Libri di Cristina Carbonetti Vendittelli
I conti in convento. Il registro di entrate e uscite del convento domenicano di San Sisto in Roma (1369-1381)
Cristina Carbonetti Vendittelli
Libro
editore: Scuola Vaticana Paleografia
anno edizione: 2024
pagine: 387
La mobilità sociale nel Medioevo italiano. Volume Vol. 5
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 148
I contributi che compaiono nel volume evidenziano bene, anche attraverso l’analisi di alcuni percorsi individuali, come nella Roma dei secoli XII-XV molti esponenti del clero locale siano riusciti a giovarsi in varia misura dei vantaggi offerti loro dal ruolo di centralità che la città aveva assunto come sede della cristianità. Mettendo a frutto il capitale economico, culturale, sociale e simbolico del quale disponevano, essi compirono la propria ascesa sociale e la riverberarono sulle proprie famiglie, riuscendo in molti casi a garantire ai discendenti ruoli e status di alto livello per più generazioni. Lo stesso riuscirono a fare molti esponenti del clero provenienti dallo Stato pontificio e da più lontano, attratti a Roma proprio dalle opportunità offerte dalla città dei papi.
Lo statuto del castello di Campagnano del secolo XIII
Marco Vendittelli, Cristina Carbonetti Vendittelli
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 120
Poco prima dell'autunno del 1270, il potente cardinale Riccardo Annibaldi era divenuto signore di Campagnano; gli abitanti gli avevano concesso il castello con il suo territorio, tutti i loro diritti e tutte le loro proprietà, divenendo suoi vassalli. Compiuti gli atti formali che sancivano tutto questo, si procedette a stilare le regole sulle quali si sarebbero dovuti basare i rapporti tra il nuovo signore e i campagnanesi. Non sembra vi siano dubbi sul fatto che Campagnano prima di allora avesse goduto di una piena autonomia comunale e che la vita collettiva fosse regolata da un testo statutario, per l'epoca, ben articolato. Questo testo costituì la base del nuovo ordinamento castellano, privato però di tutti i riferimenti alla struttura politica, amministrativa e giudiziaria antecedente e integrato con nuove disposizioni attinenti alle prerogative del nuovo regime signorile. Il modo di procedere adottato dal rappresentante dei campagnanesi e dal nipote del cardinale, incaricati di riformare e integrare il testo statutario del comune autonomo di Campagnano, ha permesso a quest'ultimo di sopravvivere nella sua struttura portante, anche se alterato e modificato in molte sue parti, e di essere letto e studiato ancor oggi, seppure "in controluce".