Libri di Carmelo Scavuzzo
Machiavelli. Storia linguistica italiana
Carmelo Scavuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 185
Sebbene Machiavelli abbia conosciuto una fortuna assai larga, lo stesso non può dirsi della sua lingua, che già dai contemporanei era giudicata con severità. Solo biasimi, quasi in ogni età, hanno ricevuto le sue "negligenze" grammaticali, ovvero gli ingredienti più tipici della sua lingua (si pensi ai fiorentinismi post-trecenteschi, alle forme idiomatiche, alle voci dotte, alle spezzature sintattiche, agli anacoluti). Il suo ideale linguistico appare distante dal fiorentino dei grandi trecentisti e dall'italiano letterario che di lì a poco sarebbe stato codificato nelle Prose bembesche. Il volume esamina nei tratti linguistici più significativi un ampio campione di testi ricavati da opere rappresentative dei molteplici interessi di Machiavelli.
Studi sulla lingua dei quotidiani messinesi di fine Ottocento
Carmelo Scavuzzo
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1988
pagine: 208
Un modello di prosa d'arte. L'italiano di Emilio Cecchi
Carmelo Scavuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2011
pagine: 216
In questo lavoro l'autore si propone d'indagare la lingua di Emilio Cecchi attraverso alcuni scritti che toccano tre ambiti culturali: la critica letteraria, la letteratura di viaggio e l'epistolografia. Ricadono nel primo ambito un lungo saggio su Pascoli, un libro sui grandi romantici inglesi e alcuni articoli di letteratura italiana contemporanea apparsi su vari quotidiani. Al secondo due libri che raccolgono riflessioni e memorie legate ai lunghi soggiorni dell'autore negli Stati Uniti e in Messico: del 1932 è 'Messico'; del 1939 è 'America amara'. Nel terzo ambito rientrano i carteggi con Mario Praz e Gianfranco Contini. Si tratta di scritti eterogenei da cui emerge con forza la padronanza del mezzo linguistico che privilegia gli stilemi della prosa d'arte, ma che sa anche mutare di costume attraverso una tastiera espressiva estesa fino al fiorentino vivo e ai meccanismi tipici della comunicazione dialogica.