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Libri di Claudio Lagomarsini

Il Graal e i cavalieri della Tavola Rotonda. Guida ai romanzi francesi in prosa del Duecento

Il Graal e i cavalieri della Tavola Rotonda. Guida ai romanzi francesi in prosa del Duecento

Claudio Lagomarsini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 136

Questa sintetica guida è un invito alla lettura del ciclo di prose cavalleresche noto come Lancillotto-Graal: la prima parte esplora la formazione della leggenda di re Artù e lo sviluppo di racconti indipendenti sul Graal, su Lancillotto e Merlino; nella seconda parte sono illustrate la struttura del ciclo in prosa e la sua trasmissione nei manoscritti, le principali tecniche narrative elaborate dagli anonimi prosatori, le questioni interpretative più salienti e, per finire, la fortuna del testo dal Medioevo ai giorni nostri.
12,00

Ai sopravvissuti spareremo ancora

Claudio Lagomarsini

Libro: Copertina morbida

editore: Fazi

anno edizione: 2020

pagine: 206

Una "tragedia della porta accanto" dai toni alti e trasfigurati. Il ritratto lucido e impietoso di un mondo al tramonto visto con gli occhi di un ragazzo, impotente di fronte alla realtà in cui si trova a vivere. Un giovane è costretto a tornare nel paese d'origine per vendere la casa di famiglia: è un ritorno doloroso così come lo è il ritrovamento di cinque quaderni scritti molti anni prima dal fratello maggiore Marcello. Leggendoli per la prima volta, il ragazzo, ormai uomo, ripensa all'estate del 2002 quando i due fratelli vivevano ancora insieme, con la madre e il compagno della donna, soprannominato Wayne. La loro casa era stretta tra quella della nonna materna e quella di un uomo, soprannominato il Tordo. Nei quaderni, Marcello racconta molte cose di quell'estate: le cene all'aperto, le discussioni furibonde tra il Tordo e Wayne, la relazione amorosa tra la nonna e il Tordo, il rapporto conflittuale tra la madre e la nonna. Fra i vari episodi riportati nel diario, uno in particolare sarà quello che scatenerà la serie di eventi che porteranno all'inaspettato e drammatico epilogo. Con uno stile calibrato e una lingua che mescola tratti eleganti a termini più colloquiali, Claudio Lagomarsini riesce a svelare il crepuscolo di un mondo patriarcale, sessista e arretrato, fotografando dall'interno una società destinata a sparire, eppure ancora così rappresentativa del nostro Paese. Tra cene in cortile, litigi per un orto e comportamenti retrogradi, "Ai sopravvissuti spareremo ancora" racconta la quotidianità di un ambiente provinciale piccolo e meschino e l'angoscia di chi con questa quotidianità non riesce più ad avere a che fare. L'attaccamento ai confini della proprietà privata e l'atmosfera oppressiva del nucleo abitato al centro della storia sono il cuore di questo romanzo d'esordio che affronta il dramma di un ragazzo che, pur dotato di un'acuta sensibilità, nulla potrà contro la grettezza e la distanza della famiglia che gli è toccata in sorte.
16,00 15,20

Lancillotto. Il mito del Graal e della Tavola Rotonda

Claudio Lagomarsini

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2025

pagine: 320

All'inizio del quinto secolo, nella Marca di Gallia, Ban, sovrano vassallo di re Artù, si mette in marcia con la moglie e il figlio neonato, Lancillotto: il suo regno, Benoïc, è minacciato dai tentativi di conquista di un altro re. Tuttavia, in viaggio, Ban muore tragicamente, e anche Lancillotto sparisce nel nulla, rapito da una misteriosa donna, conosciuta come la Dama del Lago… Diversi anni dopo, quel neonato è ormai un uomo ed è determinato a diventare un cavaliere. Perciò si reca nella leggendaria corte di re Artù, a Camelot, dove riceve l'investitura. Ma essere un cavaliere è meno semplice di quanto sembri: le sue imprese lo portano a scontrarsi con draghi, fate e dame che tentano di trarlo in inganno; e poi c'è l'amore per la regina Ginevra, che fa vacillare la fedeltà al suo re. Ma quando viene rivelata una profezia sul Santo Graal, che potrà essere ritrovato solo dal migliore dei cavalieri, tutto cambia per Lancillotto… Claudio Lagomarsini, rielaborando con creatività e attenzione le fonti e costruendo una narrazione degna di un coinvolgente romanzo storico, ci porta nei luoghi e nelle atmosfere del ciclo arturiano, tra amori proibiti e grandiosi tornei, feste di corte e duelli tra cavalieri, incantesimi e profezie.
16,90 16,06

