Libri di Denis Pianetti
Cronaca di una vendetta. La vera storia di Simone Pianetti
Denis Pianetti
Libro: Copertina rigida
editore: Corponove
anno edizione: 2018
pagine: 592
Una seconda edizione di rinnovato interesse per nuove testimonianze e documenti ritrovati anche in occasione del centenario della tragica e misteriosa vicenda di Simone Pianetti. L'autore è venuto in contatto con alcuni discendenti delle sette vittime, con persone i cui avi conoscevano l'assassino o facevano parte delle truppe sulle sue tracce, con i nipoti e pronipoti di Pianetti, alcuni giunti dall'estero per conoscere questa incredibile storia della loro famiglia. Nuovo e interessante l'apparato di documenti e fotografie di una indagine del maresciallo cav. Luigi Cervi. Frequentando le montagne del Cancervo e della Venturosa a caccia di camosci, incuriosito dagli avvenimenti del 1914 e dal mistero sulla fine del "giustiziere" brembano che rese tragicamente celebri quei luoghi, si mise alla ricerca di documenti, ritrovati dal figlio Paolo dopo la morte del maresciallo nel 2014. La documentazione fu ceduta all'autore ed ora è parte integrante e inedita di questo volume. Una nuova edizione che risulterà di ancora più appassionante lettura anche per chi già lesse la prima, pur restando aperto il mistero sulla fine del Pianetti, un ultracentenario ancora latitante per la legge.
Cronaca di una vendetta. La vera storia di Simone Pianetti
Denis Pianetti
Libro: Libro rilegato
editore: Corponove
anno edizione: 2023
pagine: 592
Torna con una nuova copertina il libro sulla vera storia di Simone Pianetti, una fra le più appassionanti vicende crime della Belle Époque e di un mistero mai risolto. I fatti risalgono all'estate del 1914 quando l'attenzione e l'emozione degli italiani furono contese tra il rombo lontano della Grande Guerra che si avvicinava e l'eco delle fucilate micidiali che arrivavano dalla Val Brembana, nel bergamasco, dove l'ex emigrante ed albergatore Simone Pianetti uccise, nell'arco di poche ore, ben sette persone. Spirito irrequieto e ribelle, nella sua prima gioventù le sue fortune di Don Giovanni montanaro erano famose tanto quanto i suoi colpi infallibili di cacciatore di camosci, che pare abbia mostrato anche in occasione di autorevoli battute di caccia reali. Il seguito di disavventure che lo colpirono prima nel suo paese d'origine, Camerata Cornello, e poi a San Giovanni Bianco, nonché le malignità e i soprusi perpetrati nei suoi confronti, per invidia o per cattiveria, e talvolta per superstizione, ne inasprirono il carattere tanto da far maturare in lui il desiderio di farsi giustizia, o meglio vendetta. La mattina del 13 luglio, staccato dal muro il suo fucile da caccia grossa e rifornitosi di molte munizioni, dopo aver abbracciato e baciato affettuosamente la figlia più piccola, di passo fermo uscì di casa e diede inizio al suo cammino di vendetta. Caddero sotto il suo piombo inesorabile il medico condotto, il segretario comunale, la figlia del segretario, il giudice conciliatore, il parroco, il messo comunale e una contadina. La sua rocambolesca fuga sulle impervie montagne dell'Alta Valle fu il principio di un'epica caccia all'uomo, dai tratti romanzeschi, che coinvolse oltre trecento soldati e carabinieri. E mentre il latitante, sulla montagna, trovava l'appoggio di mandriani e di carbonai, presto nell'opinione pubblica si accese un ampio dibattito nel quale emersero contrasti e prese di posizione, e dove la storia di Pianetti si rivelò il pretesto per ben più complesse battaglie. Nessuna "battuta" lo raggiunse più. Solo il figlio maggiore lo rivide durante un commovente incontro sulla montagna e in quell'occasione egli assicurò che nessuno l'avrebbe mai preso vivo, né veduto morto. E così fu. Nulla più si seppe della sua fine, tanto che ancora oggi l'ultracentenario giustiziere risulta per legge latitante.
