Libri di Daniel Buren
Daniel Buren. Fare disfare rifare
Libro: Libro rilegato
editore: Gli Ori
anno edizione: 2025
pagine: 440
La pubblicazione che accompagna la mostra Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025 (Palazzo Buontalenti, 8 marzo – 27 luglio 2025) si configura come un volume di ricognizione e approfondimento sul lavoro di Daniel Buren in Italia e dunque come un imprescindibile strumento di studio sulla figura di uno dei più importanti artisti contemporanei viventi. Il libro si apre con un dialogo tra Buren e Monica Preti, direttrice di Fondazione Pistoia Musei, che ripercorre alcuni dei momenti salienti delle presenze italiane dell’artista, introducendo l’atlante fotografico delle opere in mostra. Nel capitolo seguente a cura di Michele Giuliano Cipolla, Annamaria Iacuzzi e Sophie Strefkerk, si dispone un capillare regesto degli interventi dell’artista in Italia dal 1968 a oggi corredato da un ricco apparato di photo-souvenir; un approfondimento visivo è dedicato ai lavori in situ e in situ permanenti. Chiudono il volume i contributi critici di Alessandra Acocella, Francesco Tedeschi, Riccardo Venturi e Annamaria Iacuzzi.
Il rinascita di piazza Verdi. Arte + architettura a La Spezia. Ediz. italiana e inglese
Daniel Buren, Gianni Vannetti
Libro: Libro rilegato
editore: Allemandi
anno edizione: 2018
pagine: 168
Il progetto che aveva separato l'opinione pubblica, il superamento di un vuoto di identità, una collaborazione esemplare tra artista e architetto.
Swisshouse rossa. Permanent work «in situ»
Daniel Buren, Davide Macullo
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2018
pagine: 115
Daniel Buren. Before and after the Marché Saint-Pierre
Daniel Buren
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2016
pagine: 240
Daniel Buren. Ediz. italiana e inglese
Daniel Buren
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2011
pagine: 136
Il volume documenta la realizzazione della fontana che Daniel Buren ha realizzato nel parco di villa La Magia a Pistoia che va ad aggiungersi alle altre che negli ultimi anni hanno arricchito il vasto spazio verde in cui è immersa la villa. "Installata sul prato prospiciente la villa medicea "La Magia", - dice Giuliano Gori nel suo saggio - in posizione frontale rispetto alla prestigiosa vista offerta dalla dorsale del Montalbano, è una presenza che ridefinisce lo spazio circostante, consentendone una nuova chiave di lettura. Un ambiente esagonale, le cui pareti formate di marmo di Carrara misurano metri 3x3x0,45 - esternamente lisce a mo' di paravento - alternate da un vuoto d'accesso di metri 6. Una panca, anch'essa esagonale, posta al centro dello spazio interno, dotata di una fonte emissiva d'acqua che crea un leggero e riposante gorgoglio e invita alla sosta e al dialogo; le pareti marmoree sono rigorosamente incise con strisce verticali di cm 8,7 - i colori giallo, blu e rosso si alternano sulle superfici dove vi scorre l'acqua, mentre le altre restano al naturale. L'opera è dotata di un qualificato impianto d'illuminazione che la rende magica nel contesto". Nel libro si trova anche un ex cursus sulle opere che l'artista francese nel corso degli anni ha lasciato nella provincia di Pistoia.
Procida a passo d'uomo. Photos-souvenirs di Daniel Buren
Daniel Buren
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 2009
pagine: 166
"L'isola della mia infanzia aveva suoni e odori totalmente persi, più delle sue architetture. E il tempo aveva modalità impensabili oggi. Andare al porto negli anni Cinquanta significava uscire con le amiche partendo da San Giacomo e avviarsi camminando al centro della strada sottobraccio, con un passo lento e naturale, scansandosi solo al passaggio di una carrozza o di un carretto. E così si andava lungo antiche case e rigogliosi giardini misteriosi i cui profumi mutavano con le stagioni. L'obiettivo di questo studio è di dare una nuova disponibilità di percorsi pedonali a Procida autonomi dall'insieme delle strade destinate oggi a una motorizzazione incontrollata. Si potranno riscoprire così i tracciati storici pedonali, i sentieri interni in parte estromessi del passaggio per le continue barriere poste dai proprietari. Dalle strade anche recenti è possibile ricondursi agli antichi attraversamenti, nati e evoluti nel rapporto con il sole estivo e la pioggia invernale. Camminando per i sentieri proposti in questo testo il paesaggio erompe, si ritrovano i valori dell'architettura, l'ambiente complessivo e marginale dei giardini e delle insenature, dei precipizi lungo le coste".