L'invenzione dell'intreccio. La svolta medievale nell'arte narrativa

Claudio Lagomarsini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2023

pagine: 200

L'intreccio di molte linee narrative in simultanea è una svolta fondamentale nella storia della letteratura e in particolare nell'elaborazione della fortunata forma che chiamiamo «romanzo». Senza quella innovazione, non avremmo forse mai avuto opere come «I miserabili» o «Guerra e pace». È nei testi del ciclo del Graal - dunque nella Francia del Duecento - che viene adottata per la prima volta e poi perfezionata questa tecnica rivoluzionaria destinata a influenzare autori come Ariosto o Malory, e a imporsi poi definitivamente nella tradizione narrativa europea. Ma come e perché ha avuto origine questa svolta? Grazie a un'indagine congiunta sui fronti dell'analisi letteraria, della filologia e della storia culturale, l'autore avanza un'ipotesi originale, che chiama in causa un mutamento di prospettiva intervenuto nel pensiero storiografico medievale.
22,00 20,90

Il ciclo di Guiron le Courtois. Romanzi in prosa del secolo XIII. Volume Vol. 4

Il ciclo di Guiron le Courtois. Romanzi in prosa del secolo XIII. Volume Vol. 4

Libro: Libro rilegato

editore: Sismel

anno edizione: 2020

pagine: 897

Con il titolo di Roman de Guiron si indica la seconda branche del Ciclo di Guiron le Courtois, mastodontico complesso di romanzi francesi in prosa composti all’incirca tra il 1235 e il 1240. Copiato nei secoli e amato da molte generazioni di lettori, tra cui Federico II di Svevia e Ludovico Ariosto (che vi trovò numerosi spunti per l’elaborazione dell’Orlando furioso), il Ciclo di Guiron le Courtois viene pubblicato integralmente per la prima volta a cura del «Gruppo Guiron». Il presente volume contiene l’edizione critica della prima metà del Roman de Guiron (§ 1-970): in questo romanzo viene introdotto nel mondo arturiano Guiron il Cortese, un prode cavaliere ignoto alle prose francesi del Duecento a causa della prigionia che lo ha tenuto lontano dalle scene per molti anni.
110,00

I confini della lirica. Tempi, luoghi, tradizione della poesia romanza

Libro: Libro in brossura

editore: Sismel

anno edizione: 2017

pagine: 322

48,00 45,60

Æneis. Volgarizzamento senese trecentesco di Ciampolo Di Meo Ugurgieri

Æneis. Volgarizzamento senese trecentesco di Ciampolo Di Meo Ugurgieri

Publio Virgilio Marone

Libro: Libro rilegato

editore: Scuola Normale Superiore

anno edizione: 2018

pagine: 555

Dopo la riscrittura cavalleresca dell'Æneis - compiuta nel XII secolo dall'autore del Roman d'Eneas, e di fianco alla versione compendiaria trecentesca che si attribuisce a ser Andrea Lancia, quella che si pubblica è la più antica traduzione integrale del sacrum poema virgiliano: la prima, dunque, non solo in un volgare italiano ma anche in una lingua romanza. Il volgarizzamento senese dell'Æneis è interessante per varie ragioni: per la sua qualità letteraria (Folena non esitò a parlare di «un capolavoro del genere»), per il riuso di tessere dantesche, per il suo significato "civile". Vedendo la luce negli anni del Governo dei Nove, il testo rientra, infatti, nel novero delle operazioni culturali (si pensi anche alla codificazione del mito della Lupa) volte alla ricostruzione della memoria pubblica che si era andata perdendo nel corso di due secoli di incontrollata espansione demografica e urbanistica. Nell'introduzione al testo critico si offre, innanzi tutto, una panoramica della fortuna medievale dell'Æneis, con speciale attenzione per i volgarizzamenti e rifacimenti italiani. Si raccolgono, poi, le informazioni biografiche relative a Ciampolo, esponente dell'importante famiglia senese degli Ugurgieri. Facendo il punto sulle testimonianze note, lo studio dei manoscritti permette, tra l'altro, di restituire al XV secolo il cosiddetto «codice Maiocchi», datato al 1340 da una falsa sottoscrizione e, anche su questa base, additato da alcuni studiosi come testimone più autorevole. Nei capitoli successivi, dopo aver preso in esame la storia testuale del volgarizzamento e la trasmissione del testo virgiliano nel Medioevo, si analizzano le tecniche traduttive: se si segnala, da un lato, la crudezza di alcune soluzioni latineggianti, dall'altro sono innegabili le capacità di Ciampolo nel plasmare una prosa fluida, mossa, ben ritmata. Sono prese in considerazione, infine, alcune questioni più specifiche, come il rapporto con il volgarizzamento compendiario del Lancia e la presenza, nei manoscritti, di un fitto apparato di chiose marginali e interlineari. La Nota al testo è preceduta da un capitolo di osservazioni linguistiche. L'edizione critica - di tipo ricostruttivo — è accompagnata da un commento che dà conto di questioni interpretative, problemi della traduzione, fatti linguistici rilevanti, interventi ecdotici delicati e ipotesi sulla lezione dell'exemplar latino. Il volume è completato da glossario e indici.
60,00

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