Libri di Cosimo Caputo
Tesi per il futuro anteriore della semiotica
Augusto Ponzio, Susan Petrilli, Cosimo Caputo
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2006
pagine: 136
È il nostro presente il futuro anteriore della semiotica non solo come scienza, ma anche come capacità umana specie-specifica di usare i segni per riflettere sui segni e comportarsi di conseguenza. È oggi - mai un presente è stato così carico di responsabilità nei confronti del futuro e così capace di mettere a rischio la possibilità stessa del futuro - che si decide del perdurare della vita dei segni e dei segni della vita sul nostro pianeta.
Semiotica e comunicazione
Cosimo Caputo
Libro
editore: Edizioni Dal Sud
anno edizione: 2004
pagine: 208
Hjelmslev e la semiotica
Cosimo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 231
Il volume espone la teoria del linguaggio di Louis Hjelmslev superandone gli stereotipi e al contempo facendo emergere le intuizioni nascoste e i germi intellettuali suscettibili di sviluppi ancora inediti. Nella prospettiva glossematica, che Hjelmslev ha fodato insieme al fonetista Hans J. Uldall, la linguistica si allarga fino a diventare la "forma" di tutti i sistemi segnici, verbali e non verbali, arrivando così a coincidere con una semiotica il cui obiettivo è quello di descrivere le relazioni interne ed esterne dei singoli fatti di comunicazione, risalendo alle loro condizioni di possibilità, e in cui le categorie della semiosi sono oggetti di ordine formale, identità non preformate ma definite dalle relazioni in cui entrano. Una "semiotica glossematica" che si configura come teoria della forma e della materia del segno.
Semiotica italiana. De Mauro, Garroni, Rossi-Landi
Cosimo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2023
pagine: 220
La semiotica generale, ossia il tentativo di dare una fondazione teorica alle tante ramificazioni dello studio della semiosi, è un nucleo forte della semiotica italiana della quale, nel libro, non si rivendica alcun primato quanto piuttosto il riconoscimento del suo essere a pieno titolo il nodo di una grande rete che ha arricchito e arricchisce la ricerca semiotica e la filosofia del linguaggio. Sottolineare l’importanza della semiotica generale non significa misconoscere gli altri settori della ricerca semiotica o il valore delle specializzazioni o, ancora, la diversità dei saperi che hanno contribuito alla sua edificazione disciplinare. Tullio De Mauro, Emilio Garroni, Ferruccio Rossi-Landi appartengono a un’altra stagione culturale e a un’altra Università, e oggi si troverebbero controcorrente o fuori moda di fronte all’indebolimento, se non proprio all’abbandono, di ogni discorso sui fondamenti.
Emilio Garroni e i fondamenti della semiotica
Cosimo Caputo
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 152
L'affermazione della semiotica in Italia ha visto il fondamentale contributo dell'estetica. Emilio Garroni e Umberto Eco ne sono stati i principali protagonisti. Entrambi hanno trovato supporto nella teoria del linguaggio di Louis Hjelmslev (alla quale per altro verso ha rivolto la sua attenzione anche Galvano Della Volpe), ma, a differenza di Eco, che ha coniugato la teoria hjelmsleviana con la semiotica di Peirce, Garroni, almeno fino a tutti gli anni '70 del Novecento, ne ha avviato una puntuale, penetrante e ineludibile lettura che ne ha accresciuto la portata teorica, diventando così il primo, grande interprete italiano del linguista danese e un pioniere della semiotica glossematica. Se in un primo tempo la ricerca garroniana si è configurata come una estetica (che è) semiotica: una estetica che utilizza strumenti semiotici, in un secondo tempo è venuta delineandosi come una semiotica (che è) estetica: una semiotica del sentire, una semiotica non cognitiva che riporta a una condizione non intellettualistica o all'originaria adesione del soggetto al suo stesso fare esperienza della vita, al suo sentirsi con altri e sentire l'altro.
Tra Saussure e Hjelmslev. Ricerche di semiotica glossematica
Cosimo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 183
Nella sua derivazione dalla linguistica la semiotica è strutturale e di ispirazione saussuro-hjelmsleviana, connotazione di una epistemologia che coniuga vocazione al rigore, ricalcando procedure praticate dalle discipline logico-matematiche, e vocazione alla ricerca empirica nella descrizione dei fenomeni di comunicazione e di significazione. La semiotica glossematica, pertanto, non si riduce allo spazio chiuso della langue o al formalismo esasperato delle connessioni funzionali senza riferimento agli operatori di tali connessioni: il corpo, la parole, l'istituzione sociale, e con la sua architettura stratificazionale conduce al cuore del lavoro semiosico e semiotico. Una semiotica, quindi, aperta alla ricerca filosofica sul senso e sulle sue condizioni di possibilità. A cento anni dalla morte di Ferdinand de Saussure e a cinquanta da quella di Louis Hjelmslev la loro voce si fa ancora sentire.
La scienza doppia del linguaggio. Dopo Chomsky, Saussure e Hjemslev
Cosimo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 150
La dualità è il tratto caratteristico dello "spirito scientifico" di Saussure e Hjelmslev che porta a un "ri-pensamento" della linguistica e della semiotica. Si tratta di proseguire la "ricerca della scienza del linguaggio" in una prospettiva non formalista delle forme del senso, che studia i sistemi e í processi di significazione, che coniuga il principio di formalità, o di organizzazione, con il principio di empiricità, o dí sostanzialità o fenomenologicità. Una scienza morfologicamente doppia, o costitutivamente duplice, che rinuncia ad ogni prospettiva unilaterale e riduttiva sul linguaggio: una dualità che non è una mera somma aritmetica (uno più uno uguale due) ma un uno formato da due. Questo filo teorico arriva fino a Umberto Eco, passando attraverso la riflessione linguistica di Antonino Pagliaro e Mario Lucidi, e i loro rapporti con il Corso saussuriano e lo Strutturalismo.
Basi linguistiche della semiotica. Teoria e storia
Cosimo Caputo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 170
"Basi linguistiche" come "basi epistemologiche" della semiotica; basi che delineano una teoria molto precisa: la semiolinguistica, contrapposta a un generico "campo semiotico". Qui il segno verbale occupa un posto di rilievo essendo condizione imprescindibile della riflessione su tutti i segni, verbali e non verbali. È pertanto difficile per la semiotica fare a meno della linguistica, la quale, a sua volta, deve partire dalla nozione di segno, e dunque darsi una costituzione semiotica, per potersi occupare del segno verbale stesso. Una buona ricerca teorica, inoltre, non può prescindere da una "tradizione scientifica": la dimensione storica acquista così una valenza epistemica. In questo quadro il libro colloca la questione dell'arbitrarietà del segno, della traduzione, dell'onnipotenza semiotica delle lingue, della dialettalità della semiosi, della natura stratificazionale del linguaggio, muovendosi con un passo teorico e storico.