Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Chiara Marasco

«Io di teatro non m'intendo». Simulazioni e dissimulazioni nel teatro di Italo Svevo

Chiara Marasco

Libro: Libro in brossura

editore: Il Convivio

anno edizione: 2024

pagine: 240

La produzione teatrale di Italo Svevo si compone di quattordici commedie scritte nell'arco di quasi cinquant'anni e sopravvissute fino ad oggi al silenzio e alla disattenzione della critica. Il volume si propone di analizzare i testi teatrali dello scrittore triestino usando la lente critica della bugia, una cicatrice che sembra percorrere come un fil rouge questa parte solo apparentemente sommersa della sua produzione letteraria. Il teatro di Svevo è stato definito da molti 'teatro senza teatro', un 'teatro fantasma', poco portato in scena e dunque poco rappresentabile. In realtà rivela molto dell'intensa scrittura sveviana permettendoci di penetrare in un laboratorio ricchissimo. Dietro l'apparente leggerezza delle trame si nasconde, soprattutto nelle ultime commedie, lo studio analitico della coscienza: sogni, ansie, crudeltà gratuite, interessi personali, segreti si dipanano all'interno del salotto borghese in cui si arriva anche a sfidare e irridere la morte. Le pagine teatrali sono disseminate di lapsus, errori, atti mancati, bugie: la simulazione e la falsificazione diventano regole necessarie di un mondo che l'autore mette ferocemente in discussione e in cui è impossibile la felicità, ma anche la capacità di provare sentimenti profondi e disinteressati. L'unica via di fuga è la trasgressione che i personaggi sveviani, sempre tormentati, nevrotici, inadeguati, insoddisfatti, cercano disperatamente. A smorzare l'amarezza di questa visione della vita è l'ironia che avvolge in un sorriso le verità e gli inganni e soprattutto l'inconsistenza e l'inutilità del vivere. È un'operazione che Svevo svolge più efficacemente nella scrittura teatrale, 'forma delle forme', mezzo immediato e meno sottoposto ai controlli di una critica implacabile e condannabile che, in più occasioni e ancora oggi, ha mostrato di non comprendere la libertà contenuta dentro il confine della pagina sveviana.
25,00 23,75

«L'immaginazione è una vera avventura». Italo Svevo e il tempo ultimo della scrittura

«L'immaginazione è una vera avventura». Italo Svevo e il tempo ultimo della scrittura

Chiara Marasco

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2019

pagine: 164

Eugenio Montale oltre mezzo secolo fa parlava di Italo Svevo come di un autore «largo e inconclusivo come la vita». I contorni dell'opera dello scrittore triestino ci appaiono oggi molto più sfrangiati per effetto dei sopravvenuti ritrovamenti e ordinamenti di altre carte e testimonianze, e in seguito alla valorizzazione di settori considerati a lungo secondari della sua produzione (dalle novelle al teatro, alle scritture private). Meno univocamente preordinato e rettilineo ci appare anche il processo di maturazione del suo discorso narrativo e, tuttavia, lo spunto montaliano riguardante la strutturale inconclusività della sua pagina mantiene una forza incisiva, come dimostra il presente volume, con la sua strategia di attraversamento pluridirezionale di temi e campi fondamentali della critica sveviana. Prefazione di Mario Sechi.
10,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.