrizio Lupo
Carlo Coccioli
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 552
Il 3 gennaio 1951, a Firenze, un giovane pittore qui chiamato Fabrizio Lupo andò a trovare Carlo Coccioli, di cui aveva letto "La difficile speranza" e "Il cielo e la terra". Fu il primo di una serie di incontri che, nel 1952 e in francese, portarono alla pubblicazione di un libro intitolato, appunto, "Fabrizio Lupo" (scritto originariamente in italiano). Un grande affresco: la rappresentazione, in tutti i suoi aspetti, di un caso di omosessualità interpretato come una forma dell'amore, omosessualità come Amore con la maiuscola. In Francia, il romanzo provocò un tale frastuono di reazioni che Coccioli, che ricevette migliaia di lettere si trasferì in Messico. Ma, quasi immediatamente, il libro veniva pubblicato in spagnolo nella capitale messicana, con conseguenze non dissimili da quelle francesi. Prefazione di Walter Siti.
Davide
Carlo Coccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 404
Davide, uno degli ultimi romanzi scritti da Carlo Coccioli, pubblicato per la prima volta nel 1976 da Rusconi e finalista al Premio Campiello, venne da più parti accostato, fin dalla sua uscita, alle Memorie di Adriano. Con il capolavoro della Yourcenar ha infatti molti tratti in comune: l'accuratezza storica, la profondità spirituale e psicologica e, più di tutto, la voce del protagonista, che ormai sente avvicinarsi la fine dei suoi giorni e passa in rassegna la propria esistenza. Se, però, nel libro della Yourcenar la narrazione prende la forma di una lettera al futuro imperatore Marco Aurelio, in Davide si tratta piuttosto di un monologo rivolto a Dio, di un'invocazione a quel Dio che il re di Israele ricercò e amò con passione. Come già ne "L'erede di Montezuma", Coccioli parla al lettore con la voce di un grande personaggio storico, rievocandone le battaglie e gli amori e indagandone i peccati e i desideri; alle ansie metafisiche del protagonista fanno però eco quelle dell'autore, che attraverso le parole di Davide racconta di sé stesso e della sua inesausta ricerca spirituale.
Le case del lago
Carlo Coccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2021
pagine: 224
Nel suo buen retiro sulle rive di un lago messicano (il Lago degli Abissi), un maturo intellettuale, certo di essere destinato a morire presto, racconta a un enigmatico interlocutore una storia perturbante di sesso, amore e delitto. Al centro degli eventi è la piccola comunità che occupa le tre solitarie case di villeggiatura (la Senza Nome, la Pagoda, il Purgatorio): nella prima abita il narratore col suo giovane compagno «miracolato» Damaso, gli angelici cani Maximus e Minimus e l’arcaica domestica italica; nelle altre due è distribuita una numerosa famiglia americana di origine ebraica quasi al completo – dalla teatrale nonna Lia fino ai nipoti Pierce, hippy-«arancione», e Tadeusz, inquietante efebo tredicenne – con i nerissimi famigli e l’ospite Monsieur Cavalcantì, la cui misteriosa scomparsa è il motore della vicenda. Unico «giallo» nella produzione dell’autore, "Le case del lago" è un esperimento di grande audacia: il terso impianto alla Agatha Christie, contaminato dal paranormale e da morbose suggestioni erotiche che quasi lo trasfigurano in un arazzo gotico, e attraversato dalla fremente interrogazione esistenziale-escatologica del narratore, accoglie notazioni sapide e momenti di autentica poesia, che conferiscono al racconto un’assoluta originalità narrativa, in puro «stile Coccioli».
