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Libri di Daniel Boyarin

Leggere il Midrash. Lettura e intertestualità

Daniel Boyarin

Libro: Copertina morbida

editore: Paideia

anno edizione: 2021

pagine: 194

Il midrash, il modo giudaico e poi ebraico di commentare i testi biblici, può essere inteso nel modo migliore come estensione della stessa attività letteraria che è all'origine della Bibbia, quando vi si riflette su ciò che nella Bibbia si afferma, si citano altri libri presenti nella Bibbia, si interpreta ciò che altrove nella Bibbia viene detto. Questa peculiarità, questo esercizio continuo di intertestualità, è un modo di introdursi e di muoversi nei testi e nei mondi della Scrittura, che non manca di riflettersi nella storia, alla quale è strettamente connesso. Illustrando il racconto della morte di Rabbi Aqiva, Daniel Boyarin fa emergere come leggendo l'Esodo con il Cantico e con i Salmi, Aqiva affronti il martirio sperimentandolo come fatto erotico e mistico, come compimento necessario dell'amore per Dio, e dell'amore che gli viene incontro in due dei libri più lirici della Bibbia.
38,00 36,10

Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo

Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo

Daniel Boyarin

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2015

pagine: 186

Daniel Boyarin spiega in questo libro perché la storia del Nazareno non rappresenta un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher, e si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era: "Giungerà il Messia?", ma solo: "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?". Alcuni credettero di sì, altri di no, e oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei. Operando una sorprendente rilettura del Nuovo Testamento e avvalendosi delle più recenti scoperte come dei testi sacri, "Il Vangelo ebraico" risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo Boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le semplificazioni della Storia. Prefazione di Jack Miles.
16,50

Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo

Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo

Daniel Boyarin

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2013

pagine: 224

Nel luglio del 2008 il "New York Times" pubblicava in prima pagina la notizia del ritrovamento di un'antica tavola ebraica, risalente a prima della nascita di Cristo, che riportava una profezia: l'annuncio di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte. È solo uno dei tasselli con cui Daniel Boyarin, fra i più importanti talmudisti viventi, ci spiega perché la storia del Nazareno non rappresenta, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era "Giungerà il Messia?", ma solo "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?". Alcuni credettero di sì, altri di no, e oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei, anche se, in principio, le cose non stavano così. Operando una sorprendente rilettura del Nuovo Testamento e avvalendosi delle più recenti scoperte e delle Antiche Scritture, Il Vangelo ebraico risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo Boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le convenzionali semplificazioni della Storia. Prefazione di Jack Milles.
16,50

Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo

Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo

Daniel Boyarin

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2012

pagine: 186

Nel luglio del 2008 il "New York Times" pubblicava in prima pagina la notizia del ritrovamento di un'antica tavola ebraica, risalente a prima della nascita di Cristo, che riportava una profezia: l'annuncio di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte. È solo uno dei tasselli con cui Daniel Boyarin, fra i più importanti talmudisti viventi, ci spiega perché la storia del Nazareno non rappresenta, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era "Giungerà il Messia?", ma solo "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?". Alcuni credettero di sì, altri di no, e oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei, anche se, in principio, le cose non stavano così. Operando una sorprendente rilettura del Nuovo Testamento e avvalendosi delle più recenti scoperte e delle Antiche Scritture, Il Vangelo ebraico risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo Boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le convenzionali semplificazioni della Storia.
22,00

Morire per Dio. Il martirio e la formazione di cristianesimo e giudaismo

Morire per Dio. Il martirio e la formazione di cristianesimo e giudaismo

Daniel Boyarin

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2008

pagine: 285

Fino a non molto tempo fa, era opinione comune credere che il giudaismo fosse nato prima del cristianesimo. Oggi gli studiosi riconoscono che il quadro storico è decisamente più complesso. Questo volume fornisce una nuova interpretazione dei rapporti tra nascente cristianesimo e nascente giudaismo, dimostrando che si trattò di un parto gemellare, e non di una genealogia in cui uno fu padre dell'altro. Attraverso una lettura comparata di testi cristiani e talmudici, l'autore fa emergere le affinità e le differenze tra cristiani ed ebrei in merito al concetto di martirio, mettendo in luce come gli intensi e complessi scambi culturali che legarono indissolubilmente le due "nuove" religioni contribuirono non poco a definire e a rafforzare le diverse identità di mondo ebraico e mondo cristiano.
20,00

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