Carona: gli anni della rivolta la tormentata vicenda di due chiese e una comunità
Denis Pianetti
Libro: Libro in brossura
editore: Corponove
anno edizione: 2021
pagine: 216
Denis Pianetti Denis Pianetti, autore ben conosciuto soprattutto per il successo del suo libro "Cronaca di una Vendetta - La vera storia di Simone Pianetti", districandosi con perizia tra la miriade di documenti, lettere, relazioni, ingiunzioni, articoli di giornale, ha saputo delineare una storia quasi dimenticata, una storia travagliata di Carona e della sua gente, cogliendone le complesse dinamiche, evidenziando i caratteri dei principali protagonisti, facendoli rivivere e agire in queste pagine a distanza di oltre un secolo. Era il 12 giugno 1921. Alla presenza del Vescovo di Bergamo Mons. Luigi Maria Marelli, fu consacrata la nuova chiesa parrocchiale di Carona, antico borgo alpestre situato lungo il fiume Brembo tra le montagne dell'alta Valle Brembana, un evento comune ad altri paesi, se non che all'origine di quella chiesa vi è una storia particolare. E piuttosto drammatica. Un paese diviso in due, al di là di evidenti lotte fra partiti, decine di carabinieri a sedare sommosse e a proteggere sacerdoti minacciati di morte, battesimi e funerali celebrati "in proprio" da una parte dei parrocchiani, senza la presenza di alcun prete. Una discordia protrattasi per diversi anni, dai primi del Novecento fino ai giorni della consacrazione. Protagoniste due contrade, Fiumenero e Porta: la prima dove sorge l'antica chiesa quattrocentesca, ostile alla seconda contrada, perché con immani sforzi e sacrifici, si è voluta la chiesa grandiosa, quale si ammira oggi. Le divergenze d'animi, giunte al loro culmine fra il 1913 e il 1914, ebbero conseguenze dolorose per l'intero paese, rimasto senza parroco e senza curato, tanto che dovettero intervenire le forze dell'ordine e autorità come l'on. Bortolo Belotti, il Vescovo Radini Tedeschi e il suo successore Marelli. I fatti di Carona - scrive Tarcisio Bottani - vengono contestualizzati nel più esteso ambito della Valle Brembana di quel periodo, focalizzando l'attenzione sulle non facili condizioni delle comunità di montagna, rispetto ai paesi del fondovalle, e in particolare di San Pellegrino. La contesa fu lunga, estenuante, feroce, condotta senza esclusione di colpi, che vede i "ribelli" accanirsi, senza concrete prospettive di successo, contro le autorità religiose e civili, contro i compaesani della parte opposta, tra i quali non mancavano amici e parenti. Si immagini quale sarà stato lo strazio di chi dovette dare l'estremo saluto ai propri cari, non di rado bambini, senza il conforto delle funzioni religiose e senza l'assistenza del parroco. Quale valutazione possiamo dare di questo quarto di secolo di divisioni, dispute e battaglie in cui fu coinvolta la popolazione di Carona? Quale giudizio sulla disperata contesa degli abitanti di Fiumenero per difendere la loro vecchia chiesa? Non c'è dubbio: un giudizio di grande rispetto, al di là della condivisione o meno delle ragioni che essi potevano addurre. Il rispetto che si deve a chi ha avuto la forza di lottare e di pagare di persona, anche a costo di rinunciare al conforto della pratica religiosa, non per qualcosa di attinente all'interesse materiale e individuale, ma per quello che ritenevano il bene comune. Una storia di lotte e di antagonismi, di errori e di pentimenti. La Grande Guerra e la febbre spagnola smorzarono alla fine i toni della rivolta e, dopo anni di tensioni, e di insoliti quanto curiosi episodi, anche gli ultimi ribelli presero la strada del pentimento e della conversione, varcando la soglia della nuova chiesa.
Alla scoperta dei canyon bergamaschi. Dalla Via Mala alla Forra Leonardesca, un viaggio tra le più belle gole, gli orridi e le marmitte dei giganti delle Orobie
Anna Fusco, Denis Pianetti
Libro
editore: Corponove
anno edizione: 2010
pagine: 400
È un viaggio in un mondo selvaggio e poco conosciuto delle valli bergamasche, luoghi impervi e remoti, in gran parte proibitivi, isole di autentico wilderness, meraviglie di pietra e di acqua allo stato promordiale, del complesso e fragile equilibrio ambientale. Con 800 fotografie e testi ricchi di storia.