Libri di Cristiana Turini
I libri del pipistrello bianco. Ricostruzione linguistica, filologica e culturale di un manoscritto rituale Naxi
Cristiana Turini
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 407
"Ancora qualche anno ed i manoscritti Na-khi diventeranno indecifrabili". Così scriveva, nel 1952, il botanico J. F. Rock, che visse per quasi un quarto di secolo tra i Naxi, in Cina. La ricchissima tradizione culturale di questa etnia, che popolava e popola le ultime propaggini dell'altopiano himalayano, stava infatti già allora attraversando un delicato momento storico, che metteva in discussione la trasmissione della sua eredità. Tuttavia, in questo libro Cristiana Turini può oggi offrirci lo studio con testo originale in caratteri pittografici e versione italiana commentata di un importante manoscritto rituale, utilizzato durante la "Cerimonia di Purificazione". Nel corso della realizzazione di questa ricerca, inoltre, l'autrice ha potuto restituire ai Naxi un tassello della loro identità tradizionale, riportando il manoscritto dell'opera qui presentata - originariamente donato da Rock al Museo Pigorini di Roma - nel contesto culturale d'origine e lì realizzandone l'interpretazione, con la preziosa, imprescindibile collaborazione di quella che è stata definita l'ultima generazione di grandi operatori del sacro. Questo libro vuole anche essere uno strumento per leggere l'attuale, difficile confronto dei Naxi con la modernità, un confronto che, se evidenzia la fragilità della loro cultura, non può non dimostrarne anche la forza, testimoniata dalla tenace conservazione, seppur esclusivamente a fini religiosi, dell'unica forma di scrittura pittografica ancora in uso al mondo.
Tessendo nel cosmo la trama del corpo. Le esperienze di malattia e guarigione tra i Naxi dello Yunnan
Cristiana Turini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 324
Abitano le ultime propaggini dell'altopiano himalayano e utilizzano l'unica scrittura pittografica ancora in uso al mondo, sono i Naxi. Ricchissima la loro cultura sincretica, che viene analizzata attraverso lo studio delle esperienze di malattia e guarigione, facendo del corpo lo strumento principale dell'indagine. Al corpo è lasciata la possibilità di raccontare della frammentazione sociale che in esso si rispecchia, delle relazioni cosmologiche di cui è intessuto, di rivelare modalità culturalmente costruite e socialmente legittimate di vivere la frattura creata dalla patologia, nonché di ricucirla attraverso la guarigione. Tutto ciò, in una realtà che è popolata da entità soprannaturali con le quali l'uomo è chiamato a confrontarsi costantemente.