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Libri di Carlo G. Gabardini

Churchill. Il vizio della democrazia

Carlo G. Gabardini

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2019

pagine: 219

È più semplice di quello che sembra. In assenza di maestri viventi, chi potrebbe finalmente spiegarci che è una follia credere che la politica sia di per sé un male, e che ha invece un ruolo fondamentale nelle democrazie di oggi? E chi potrebbe spiegarci che l'Europa è il piano lungimirante scaturito da due sanguinose guerre mondiali e dunque tocca diventare fieri di essere europei? Chi? Winston Churchill! Morto da più di cinquant'anni, ma vivo come non mai nel racconto di un autore che mentre lo scopre se ne innamora e gli chiede aiuto. Churchill è un po' il nonno di tutti noi europei, un nonno che tracanna whisky, urla, sbraita, si lamenta senza mai arrendersi, si dà sempre al cento per cento, fuma sigari senza sosta, tossisce, detta ad alta voce bevendo champagne, si ammala, comanda ma ascolta, è risoluto ma ammira chi è in grado di cambiare idea, spesso lavora sdraiato nel letto per giorni o mentre fa uno dei suoi due quotidiani bagni caldi. Fu primo ministro, passò il proprio sessantanovesimo compleanno all'ambasciata di Teheran assieme a Stalin; nel 1930 in un discorso parlò di Stati Uniti d'Europa, vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 e aveva un'àncora come quella di Braccio di Ferro tatuata sull'avambraccio. Insomma, uno da stare ad ascoltare, uno di cui essere fieri, uno che ti fa sentire forte e felice di essere europeo. Perché se è vero che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre forme che si sono sperimentate finora, è bene che diventi un vizio, nella speranza che sia difficilissimo poi smettere.
18,00 17,10

Una storia comune. Sanpa: io, noi, tutti

Carlo G. Gabardini

Libro: Libro in brossura

editore: HarperCollins Italia

anno edizione: 2022

pagine: 288

"“Perché occuparsi della storia di Sanpa? Perché raccontarla oggi?” È quello che si chiede Carlo Gabardini quando gli viene proposto di realizzare un documentario sulla comunità di recupero di San Patrignano e sul suo fondatore, Vincenzo Muccioli. Una vicenda che evoca telegiornali lontani, santificazioni e demonizzazioni, opinioni e pregiudizi, polemiche, episodi mai del tutto chiariti. Ma è davvero solo questo? Iniziando a fare le ricerche Gabardini, come Alice nella tana del Bianconiglio, intraprenderà un viaggio di scoperta che è anche un viaggio nella memoria. La memoria di una generazione, i nati tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80, che in modi diversi hanno avuto a che fare con la delusione dell’eroina, con la fascinazione per la dissoluzione, con il disagio di quando, bambini, si incontrava un “drogato”, un disagio che forse sottintendeva la paura di diventare così, una volta cresciuti. E oggi che siamo più grandi, che effetto fa rivangare il percorso educativo di un intero Paese scandito dalla televisione mentre fissa una memoria collettiva? La storia di San Patrignano diventa davvero una storia comune, che mischia il pubblico, il racconto di quegli anni divisi tra una fiducia sconfinata nel presente e la paura che qualcosa di inesorabile stesse per accadere, e il privato quotidiano attuale della domanda: “Davvero pensiamo che la droga sia una questione risolta nel passato? E come mai quel passato abbiamo deciso collettivamente di seppellirlo?” Costruito come un collage, alternando la ricostruzione delle indagini che hanno portato alla realizzazione dell’acclamata docuserie Netflix, all’evocazione dell’Italia degli anni ’80 – che Gabardini fa rivivere evocandone atmosfere, desideri e timori –, alle proprie vicende familiari e personali, come la drammatica storia d’amore di Marco. “Tutti abbiamo avuto un tossico in casa oppure ci siamo chiesti se il tossico eravamo noi. Far finta di dimenticare è sempre un piano fallimentare.” In parte memoir, in parte saggio, in parte inchiesta, in parte riflessione sul raccontare la realtà, il libro di Gabardini è una lettura indimenticabile, una freccia indirizzata, al tempo stesso, verso la mente e il cuore dei lettori."
18,00 17,10

Trevor. Non sei sbagliato: sei come sei

James Lecesne

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 112

Trevor, tredici anni, è un inguaribile ottimista, uno spirito effervescente ed entusiasta, un artista in erba che con la sua vita sogna di cambiare il mondo, proprio come Lady Gaga. A scuola, però, le sue passioni iniziano ad attirargli battutine e insulti, che nella sua limpida ingenuità Trevor non capisce, e così facendo contribuisce a rinfocolare. Abbandonato dagli amici, frainteso dal mondo degli adulti, genitori compresi, Trevor si ritrova presto affibbiata l'etichetta di gay. Una storia che si ripete spesso in molte scuole del nostro Paese. Per fortuna, però, nel caso di Trevor questo è solo l'inizio. Prefazione di Carlo G. Gabardini.
10,00 9,50

Fossi in te io insisterei. Lettere a mio padre sulla vita ancora da vivere

Carlo G. Gabardini

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2015

pagine: 241

"Ciao papà, non so se ti spedirò mai questa lettera, ma intanto la scrivo. Ti devo dire delle cose perché qua la vita si fa complessa ed è sempre più difficile capire, restare lucidi, trovare un senso, interrogarsi sulla felicità." Inizia così la lettera di Carlo G. Gabardini al padre. Una lettera che è il dialogo a lungo rimandato fra un figlio diventato adulto e un padre troppo esemplare e troppo amato a cui, chi scrive, deve dire addio per affrontare la vita ancora da vivere. Alternando ciò che è stato e ciò che è, Gabardini dà voce a un "romanzo famigliare" che prende avvio nella Milano degli anni Settanta-Ottanta in un appartamento nel quale i protagonisti - un padre, una madre e cinque figli, fra maschi e femmine - consumano cene "politicamente scorrette", si confrontano e si contano per scegliere la nuova auto da acquistare o il luogo dove trascorrere uno specialissimo compleanno, giocano partite di Trivial Pursuit, si danno appuntamento in cucina per tè notturni che diventano il momento più atteso e più intimo della loro quotidianità. "Fossi in te io insisterei" è un racconto intimo e coraggioso, ironico e struggente, in cui è impossibile non riconoscersi perché, come scrive Gabardini, "il coming-out non è un'esclusiva degli omosessuali, ma di tutti. Perché "venir fuori", mostrarsi per chi si è realmente, urlare cosa si desidera per la propria esistenza, non concerne solo la sfera sessuale, riguarda il nostro senso di stare al mondo.
17,00 16,15

Questa sera si recita Molière

Questa sera si recita Molière

Paolo Rossi, Carlo G. Gabardini

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 2006

pagine: 126

"Cosa mi attirava di Molière, nelle sue prime farse e soprattutto ne Il medico per forza? La figura del ciarlatano, i meccanismi del potere, un uomo che finge di essere ciò che non è e induce tutti gli altri a crederci. Poi ho aggiunto la realtà odierna del nostro Paese. [...] La satira di Molière mette bene in luce come il potere (che può essere anche nelle mani di un finto medico) non solo si approfitta del più debole, ma lo convince anche che si stia lavorando per lui, e bene!"
19,50

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