Libri di Carlo Mangio
Storia illustrata di Livorno
Olimpia Vaccari, Lucia Frattarelli Fischer, Carlo Mangio, Denise Ulivieri, Giangiacomo Panessa, Maurizio Bettini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 288
«Finalmente una storia di Livorno dalle origini ad oggi, aggiornata anche se breve. È un’acquisizione necessaria per tutti coloro che in Toscana guardano a realtà assai più antiche e ricche di capolavori artistici (Pisa, Lucca, Firenze) e credono che Livorno non abbia una storia meritevole di essere conosciuta e ricordata. Livorno ha origini medievali, è stata tra Seicento e Settecento ora il primo, ora il secondo porto per volume di traffico della riva nord del Mediterraneo e lo statuto di porto franco concesso nel 1676 da Cosimo III fu imitato da altri porti italiani ed europei. La tolleranza di cui godevano le comunità non cattoliche era nota in tutta l’Europa e suscitava l’ammirazione degli intellettuali più aperti già prima di ricevere il plauso delle Lumières. In questo clima nella seconda metà del Settecento l’editoria livornese stampò il gran libro di Beccaria, la terza edizione dell’Encyclopédie e altre opere illuministiche di avanguardia, sgradite agli indefessi difensori della tradizione. Nel 1849 Livorno fu una delle poche città italiane in cui le idee democratiche godettero di un consenso di massa e una delle pochissime che tentarono la resistenza armata contro gli austriaci. Certamente tanti aspetti sono ancora da chiarire: dalla descrizione della compagine sociale che in età moderna non può essere ridotta alla compresenza, spesso dialettica, di stranieri e di sudditi toscani, di cattolici e di non cattolici, al ruolo del fascismo nell’orientare la società e lo sviluppo economico, dal peso del porto franco nella politica mediterranea delle grandi potenze alla vivace attività delle accademie culturali e dei teatri. L’elenco potrebbe continuare. Non dico questo per gli Autori che con il poco spazio e gli studi parziali a disposizione sono stati assai bravi. Lo dico nell’auspicio che al più presto possa essere messa in cantiere un’ampia e completa storia di Livorno, destinata ad indagare puntualmente, anche grazie a nuove ricerche, l’identità di questa città» (dalla premessa di Furio Diaz)
An illustrated history of Livorno. Ediz. italiana e inglese
Olimpia Vaccari, Lucia Frattarelli Fischer, Carlo Mangio, Denise Ulivieri, Giangiacomo Panessa, Maurizio Bettini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 288
In versione illustrata, la storia di Livorno ci racconta della sua tolleranza religiosa, nota e ammirata in tutta Europa tanto da ricevere il plauso delle Lumières. È qui che nella seconda metà del Settecento venne stampato il gran libro di Beccaria, la terza edizione dell’Encyclopédie e altre opere illuministiche di avanguardia, sgradite agli indefessi difensori della tradizione.
Breve storia di Livorno
Olimpia Vaccari, Lucia Frattarelli Fischer, Carlo Mangio, Denise Ulivieri, Giangiacomo Panessa, Maurizio Bettini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 128
Livorno, tra le città italiane, è un caso particolare. Il volume, nella sua forma breve e maneggevole, ripercorre a volo d’uccello le vicende storiche di questa singolare città attraverso i secoli, da quando, da antico porto etrusco e romano fu avamposto fortificato della repubblica marinara di Pisa per divenire nel Seicento importante centro di deposito e di scambio tra il Mediterraneo musulmano ed i porti dell’Europa del nord. «Finalmente una storia di Livorno dalle origini ad oggi, aggiornata anche se breve. È un’acquisizione necessaria per tutti coloro che in Toscana guardano a realtà assai più antiche e ricche di capolavori artistici (Pisa, Lucca, Firenze) e credono che Livorno non abbia una storia meritevole di essere conosciuta e ricordata. Livorno ha origini medievali, è stata tra Seicento e Settecento ora il primo, ora il secondo porto per volume di traffico della riva nord del Mediterraneo e lo statuto di porto franco concesso nel 1676 da Cosimo III fu imitato da altri porti italiani ed europei. La tolleranza di cui godevano le comunità non cattoliche era nota in tutta l’Europa e suscitava l’ammirazione degli intellettuali più aperti già prima di ricevere il plauso delle Lumières. In questo clima nella seconda metà del Settecento l’editoria livornese stampò il gran libro di Beccaria, la terza edizione dell’Encyclopédie e altre opere illuministiche di avanguardia, sgradite agli indefessi difensori della tradizione. Nel 1849 Livorno fu una delle poche città italiane in cui le idee democratiche godettero di un consenso di massa e una delle pochissime che tentarono la resistenza armata contro gli austriaci…» (Furio Diaz)