Uno e altri amori
Carlo Coccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 304
"Uno e altri amori" raccoglie una trentina di racconti, scritti lungo un ampio arco temporale a partire dagli anni '50. Brevi e folgoranti, o lunghi e densi con intrecci e sviluppi complessi degni di un vero romanzo, ci conducono attraverso una variopinta galleria di soggetti: piante malate d'amore, «simpatici» pesci-UFO, fantasmi pacificati, foschi ménages à trois, gatti melodiosi, insetti impervi alla compassione, amanti dell'uno e dell'altro sesso variamente impegnati in esperimenti erotici... Sono ritratti a volte straordinari, persino visionari, di figure colte per lo più in ambienti del tutto ordinari, circondate da oggetti consueti e banali - a Parigi come in Messico, in Toscana, o in Bolivia e nel Middle West americano -, ma capaci di insinuare l'inquietudine dell'assurdo e dell'inesplicabile nel quotidiano. Al termine di questo percorso sinuoso tra storie conturbanti, drammatiche, fantastiche, enigmatiche, a tratti esilaranti, l'unico sentimento che di certo scopriremo di non aver provato è la noia. Questa raccolta offre al lettore l'occasione di un approccio sostanziale al suo autore. Carlo Coccioli vi è presente per intero, con le sue ossessioni metafisiche, il tormentato rapporto con il sesso, l'amore empatico per le creature, l'eterno peregrinare. Con la sua strenua e proliferante immaginazione, alimentata da un occhio mai sazio del visibile e dell'invisibile che vi si annida, e, soprattutto, con quel suo stile inconfondibile, maturo fin dai primi anni e miracolosamente immune da invecchiamento.
Piccolo karma. Minutario di San Antonio, Texas
Carlo Coccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 248
Piccolo Karma è la cronaca delle semplici occupazioni quotidiane, riprese in brevi sequenze di minuti (da cui la definizione di «minutario»), della vita di Carlo Coccioli durante un mese trascorso nella casa di San Antonio in Texas nel 1987, quando lo scrittore decise di concedersi per la prima volta il respiro lieve del frammento. Questa tranche de vie, che si vuole umile e banale («noterelle») ed è invece universalmente riconosciuta come un suo capolavoro, scorre, ora gioiosa, ora malinconica, tra giardini fioriti e cieli sereni, piante, cani, uccelli e formichine, amici e vicini cordiali, shopping, telenovelas e ogni altra manifestazione di una modernità sobriamente familiare. Approdato alla prospettiva buddista, Coccioli osserva il gioco del karma con attenzione pura e gentile, spesso divertita, ma il nuovo abito mentale non spegne in lui l’antica ossessione teologica che lo spinge a cercare la mano di Dio ovunque, fin nelle cose più improbabili. Così, transitando per le proteste accorate contro la sofferenza e la morte e il sogno regressivo di un Dio-caramella capace di addolcire l’implacabile andirivieni karmico delle creature, il libro si chiude su una visione stupefacente: l’apoteosi di Disneyland, Eden artificiale per eccellenza, dove «tutto si mescola e non è male che ciò succeda visto che Tutto è Uno».
Le corde dell'arpa
Carlo Coccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 184
Di quale natura è la relazione intima che da sempre e per sempre unisce Fabrizio e Letizia, facendo di Fabrizio l'ombra di Letizia e dando ai due lo stesso respiro, lo stesso alito? Le vicende dei giovani protagonisti di questo romanzo sono infatti segnate da uno speciale destino di fusione, che li condurrà lontano nella ricerca della soluzione dell'enigma della propria anima individuale, fino a visitare i luoghi più ambigui e torbidi dell'esperienza amorosa, in un'altalena di sentimenti inquadrati sugli sfondi cangianti dei loro viaggi in Italia e attraverso un'America Latina che incanta e ripugna. Pervaso da un'acuta sensibilità erotica e da un affetto quasi mistico per i suoi scomodi personaggi, Le corde dell'arpa ha una scrittura insieme lucida e poetica e una sorprendente qualità cinematografica, che, all'epoca della sua uscita in Francia nel 1967, gli attirò diverse proposte di trasposizione per il grande schermo. Illustrazione psicologicamente perfetta dell'antico mito dell'androgino, di tutti i romanzi di Carlo Coccioli questo è forse il più audace. La stampa europea, esaltando le qualità letterarie dell'opera, scrisse che essa iniziava un «genere nuovo» per il quale mancava ancora un nome.
