Libri di D. Neri
Museo Civico Archeologico di Castelfranco Emilia «A. C. Simonini». Guida
Libro: Copertina morbida
editore: Ante Quem
anno edizione: 2019
pagine: 128
La collezione archeologica conservata ed esposta nelle sale di Palazzo Piella a Castelfranco Emilia (Modena) copre un ampio arco cronologico che va dalle prime testimonianze di età preistorica fino al Medioevo. Fra i numerosi reperti, tutti provenienti dal territorio, spiccano per importanza quelli relativi alla civiltà etrusca e quelli pertinenti a Forum Gallorum, piccolo centro romano sorto in stretta relazione con la via Emilia fra le colonie di Mutina e Bononia. Il Museo Civico Archeologico "A.C. Simonini", in costante collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, è promotore anche di attività di didattica, ricerca e studio, unendo così alla tutela la valorizzazione e la promozione del patrimonio.
Donne dell'Etruria padana dall'VIII al VII secolo a.C. Tra gestione domestica e produzione artigianale
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2015
pagine: 118
La guida alla mostra e l'esposizione stessa gettano luce sul ruolo femminile nella prima Età del Ferro in Etruria padana, attraverso l'esposizione e l'analisi di alcuni corredi tombali femminili inediti del territorio bolognese. I reperti deposti all'interno delle sepolture delineano una separazione dei ruoli tra uomo e donna: la guerra e la politica per il primo, la casa e i beni attinenti per la seconda. Sebbene in apparenza si possano genericamente applicare alla donna etrusca maritata gli stessi aggettivi peculiari della matrona romana "domina lanifica, domiseda, univira", la donna etrusca, soprattutto nei tempi più antichi, presenta diverse caratteristiche che la differenziano notevolmente da quella greca e romana. L'Etrusca padana partecipa alla vita della comunità non solo presiedendo ai banchetti, ma dimostrando una capacità economica a livello del gruppo famigliare che deriva dalla gestione della rendita agricola, dal controllo dei laboratori di tessitura e di cucitura e dalle botteghe artigiane specializzate nelle ceramiche. Questo suo ruolo "imprenditoriale" può spiegare anche il suo precoce avvio alla scrittura, il primo nelle culture protostoriche dell'Italia del Nord.