Budda e il suo glorioso mondo
Carlo Coccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 232
Orientarsi nella selva proliferante del buddismo può essere un'impresa disperata per i non addetti ai lavori: ci si può smarrire facilmente nell'intrico di paradossi, metafore, metamorfosi e figure apparentemente aliene. Ma ecco il Budda di Carlo Coccioli venirci in soccorso. Con la sua mano magistrale, lo scrittore tesse un grandioso affresco della vita e del pensiero del Budda Sakyamuni, sullo sfondo, pullulante di dei, dell'India di cinquecento anni prima di Cristo: con la sua sterminata cultura - che abbraccia mondo classico e orientale, lingue morte e vive, scienze e religioni antiche e moderne -, e il linguaggio chiaro e preciso, mai pedante, stana da ogni piega significati riposti. Senza mai perdere di vista, nel sinuoso svelamento delle connessioni vitali tra buddismo originario e Occidente, la stella polare della compassione che brilla alta sopra le diverse declinazioni religiose dei temi del dolore e della morte. Se il solo mezzo per dare un senso all'esistenza è sentire profondamente la sorte degli altri esseri, adoperandosi per portar loro sollievo nella sofferenza, la compassione rappresenta la sostanza universale del messaggio di Budda. Un messaggio che, va ricordato, Coccioli non ha trovato sull'onda di qualche moda passeggera, ma ha cercato tutta la vita lungo un'interminabile via crucis spirituale, per farlo proprio e infine restituirlo in un quadro di maestosa complessità.
Uomini in fuga
Carlo Coccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 392
«L'indicibile orrore» dell'alcolismo e il ritorno alla gioia di una vita liberata sono l'oggetto di questo libro di Carlo Coccioli. Mosso da un'urgenza personale di esplorare l'insospettabile universo degli «uomini in fuga» - fuga nell'alcol e dall'alcol -, per tre anni lo scrittore presenzia, nei panni dell'osservatore interessato, alle riunioni dei gruppi messicani di Alcolisti Anonimi, dove uomini e donne di ogni età, provenienza ed estrazione sociale, raccontano con spietata sincerità ai loro compagni il proprio labirintico itinerario di dolore, abiezione, successi, speranze e ricadute. Sono storie indimenticabili nella loro individualità e autenticità, ma del tutto simili nella sostanza, perché fenomeni di uno stesso autolesionismo assoluto. In questi malati sembra abitare una sorta di doppio feroce, che molti di loro sentono come una presenza aliena; e contro questo «Altro» nulla possono gli approcci convenzionali e gli appelli alla forza di volontà: perché la guarigione da una tale patologia del corpo e della mente richiede un potere superiore che trascende l'individuo. Solo la comunità dei propri simili e la religiosa osservanza dei Dodici Passi possono restituire e conservare al malato salute e dignità. Viaggio agli inferi e messaggio di speranza, "Uomini in fuga" unisce il pathos di un romanzo alla forza di verità di un'indagine antropologica contagiosamente simpatetica sulla dipendenza, e ci consegna una chiave per aiutare il prossimo e noi stessi.
Il cielo e la terra
Carlo Coccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 400
Scritto a Firenze fra il 1948 e il 1949, e pubblicato da Vallecchi nel 1950, "Il cielo e la terra" dimostra una preoccupazione metafisica che fece evocare i nomi di Kierkegaard, Léon Bloy, Bernanos. Ma sbaglierebbe chi volesse rinchiudere questa opera (e tutto ciò che l’autore ha scritto) dentro confini troppo definiti. La storia di don Ardito Piccardi, destinata a continuare in un romanzo successivo, "La pietra bianca", è soprattutto un’esplorazione notturna nel cuore dell’uomo, attraversato da forze più grandi di lui, di cui a volte è il docile strumento, e più spesso lo sconvolto e smarrito ribelle. Episodi come quello della ragazzetta indemoniata o dell’allucinante «sfida di Dio» sulla pianura coperta di neve, e personaggi inquieti e drammatici come il giovane omosessuale suicida, l’editore Giuliano Fanti, o il capitano tedesco, fanno di questa vicenda un romanzo appassionante e profondo che ha superato la prova del tempo e che si può considerare un classico della nostra letteratura.
L'erede di Montezuma
Carlo Coccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2020
pagine: 520
«Io Cuauhtemoc, figlio di Ahuizotl, io Aquila-che-Cade, colui che parla, re di Tenotichlan, capo della Triplice Alleanza, imperatore, undicesimo e ultimo signore del Messico, capo degli uomini...». Chi parla è l'erede di Montezuma. Aspettando la morte per mano degli spagnoli, l'indomito re, nudo ma avvolto da una divina luce verde che è «pace e gioia», chiama a raccolta le forze e la memoria per narrare la sua vita e il dramma di cui è attore e testimone: il crollo della società azteca. Sfilano i ricordi: le durezze dell'infanzia e del collegio, le figure carismatiche della madre e del maestro; i sacerdoti e i potenti con le loro manovre, le feste e le solennità; l'eleganza delle vesti e degli ornamenti, lo splendore dei palazzi, dei templi, dei canali; le guerre «fiorite» e i sacrifici umani; le voci, i versi, le canzoni, le luci e le ombre, i foschi presagi e le crepe nell'edificio politico prima dell'arrivo dei bianchi, colpo di scena della storia. E si rincorrono le domande: perché tutto cade come un castello di carte sotto l'urto di un manipolo di barbari? È una fatale coincidenza quella dell'antica profezia che annunciava il ritorno degli dei esiliati da Oriente con lo sbarco degli Esseri - volgari, infidi, rapaci, affamati d'oro - sui lidi degli uomini? E la spettrale inerzia di Montezuma, «malato di Dio»? Era scritto, o c'è dell'altro? Nel suo volo d'addio l'Aquila azteca rivede ogni cosa al ralenti per cogliere i più fini frammenti dell'enigma, planando ad ali distese verso il tragico finale. Con L'erede di Montezuma, Coccioli adotta l'ottica dell'indigeno - geniale esperimento copernicano - squaderna zone inesplorate di un universo meraviglioso. Infondendo vita e poesia ai sedimenti inerti della tradizione storico-antropologica, svela a sorpresa il volto innocente della maestosa civiltà degli Aztechi.
Tra cielo e terra. Le storie di Luis Carvajal el Mozo e di Simón Cochel
Carlo Coccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 84
All’interno di “Documento 127”, itinerario spirituale nel quale Carlo Coccioli illustra la sua “conversione” o il suo ritorno all’ebraismo, sono incastonati due racconti: quelli di Luis Carvajal el Mozo e di Simón Cochel. Luis Carvajal el Mozo è un ragazzo cattolico che decide di circoncidersi dopo aver letto la Bibbia: «Io a Cristo voglio molto bene e ho molto affetto per lui; ma Cristo non è Dio». La sua vicenda testimonia la forza della fede e la crudeltà dell’Inquisizione messicana del XVI secolo. Simón Cochel, studente ventenne di Filosofia alla Sorbona, si innamora della sedicenne Sarah. La loro storia d’amore nasce nella Francia del 1939, in un periodo in cui l’essere ebrei non può essere ignorato. Eppure, nelle loro conversazioni non si accenna mai al nazismo o alla guerra. I racconti sono accompagnati da brevi testi che presentano il profilo dell’autore e invitano a riscoprire uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento.